Cosa fa nel concreto un astrologo? Qual è la differenza tra astronomia e astrologia? La risposta a questi e altri quesiti nell’articolo!
La parola “astrologo”
deriva dall’antico greco “ἄστρον”
(stella) e “λόγος”
(discorso, disciplina, pensiero). Etimologicamente, quindi, l’astrologo è
una persona che fonda il suo pensiero sulle stelle, che comunica il sapere
derivante dalla loro conoscenza.
La disciplina praticata dall’astrologo è
l’astrologia, un
complesso di credenze e tradizioni antichissimo e diffuso in tutte le culture
del mondo: da quella babilonese a quella vedica, da quella cinese a quella
maya, passando per gli antichi greci e latini.
Oggi ritenuta una branca di pensiero occulta e misteriosa, in passato
era considerata una vera scienza. In questo articolo scopriremo, nel concreto,
cosa studia e cosa pratica un astrologo ai giorni nostri.
Cosa studia l’astrologo?
L’astrologo non è un sensitivo o un cartomante: è un esperto che ha
studiato a fondo l’astrologia. Ci sono scuole specifiche per chi voglia
intraprendere questa strada (nel nostro Paese, ad esempio, una delle più famose
è il Centro Italiano Discipline Astrologiche,
abbreviato CIDA).
Tra le materie che questa figura deve studiare per la sua
formazione, troviamo la storia dell’astrologia, le caratteristiche dei pianeti
e la loro simbologia, il rapporto tra i pianeti e i segni zodiacali, la stesura
del tema natale, le dodici case astrologiche, il calcolo della rivoluzione solare,
le previsioni dell’avvenire e le affinità di coppia in base al segno zodiacale.
Deve, inoltre, possedere nozioni di counseling psicologico.
Astrologo: cosa fa
L’astrologo non è un semplice erudito che sfoggia la sua cultura in
fatto di segni zodiacali e pianeti, ma deve anche essere in grado di fornire
una consulenza pratica e olistica a chi si rivolge a lui. Deve essere in
grado di aiutare le persone che lo contattano, permettendo loro di conoscere
meglio sé stesse, prendere le scelte corrette, avere consapevolezza delle
proprie potenzialità e rapportarsi nel modo giusto agli altri.
Solitamente, durante la prima seduta, l’astrologo fa il calcolo
del tema natale, ovvero la fotografia del cielo al momento esatto della
nascita di un individuo. Se correttamente riprodotto e interpretato, il tema
natale può fornire informazioni molto importanti sulla psicologia, sulle
inclinazioni e perfino sull’intima vocazione di una persona. Questo è
fondamentale per creare un oroscopo personalizzato, che va ben al di là dei
trafiletti giornalieri che si leggono nelle riviste e che sono uguali per
chiunque appartenga a uno dei dodici segni.
In caso di seduta di coppia, il tema natale dei due partner
può fornire utili indizi sul loro rapporto e sulle strategie migliori per
portarlo avanti.
Un buon astrologo deve possedere ottime doti di empatia e ascolto.
Per certi versi la sua figura potrebbe sembrare sovrapponibile a quella di uno
psicologo, ma ovviamente si tratta di due ruoli ben distinti (cosa messa in
chiaro dal codice etico
elaborato dal CIDA).
L’albo degli astrologi
Il CIDA nel 1991 ha istituito un Albo
Professionale degli Astrologi,
mirato a garantire la tutela della preparazione culturale degli astrologi professionisti.
Contestualmente, ha elaborato un codice etico per disciplinare l’operato dei
suoi membri, evitare le sovrapposizioni con altri ambiti lavorativi e osservare
il segreto professionale.
Il 22 marzo 2015 il Consiglio Direttivo del CIDA ha deciso di
ripartire l’albo in due gruppi distinti:
·
albo
della scuola nazionale degli astrologi professionali del CIDA (ANAP);
·
albo
della scuola di astrologia classica degli astrologi professionali del CIDA.
Dove lavora un astrologo?
L’astrologo, nel 99% per cento dei casi, lavora come libero
professionista, presso il suo domicilio o in uno studio apposito.
Può anche essere scelto per diventare docente per conto di una scuola
di formazione per astrologi, ma è molto difficile che venga assunto come
dipendente: la strada del lavoro autonomo è una scelta pressoché obbligata.
