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lunedì 9 maggio 2022

Cosa fare se si ha il blocco dello scrittore? Ecco la soluzione!


 

Cosa fare quando non riesci a scrivere? Le dritte per sbloccarti e portare a termine il tuo libro! 

 

Il blocco dello scrittore può avere varie origini: a volte è un autentico terrore della pagina bianca, altre volte è legato alla difficoltà di portare avanti una storia già iniziata. In questo articolo analizzeremo entrambi gli scenari e proporremo delle soluzioni adatte a tutti.

Ma prima di affrontare il nemico occorre conoscerlo: scopriamo quindi la definizione di “blocco dello scrittore”!

 

Cosa vuol dire “blocco dello scrittore”?

 

Il blocco dello scrittore è un’interruzione, una difficoltà a proseguire nella stesura di un testo. Può verificarsi in qualsiasi momento del processo creativo. Spesso si manifesta all’inizio, quando lo scrittore si trova di fronte alla pagina bianca. Tuttavia, può colpire anche più avanti, quando si ha l'impressione di aver prosciugato la vena creativa.

 

Le cause del blocco possono essere molteplici e di varia natura: paura di non riuscire a scrivere bene, timore di essere giudicati dagli altri, difficoltà a trovare le parole giuste, esigenza di controllare ogni dettaglio, perfezionismo, scarsa motivazione.

 

Come vincere la paura della pagina bianca?

 

A volte possiamo avere una grande idea in testa, ma poi, quando ci troviamo davanti al nostro foglio immacolato o alla nostra tastiera... non ci viene in mente nulla! Non sappiamo come iniziare, anche perché l’incipit di un testo è una delle parti più difficoltose, dato che deve catturare l’attenzione fin da subito. Insomma, il peso della responsabilità si fa sentire.

 

Per fortuna, esistono molti tipi di incipit che possiamo usare per iniziare a scrivere!

Per esempio, si può dare il via a una storia in medias res, "nel mezzo dell'argomento", cioè facendo entrare il lettore nel pieno dello svolgimento della scena.

Tipicamente si preferiscono dialoghi incalzanti o pezzi d'azione, lasciando tutte le spiegazioni in sospeso per riprenderle dopo, quando ormai il lettore è curioso di scoprire come prosegue la vicenda.

Un esempio comune è cominciare con un inseguimento, con una sparatoria, un duello o altri eventi emozionanti e molto movimentati. Una strategia simile è quella di iniziare con un evento ad alta tensione, non necessariamente movimentato. Si può anche tentare con un brano ricco di pathos, però bisogna essere davvero bravi a caratterizzare i personaggi con poche pennellate, altrimenti sarà difficile creare un legame emotivo col lettore.

 

Se questo tipo di incipit non è adatto al tuo libro, puoi partire da una frase che susciti curiosità o da un particolare insolito. Anche citazioni e proverbi possono aiutare a trovare l'aggancio giusto per cominciare.

 

Altre possibilità, molto interessanti ma più complesse da gestire, sono i flashback, cioè eventi accaduti prima della narrazione. Allo stesso modo si può introdurre la storia con un flashforward, cioè un evento che accadrà più avanti e quindi creando aspettativa sul come si arriverà a quel punto.

 

In alternativa, si può iniziare raccontando una situazione paradossale, per spingere il lettore a dubitare e a porsi domande. Attenzione però a non cadere nel solito cliché del sogno, che magari poi prosegue con il personaggio che si sveglia, si guarda allo specchio e pensa di essere brutto (salvo poi scoprire che sarebbe l'invidia di Mister Universo, solo che lui, poverino, non lo sa).

 

Inoltre, se non sai proprio da dove cominciare, puoi sempre lasciare l'incipit in sospeso e scriverlo più tardi, quando conoscerai meglio la tua opera.

 

In queste fasi iniziali è più importante creare qualcosa da migliorare in seguito, piuttosto che restare bloccati alla ricerca dell'incipit perfetto, che è proprio una causa molto comune del blocco dello scrittore.

 

Al di là dell’incipit, comunque, il problema si può ripresentare con i capitoli successivi. È quindi utile avere una scaletta degli argomenti di ciascuna sezione, in modo che ci sia già una traccia da seguire e sviluppare in ogni sessione di scrittura. Avere una scaletta o almeno un canovaccio ti può aiutare perché ti permette di non perdere di vista l’obiettivo finale e di concentrarti meglio sul compito immediato. Questo implica un minimo di preparazione prima di iniziare a scrivere: quanto vuoi essere dettagliato dipende solo da te.




 

Come ricominciare a scrivere?

 

In altre occasioni possiamo avere difficoltà a proseguire una storia già iniziata. Per prima cosa dobbiamo capirne il motivo: è una generica mancanza di voglia e motivazione, o c’è qualche problema intrinseco nel testo? C’è uno snodo che non riusciamo a superare, un personaggio che non sappiamo come gestire? Oppure non abbiamo più idea di cosa scrivere?

