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lunedì 8 maggio 2023

5 negromanti famosi, tra mito e realtà



Dai personaggi biblici alle medium di epoca vittoriana: alla scoperta dell’arte di evocare i defunti 

 

Il confine tra leggenda e realtà si dissolve, quando si parla dei negromanti più celebri mai esistiti.

Dai personaggi del mito agli studiosi dell'occulto, c'è qualcosa di intrigante nell'idea di poter parlare con i defunti o addirittura sfidare la morte stessa. In questo articolo, esploreremo le vicende di alcuni dei più famosi negromanti della storia, tra cui la strega di Endor, John Dee e il Dottor Faust. Attraverso questi racconti, scopriremo come la ricerca del potere e della conoscenza può portare a conseguenze terribili e, in alcuni casi, fatali.

 

5 negromanti famosi

 

1. Strega di Endor 



 

La "Strega di Endor" è una figura della Bibbia, descritta come una negromante con il potere di evocare gli spiriti dei morti. Nel primo libro di Samuele non viene citato il suo nome, ma nella tradizione rabbinica è identificata come Zefania, madre di Abner, primo cugino e comandante in capo dell'esercito di re Saul.

La storia narra che, prima della battaglia di Gilboa, re Saul (che aveva espulso tutti i negromanti e i maghi da Israele) si recò in incognito a Endor per incontrare la Strega, nota per possedere un talismano capace di evocare gli spiriti dei defunti.

Saul le chiese di richiamare lo spirito del profeta Samuele, per avere indicazioni sul suo destino. Tuttavia, l’oracolo non gli diede le risposte che cercava, anzi: gli predisse l’imminente caduta del regno. Inoltre Saul divenne reo di un grave peccato, perché la negromanzia era proibita dalla Torah.

La strega di Endor è una figura misteriosa e potente, in grado di fronteggiare persino i grandi re della sua epoca. Una donna forte, come le protagoniste dei miei libri! Parlando di stregoneria, mi viene subito il mente il personaggio di Kara, una moderna sciamana in grado di padroneggiare l’antica magia vichinga chiamata seiðr. Se vuoi conoscerla, non ti resta che dare un’occhiata alla pagina Amazon del suo romanzo: “Playing with daggers!”.



 

2. John Dee 


 

John Dee era un matematico, astronomo, filosofo e studioso dell'occulto inglese del XVI secolo. Fu anche uno dei consiglieri più importanti della regina Elisabetta I.

Era interessato a molte forme di conoscenza, tra cui l'alchimia, la magia e l'astrologia. Credeva che queste discipline potessero fornire una comprensione più profonda dell'universo e che potessero essere utilizzate per raggiungere la conoscenza divina. Uno dei suoi interessi principali era la negromanzia: sosteneva di avere la capacità di parlare con gli spiriti dei morti e cercava di utilizzare questa abilità per ottenere informazioni sul futuro.

Nonostante le numerose accuse di stregoneria e il furto dei suoi libri da parte di ladri ignoti, John Dee non perse mai il favore della regina Elisabetta I. Anzi, la sovrana lo nominò cancelliere della Cattedrale di San Paolo a Londra e in seguito sovrintendente del Christ College di Manchester.

La sua figura continuò (e continua tuttora) a ispirare l’arte e la letteratura di ogni epoca. Oltre a comparire nei romanzi di celebri scrittori come Lovecraft ed Eco, John Dee ha influenzato anche la cultura pop: basti pensare che è un celebre super criminale dei fumetti della DC Comics.

 

3. Dottor Johannes Faust 



Ho sempre avuto un forte interesse per la storia dell'occulto. Con la mia tesi di laurea magistrale, infatti, ho esplorato la figura del Dottor Faust, celebre mago e negromante, dal folklore fino all'opera di Thomas Mann "Doktor Faustus", che stabilisce un legame tra la magia nella letteratura e quella nella musica.

Ma chi era l’uomo dietro alla leggenda? Johannes Faust nacque probabilmente tra il 1460 e il 1470 a Helmstadt, una località vicina a Heidelberg, sebbene alcune fonti suggeriscano Kundling, l'attuale Knittlingen (Baden-Württemberg). Si dice che abbia studiato magia a Cracovia, ma altri documenti indicano che si iscrisse all'Università di Heidelberg nel 1509.

Il suo nome latino, Faustus, era un soprannome che significava "il fortunato" e lo usava per presentarsi come un umanista in grado di dispensare la buona sorte. Fu preso in grande considerazione da persone importanti come Franz von Sickingen, amico di Ulrich von Hutten, un seguace di Lutero, che gli affidò per un po' di tempo l'educazione dei suoi figli. Tuttavia, a causa della sua mancanza di moralità, fu allontanato. In seguito a un'accusa di negromanzia, Faust fuggì da una città all'altra in Germania; si dice che sia morto a Staufen tra il 1536 e il 1539 a causa di una terribile esplosione, mentre stava facendo un esperimento di alchimia.