Per quanto riguarda l’apertura della partita IVA, esiste un
codice ATECO esplicitamente dedicato alla professione: il 960900, “Altre
attività di servizi personali n.c.a.”, che comprende
anche “astrologi e spiritisti”. Il suo coefficiente di redditività (che serve
per il calcolo delle spese forfettarie e del reddito imponibile) corrisponde al
67%.
Qual è la differenza tra astronomo e astrologo?
In passato, la differenza tra astronomia e astrologia non era
marcata come adesso. Dall’antichità fino al XVII secolo, il termine
“astrologia” li inglobava entrambi al suo interno e
indicava l’astronomia nella sua interezza: le previsioni astrologiche erano
considerate una branca di questa macro-disciplina. Con la rivoluzione
scientifica, però, le cose cambiarono, poiché lo studio dell’influsso dei corpi
celesti sulla vita umana non venne più considerato al pari di una scienza.
Parlando nello specifico di ruoli, l’astronomo
è uno scienziato che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi
celesti, i loro moti e le loro posizioni sulla sfera celeste in un qualsiasi
istante.
L’astrologo, invece, non può essere definito uno
scienziato. È un cultore
dell’astrologia, la disciplina che studia le influenze degli astri sul mondo
terreno.
Perché l’astronomia è una scienza e l’astrologia no?
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo prima capire cos’è una
scienza.
La scienza moderna è un sistema di conoscenze fondato
sull’osservazione, l’esperienza e il calcolo, che ha per oggetto la natura e
gli esseri viventi e si avvale di linguaggi formalizzati.
L’astronomia è una scienza naturale empirica, che si basa, quindi, sull’osservazione
diretta o indiretta dei fatti.
Al contrario della sua “cugina” astronomia, l’astrologia non è basata
sulla ricerca empirica, dunque non può essere definita una scienza.
Astrologia: libri consigliati
Se hai la curiosità di saperne di più sull’argomento, ecco 5 letture che potrebbero interessarti:
1. “L’astrologia nel Medioevo” di Graziella Federici Vescovini:
un testo molto approfondito e utile per chiunque voglia iniziare a studiare la
storia dell’astrologia. Il periodo fotografato è quello medievale, con
particolare attenzione alla decostruzione dei falsi miti che spesso aleggiano
su questa epoca storica.
2. “Astrologia quotidiana. Piccolo manuale per scrivere il nostro
oroscopo ogni giorno” di Francesca Coppola: un testo agile e adatto ai
neofiti che vogliono approcciarsi alla materia. Scritto in modo scorrevole e
accattivante, dona i primi strumenti per orientarsi nella disciplina e iniziare
a tracciare da sé il proprio percorso tra le costellazioni.
3. “Introduzione all’astrologia e decifrazione dello zodiaco”
di Lisa Morpurgo: altro testo indicato per chi vuole avvicinarsi agli studi
astrologici, ma meno scorrevole del precedente. Una volta superato lo scoglio della
terminologia tecnica, può comunque essere piacevole per i principianti
intenzionati ad approfondire in maniera esauriente l’argomento.
4. “Astrologia archetipica” di Bongiovanni Simone e Carmignani
Umberto: un manuale completo ed esaustivo, che studia l’astrologia da tutti i
punti di vista, con particolare attenzione ai miti e agli archetipi. È indicato
per chi possiede già un’infarinatura sulla materia, perché alcune parti sono piuttosto
tecniche.
5. “Astrologia e mito. Simboli e miti dello zodiaco nella
psicologia del profondo” di Roberto Sicuteri: un’accurata indagine sui
dodici segni dello zodiaco, che offre un’interpretazione in chiave
mitologico-simbolica ed evidenzia i legami tra astrologia e psicanalisi.
In questo articolo abbiamo analizzato l’astrologia occidentale, ma il
nostro viaggio non finisce qui! Se ti interessa saperne di più sulle tradizioni
asiatiche legate all’argomento, ti consiglio l’articolo “‘Che
animale sono nell’oroscopo cinese?’ Ecco la risposta!”
Contenuti
in collaborazione con
Ivana Vele Poletti:
http://colorarelavita.blogspot.com/
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