La storia e gli straordinari poteri dei maestri dell’occultismo
Prima di conoscere gli occultisti
più famosi del mondo, dobbiamo fare una precisazione sulla differenza tra
occultismo ed esoterismo. Per
Treccani, la distinzione risiede nel fatto che il primo è una teoria e il
secondo è una pratica.
Secondo questa visione,
l’esoterismo è un puro sistema di pensiero, una dottrina segreta trasmessa
all’interno di un gruppo di iniziati. L’occultismo
è invece più “pragmatico”: mette in pratica l’impianto teorico dei credi
esoterici, intervenendo sulla realtà fisica per modificarla, per evocare
creature di altre dimensioni o per istituire connessioni mentali tra individui.
Si tratta però di una definizione un po’ rigida, infatti
per molti studiosi i confini tra i due ambiti sono decisamente più sfumati.
Entrambi i termini nascono nel
XIX secolo, ma questo non significa che non ci siano stati importanti
occultisti ed esoteristi anche nelle epoche precedenti... sebbene si chiamassero
diversamente. Gli adepti dei culti misterici, i sufisti, i taoisti, gli
alchimisti e i teosofi sono tutti esempi di mistici che hanno praticato questo
tipo di spiritualità. Per saperne di più ti consiglio di leggere l’articolo “Cosa
significa esoterismo? Scopriamo il vero significato”.
5 occultisti famosi che hanno fatto la storia
1. Edward Kelley
Kelley è
l’occultista più antico della nostra rassegna, e forse anche quello che più
si avvicina al concetto di “mago” della tradizione popolare europea: tra i
suoi strumenti del mestiere troviamo pozioni, formule alchemiche e perfino una
sfera di cristallo!
Nacque a Worcester il 1º agosto 1555 e, secondo le fonti, in gioventù lavorò
come apprendista in una farmacia. La svolta avvenne quando, nel 1582, si
presentò a John Dee,
occultista alla corte della regina Elisabetta
I. Dee aveva provato più volte a evocare gli angeli,
ma non aveva mai ottenuto risultati. Kelley, grazie
alle sue doti di chiaroveggenza e alla sua sfera di cristallo, riuscì a
mettersi in contatto con le creature angeliche in maniera così credibile che
Dee lo assunse subito come chiaroveggente.
Kelley e Dee
non si limitarono a parlare con gli angeli, ma trascrissero anche il loro
alfabeto: stiamo parlando della cosiddetta lingua
enochiana, la stessa usata da Dio per la
creazione, l’idioma universale che si sgretolò in tanti piccoli frammenti
dopo l’affronto della Torre di Babele.
Il sodalizio tra i due occultisti
li portò anche a cimentarsi con la negromanzia,
l’alchimia e l’astrologia.
2. Grigorij Rasputin
Tra gli occultisti famosi non
possiamo certo dimenticare il celeberrimo Rasputin, legato in maniera
indissolubile alla tragica storia della casata Romanov.
Grigórij Efímovič Rasputin nacque il 21 gennaio 1869 in un
piccolo villaggio della Siberia sudoccidentale, da una semplice famiglia
contadina. Il suo percorso spirituale iniziò nel 1897 con un pellegrinaggio al
monastero di San Nicola di Verhoturje, dove si recò
per incontrare il giovane asceta Makarij.
Tornato al suo villaggio,
Rasputin divenne una sorta di guru in grado di riunire attorno a sé un folto
gruppo di fedeli. Oltre a leggere e interpretare passi dei libri sacri, si dice
che organizzasse elaborati cerimoniali che culminavano in riti sessuali.
Il carisma e le doti spirituali
di Rasputin favorirono la sua ascesa: prima entrò nelle grazie dei dignitari
religiosi di Kazan, poi approdò presso i salotti della nobiltà pietroburghese.
Ormai aveva la strada spianata per entrare nella corte dello zar, che conquistò
per la vita dopo aver fermato un’emorragia di Aleksej, il giovanissimo
erede al trono afflitto dall’emofilia.
A Pietroburgo, Rasputin non si
procurò solo la riconoscenza eterna dei regnanti, ma anche l’odio di parecchi
nemici: l’alcolismo, la condotta sessuale scandalosa e l’influenza che
esercitava sugli zar lo fecero malvolere da molte
persone, in tutti gli strati della società.
La sua morte fu
rocambolesca come la sua vita. Il principe Felix Jusupov
e la moglie Irina lo avvelenarono con pasticcini alla
crema di cianuro, ma Rasputin li mangiò tutti senza avere conseguenze. A quel
punto, il principe gli sparò ma l’occultista
sopravvisse ancora una volta e riuscì a scappare. Infine, venne
freddato sul cortile del palazzo principesco con due colpi di revolver.
3. Helena Blavatsky
Helena Blavatsky nacque il 12
agosto 1831 a Dnipro, nell’Ucraina orientale. La sua era una famiglia prestigiosa, discendente dall’antica aristocrazia prussiana
(da parte di padre) e ugonotta (da parte di madre).