 

4. Allan Kardec 



In epoca vittoriana, la pratica della negromanzia cominciò a essere inserita nella più ampia corrente dello spiritismo, molto in voga all’epoca. Parecchi personaggi celebri sostenevano la veridicità di queste arti occulte, come ad esempio Sir Arthur Conan Doyle. Oltre a credere che si potessero evocare i defunti, il “papà” di Sherlock Holmes era convinto che esistessero persone in grado di vedere gnomi, folletti e altri spiritelli magici. Se vuoi saperne di più, ti rimando all’articolo “Chi sono le fate? Ecco 10 segreti per conoscerle”.

Tornando all’argomento principale, il fondatore e codificatore dello spiritismo fu il filosofo francese Allan Kardec (pseudonimo di Hippolyte Léon Denizard Rivail). Nel maggio del 1855, durante una sessione con la celebre medium Madame de Plainemaison, entrò in contatto con uno spirito di nome Zephyr, che gli affidò il compito di essere il portavoce dei defunti.

In seguito, Kardec interrogò altri spiriti e annotò in un corpus organizzato i dati che ottenne. Il suo primo libro sull’argomento, intitolato "Il libro degli spiriti", fu pubblicato il 18 aprile 1857 a Parigi: conteneva le risposte a 502 domande (1.019 nelle edizioni successive) riguardanti la natura degli spiriti, il mondo ultraterreno e la relazione tra la dimensione incorporea e quella materiale.

Pubblicò una corposa serie di altri saggi, tra cui "Cos'è lo spiritismo" (1859), "Il libro dei medium" (1861), "Il vangelo secondo lo spiritismo" (1864), "Il cielo e l'inferno" (1865) e "La Genesi" (1868). Nel gennaio del 1858, lanciò anche la "Revue Spirite" (Rivista Spiritista), che continuò a pubblicare fino alla sua morte, e fondò la "Società Parigina degli Studi Spiritisti".

 

5. Le sorelle Fox 



Concludiamo con la storia sorprendente delle medium più famose dell’epoca vittoriana, che meritano uno spazio più approfondito. Una vicenda ricca di mistero e colpi di scena, dal finale drammatico. Vediamola nel dettaglio.

La casa infestata 

Kate, Leah e Margaret (detta Maggie) Fox sono state tre sorelle americane che hanno avuto un ruolo fondamentale nella nascita e nella diffusione del movimento spiritista nei paesi anglosassoni.

La casa della famiglia Fox era conosciuta come una "casa stregata" e infestata da fantasmi, tanto che i precedenti inquilini l'avevano abbandonata. Nel marzo del 1848, cominciò a essere tormentata da strani eventi inspiegabili. Maggie, Kate e i loro genitori udirono dei rumori di mobili che si spostavano, schiocchi di dita e colpi alle porte, alle pareti, al pavimento e al soffitto. Nonostante le indagini e la ricerca di spiegazioni logiche, i fenomeni continuarono a ripetersi.

La scoperta dell’entità 

Dopo diversi giorni di terrore, Maggie e Kate decisero di affrontare l'entità misteriosa che infestava la casa. Sfidarono lo spirito a interagire con loro e gli chiesero di produrre un numero di colpi uguale alla loro età. Lui rispose in modo corretto. La notizia si diffuse rapidamente e una marea di persone giunse ad assistere alle manifestazioni dell'entità, che si presentava solo in presenza delle due sorelle.

All’inizio, le due ragazze si riferirono al presunto spirito come "Mr. Splitfoot" (Signor Piede-Biforcuto, un soprannome spesso associato al Diavolo), ma successivamente l’entità affermò di essere lo spirito di un venditore ambulante di nome Charles B. Rosma, assassinato in quella stessa casa cinque anni prima e sepolto in segreto nella cantina.

Ascesa e caduta 

In seguito, le due si trasferirono vicino alla terza sorella Leah, dove continuarono l’attività di medium. Divennero celebri rapidamente e iniziarono a organizzare sedute pubbliche a New York, che attirarono l'attenzione di personaggi importanti. Tra questi vi era Horace Greeley, un influente editore e politico, che diventò una sorta di mentore per Kate e Margaret e le introdusse all'interno dell’élite newyorkese. Tuttavia, la lontananza delle due sorelle dalla famiglia si rivelò dannosa quando iniziarono ad abusare di alcol.

Intorno al 1888, Kate e Maggie furono coinvolte in una disputa con la sorella Leah e altri leader spiritisti. Con l'intento di ferire Leah il più possibile, le due donne decisero di accettare una ricompensa di 1.500 dollari in cambio della verità sui loro metodi e l'esclusiva sulla loro storia. In presenza di un pubblico di 2.000 persone, Margaret dimostrò di poter simulare artificialmente i presunti tocchi provenienti dagli spiriti dei defunti. Questa rivelazione, però, provocò la rovina delle due. Nel giro di cinque anni, dopo essere state abbandonate da amici e parenti, morirono una dopo l’altra in solitudine e povertà.

 

Articolo scritto in collaborazione con

Ivana Vele Poletti

https://www.ivanapoletti.com/

 

 

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