COVER

Cerca nel blog

Translate

Mi trovi anche qui!

Tutti gli articoli del Magical Magazine

venerdì 15 settembre 2023

Cosa sono le sibille di Lenormand? Una storia appassionante



 

Origini, usi e corrispondenze con le carte del mazzo francese 

 

La storia delle sibille di Lenormand è avvincente e ricca di misteri. Queste carte divinatorie, utilizzate per le predizioni, devono il loro nome alla celebre cartomante francese Marie-Anne-Adélaïde Lenormand (1768-1843).

Divennero rapidamente molto popolari in Europa, grazie alla grande abilità della loro creatrice nel prevedere il futuro e alle sue straordinarie doti intuitive. Molte persone le si rivolgevano per ricevere consigli e indicazioni sulla propria vita amorosa, professionale o finanziaria; la sua fama crebbe a tal punto da essere richiesta persino dalla corte di Napoleone Bonaparte.

Ma cosa sono le sibille di Lenormand nel concreto? E qual è l’avventurosa storia della loro ideatrice?

Scopriamolo subito!

 

Cosa sono le sibille di Lenormand 

 

Dopo i tarocchi di Marsiglia, le sibille di Lenormand sono le carte più diffuse al mondo per la divinazione. Ogni mazzo è composto da 36 unità, ognuna delle quali corrisponde a una carta del mazzo francese. I semi, perciò, sono i quattro classici: cuori, fiori, quadri e picche. Ecco le associazioni:

 

1.    Il cavaliere (Le Cavalier) – nove di cuori

2.    Il quadrifoglio (Le Trèfle) – sei di quadri

3.   La nave (Le Navire) – dieci di picche

4.    La casa (La Maison) – re di cuori

5.    L'albero (L'Arbre) – sette di cuori

6.    Le nuvole (Les Nuages) – re di fiori

7.    Il serpente (Le Serpent) – regina di fiori

8.    La bara (Le Cercueil) – nove di quadri

9.    Il mazzo di fiori (Le Bouquet) – regina di picche

10.La falce (La Faucille) – fante di quadri

11.La frusta (Le Fouet) – fante di fiori

12.Gli uccelli (Les Oiseaux) – sette di quadri

13.                 Il bambino o la fanciulla (L'Enfant) – fante di picche

14.La volpe (Le Renard) – nove di fiori

15.L'orso (L'Ours) – dieci di fiori

16.Le stelle (Les Étoiles) – sei di cuori

17.La cicogna (La Cigogne) – regina di cuori

18.Il cane (Le Chien) – dieci di cuori

19.La torre (La Tour) – sei di picche

20.Il giardino (Le Jardin) – otto di picche

21.La montagna (La Montagne) – otto di fiori

22.Il sentiero (Le Chemin) – regina di quadri

23.                 I topi (Les Souris) – sette di fiori

24.Il cuore (Le Coeur) – fante di cuori

25.L'anello (L'Anneau) – asso di fiori

26.Il diario o libro (Le Livre) – dieci di quadri

27.La lettera (La Lettre) – sette di picche

28.L'uomo (L'Homme) – l’asso di cuori

29.La donna (La Femme) – l’asso di picche

30.                 Il giglio (Le Lys) – re di picche

31.                 Il sole (Le Soleil) – asso di quadri

32.                 La luna (La Lune) – otto di cuori

33.                La chiave (La Clef) – otto di quadri

34.                 I pesci (Les Poissons) – re di quadi

35.                 L'ancora (L'Ancre) – nove di picche

36.                 La croce (La Croix) – sei di fiori

 

L’elaborazione delle sibille, così come le conosciamo oggi, deriva dagli appunti di Mlle Lenormand. La celebre cartomante usava per le sue divinazioni il mazzo francese, assegnando a ciascuna carta precisi significati simbolici. Le sue annotazioni portarono alla diffusione di numerosi mazzi di carte illustrati, noti come “Jeu de Mademoiselle Lenormand”, “Grand Lenormand”, “Le Petit Lenormand” e altri ancora, che vennero pubblicati dopo la sua morte e nel corso dei secoli successivi.

 

Usare le sibille di Lenormand per la creazione di storie 

 

Gli strumenti di divinazione – tarocchi, carte Lenormand, rune, oracle cards, pendoli – sono un ottimo modo per accendere la scintilla della creatività, superare il blocco dello scrittore e creare storie originali.

Mi rendo conto che questa soluzione possa sembrare strana, ma se ci pensi non è così assurda come appare a prima vista. Questi oggetti esoterici, infatti, aiutano a rompere il guscio della razionalità che ci impedisce di esprimere al meglio le nostre idee.

Ho parlato di questa funzione dei tarocchi nell’articolo “Come costruire storie con i tarocchi”. Per quanto riguarda le sibille di Lenormand, sono ancora più facili da utilizzare e reperire: quasi tutti abbiamo a casa un mazzo di carte francesi, che quindi possiamo associare alla corrispondente sibilla. Se vuoi approfondire queste e altre tematiche legate alla scrittura e alla creatività, dai un’occhiata al mio libro “Come trovare il tempo per scrivere”, disponibile su Amazon in eBook e cartaceo!


 

L’avventurosa storia di Marie-Anne-Adélaïde Lenormand 

 



 

Mlle Lenormand era figlia di un mercante di stoffe e di una donna di umili origini; fu allevata presso l'abbazia reale delle dame benedettine di Alençon, dove ricevette un'istruzione di alto livello.

Fin da piccola si distinse per la sua vivace intelligenza, il suo spiccato intuito e le abilità divinatorie: iniziò a fare profezie ad appena sette anni d’età. Le sue doti la fecero diventare una piccola celebrità nel convento (nel 1971 predisse il nome di quella che sarebbe stata la nuova badessa, informazione che si rivelò corretta l’anno dopo), ma causarono anche la sua espulsione.

 

Il successo come cartomante 

 

Marie-Anne-Adélaïde Lenormand si trasferì a Parigi durante i primi anni della Rivoluzione, nel 1790. Lavorò per un po' di tempo in una lavanderia, fino a quando arrivò la svolta: incontrò una cartomante di nome Madame Gilbert, che le insegnò i rudimenti della divinazione con l'aiuto dei tarocchi di Etteilla.

Tre anni dopo, la nostra eroina aprì uno studio di cartomanzia. A lei si rivolsero tre degli uomini più influenti della Rivoluzione (Marat, Robespierre e Saint-Just), ai quali fu profetizzata una morte violenta. Queste previsioni le costarono l’arresto nel 1974; nonostante ciò, la sua fama continuò a crescere.

Dopo la sua scarcerazione, fu consultata da numerosi personaggi di spicco, compresi Napoleone (che però la fece incarcerare due volte per motivi politici) e l’imperatrice Giuseppina di Beauharnais, con la quale fu molto intima. Morì a Parigi il 25 giugno del 1843, all’età di settantacinque anni, lasciando una considerevole fortuna ai suoi eredi e le sibille che prendono il suo nome al resto del mondo.

 

Articolo scritto in collaborazione con

Ivana Vele Poletti

https://www.ivanapoletti.com/

 

 

Nessun commento:

Posta un commento