Fin da piccola
dimostrò eccezionali facoltà psichiche di
chiaroveggenza, chiaroudienza e psicocinesi. Al
centro delle sue visioni c’era spesso il Maestro Morya,
un iniziato orientale originario di Rajput. Dal punto di vista teorico, si
formò grazie alla biblioteca dell’occulto ereditata
dal nonno.
Venne fatta
sposare dalla famiglia con un uomo molto più vecchio di lei, ma il matrimonio non
fu mai consumato. Helena riuscì a sfuggire al marito e giunse prima in Turchia,
poi in Egitto e in Grecia.
Approdata a Londra, incontrò dal
vivo proprio il Maestro Morya che popolava le sue
visioni quando era bambina. Da questo momento in poi perseguì il grande disegno
di riportare alla luce l’antica teosofia, il
sottotesto di verità rivelate comune a tutte le religioni, alla scienza e alla
filosofia. Per farlo compì numerosi viaggi intorno al mondo; uno dei più
importanti fu quello in Tibet, dove incontrò il Maestro Kut Humi.
Oltre a essere nel novero delle
più influenti teoriche del pensiero teosofico, ebbe un ruolo cruciale nella
diffusione della spiritualità buddhista e induista in Occidente e fu una delle
grandi precorritrici della corrente New Age.
4. Aleister Crowley
Crowley
è stato uno degli occultisti più famosi del mondo. Nacque
a Leamington, il 12 ottobre 1875, da una famiglia di
Cristiani Evangelici molto credente e chiusa in sé stessa, al punto che i
genitori frequentavano solo membri del loro credo.
In gioventù, Crowley visse due
grandi tragedie che lo segnarono per tutti gli anni a venire: la morte
della sorellina appena nata e quella del padre. Questi eventi contribuirono ad
allontanarlo dalla Chiesa Evangelica e a interessarsi a un tipo di fede
diversa, più vicina ai misteri della vita e della morte.
Durante gli studi a Cambridge
scrisse i primi saggi sulla magia, poi entrò nell’Ordine ermetico dell’Alba dorata,
un gruppo esoterico dedito alla cabala e all’alchimia. La sua leggenda, però,
nacque quando si trasferì al Cairo con la moglie Rose. Dopo una notte trascorsa
nella piramide di Cheope, riuscì a invocare la forma astrale del Dio Thot:
da allora in poi, divenne un esperto evocatore di divinità e demoni egizi.
L’8,9 e 10 aprile 1904 scrisse
sotto dettatura di Aiwass (il messaggero del dio
Horus, detto “la Bestia che si trova oltre l’Abisso”)
il “Liber AL vel Legis”, che rivela l’unica legge divina denominata “thelema”.
Il suo pensiero ha influenzato
molti artisti, soprattutto nell’ambito del rock: tra i suoi fan più
appassionati troviamo i Beatles, Ozzy
Osbourne, David Bowie, Marilyn Manson, Mick Jagger e Jimmy Page.
5. Alice Bailey
Alice Bailey nacque a Manchester
il 16 giugno 1880 da una famiglia della buona società inglese, che la educò secondo i rigidi principi della morale vittoriana.
Le sue doti psichiche cominciarono a manifestarsi all’età di quindici anni,
quando nel suo salotto si materializzò la figura del maestro tibetano Kut
Humi: le rivelò che avrebbe avuto un ruolo
importante nello sviluppo spirituale del mondo.
Qualche anno dopo si recò in
India, dove conobbe il futuro marito Walter Evans. L’unione, però, non fu
fortunata. I continui maltrattamenti spinsero Alice a chiedere la separazione e
allontanarsi dal marito con le sue tre figlie. Seguì un periodo difficile, in
cui dovette lavorare come operaia per mantenere sé
stessa e le bambine.
La svolta avvenne quando entrò
in contatto con la società teosofica e con il pensiero di Helena Blavatsky.
Da allora in poi, scrisse numerosi libri che tuttora sono tra i pilastri delle
correnti esoteriche occidentali. Molti di essi sono stati dettati
telepaticamente dal maestro Kut Humi.
Il fascino dell’occultismo
La storia dell’occulto mi ha
sempre intrigata molto. Non per niente la mia tesi di
laurea magistrale analizza proprio la
figura del Dottor Faust… noto mago e negromante, dal folklore fino
all’opera di Thomas Mann “Doktor Faustus”,
che collega la magia della letteratura e la magia
della musica. Se ti interessa anche questo argomento, ti consiglio la lettura
dell’articolo “Musica
e letteratura: collegamenti tra due arti magiche”.
Nella mia produzione affronto
spesso temi inerenti alla magia,
agli angeli,
allo sciamanesimo,
agli alfabeti
misteriosi, agli antichi
manoscritti. Uno dei romanzi in cui questi argomenti sono più presenti è “Playing with daggers”, dove
la moderna sciamana Kara si destreggia tra demoni,
iscrizioni runiche e un’ancestrale magia norrena... il tutto cercando di
sopravvivere alle forze oscure che minacciano lei e la sua famiglia. Per
conoscerla, non ti resta che leggere il romanzo!
Contenuti
in collaborazione con
Ivana Vele Poletti:
http://colorarelavita.blogspot.com/
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