 

Se ti rendi conto che il problema è legato alla motivazione, fermati a riflettere.

 

Una delle cause più comuni che azzoppa la motivazione è scoprire di non aver scritto un capolavoro al primo tentativo e avere il timore di non essere accettati dal pubblico o, peggio ancora, da familiari, amici e conoscenti.

 

Come forse hai capito, scrivere un libro meraviglioso al primo colpo è un’eventualità molto rara. Se è la qualità che ti preoccupa, studia di più ed esercitati con altri testi. Se ti mancano argomenti, cerca di fare nuove esperienze e cerca nuove occasioni per istruirti e imparare cose diverse. Se temi il giudizio dei tuoi conoscenti, nessuno ti obbliga a informarli delle tue attività, per dire…

 

Molte delle ragioni alla base del blocco dello scrittore sono riconducibili a una mancanza di sicurezza relativa alle proprie capacità, idee e autostima. Una volta identificate almeno le cause principali, si possono intraprendere diverse strade per cercare delle soluzioni efficaci.

 

Ecco qualche suggerimento su come approcciarsi a una soluzione... ma questo è solo l'inizio! Ho già preparato per te una guida più completa e articolata, nella quale parlo anche di metodi più avventurosi



Spoiler: la guida contiene 

ben 25 strategie per vincere il blocco dello scrittore!

 

Il consiglio più banale ma necessario: rileggi quello che hai già scritto. Se non hai scritto nulla immergiti negli appunti e nel lavoro preparatorio per innamorarti di nuovo della tua storia o per scoprire che, in fondo, quel progetto non ti interessa più. Anche la perdita totale di interesse è legittima, chiediti però il motivo scatenante e fai in modo che quella di iniziare un libro e poi metterlo da parte non diventi una tendenza.

 

Se il tuo lavoro è stato interrotto da un evento o da un periodo molto stressante, ritorna sulla tua idea a piccoli passi focalizzandoti sulle sensazioni positive che ti dà.

 

Leggi tanto e cose di generi diversi da quello che stai scrivendo, magari ricomincia dal tuo libro preferito. 

 

Se ti senti frustrato perché non riesci a trovare le parole giuste, risolvi il problema cercando di essere più accurato nella tua ricerca e nello studio, leggendo in modo consapevole, prendendo appunti nel tuo diario di scrittura. In breve: studia per colmare le tue lacune. La capacità di pensiero è direttamente collegata alle abilità linguistiche: più il tuo vocabolario è ampio e più ti sarà facile esprimerti in modo adeguato. È oggettivamente difficile formulare pensieri complessi se mancano le parole e le espressioni adatte, è vero che si può semplificare o parafrasare, ma ciò significa anche impoverire l’idea originale.

 

Ascolta tanta musica (di ogni tipo) e guarda film e serie, prendi appunti su ciò che ti piace e cosa secondo te funziona particolarmente bene. Nell'articolo "Le 2 canzoni che racchiudono i sogni distopici di Jo Jo Nishimura (capitolo 1)" trovi un esempio di come io mi appoggio alla musica per scrivere dei capitoli o delle scene specifiche.

 

Esci e cambia ambiente, se possibile, viaggia e visita luoghi nuovi. Specialmente se viaggi in luoghi esotici, fai tante foto da usare come riferimento e prendi molti appunti sulle emozioni provate, ancora meglio se inizi un diario e sfrutti la strategia del journaling.



 

Se invece la tua insicurezza nasce da un problema legato al testo e non alla tua motivazione, magari può essere utile parlarne con qualche collega o con un beta reader, in modo da capire come superare lo scoglio. Parallelamente può essere illuminante fare un ripasso delle tecniche di scrittura e cercare dei possibili difetti strutturali che minano le fondamenta del tuo romanzo.

 

Se invece ti rendi conto che il problema del blocco è la mancanza di idee, ti consiglio delle sessioni di brainstorming e la lettura dell'articolo gratuito "Argomenti interessanti per scrivere un libro".


Al di là del blocco dello scrittore: come portare a termine il tuo libro 

 

Superare il blocco dello scrittore è una cosa, avere la costanza di scrivere un intero libro un’altra. Non è solo una questione di volontà, ma anche di organizzazione e gestione del tempo. Scrivere un romanzo nel tempo libero è possibile, anche se si svolge un impegnativo lavoro full time, ma bisogna capire come fare… e io lo so bene perché sono autrice indipendente dal 2012!


In questi anni ho affrontato tanti cambiamenti, ho fatto esperimenti di ogni tipo e ho raccolto dei consigli su come organizzare la scrittura nella guida gratuita “Come si scrive un libro... senza perdere tempo!”, leggila subito e applica tutti i segreti della produttività grazie al diario guidato di accompagnamento "Raggiungi i tuoi obiettivi - diario di scrittura, pianificazione e produttività".




 

Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/

 

 

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