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lunedì 13 febbraio 2023

Cosa studia l’astrologo? Facciamo chiarezza


 

Cosa fa nel concreto un astrologo? Qual è la differenza tra astronomia e astrologia? La risposta a questi e altri quesiti nell’articolo! 

 

La parola “astrologo” deriva dall’antico greco “ἄστρον” (stella) e “λόγος” (discorso, disciplina, pensiero). Etimologicamente, quindi, l’astrologo è una persona che fonda il suo pensiero sulle stelle, che comunica il sapere derivante dalla loro conoscenza.

La disciplina praticata dall’astrologo è l’astrologia, un complesso di credenze e tradizioni antichissimo e diffuso in tutte le culture del mondo: da quella babilonese a quella vedica, da quella cinese a quella maya, passando per gli antichi greci e latini.

Oggi ritenuta una branca di pensiero occulta e misteriosa, in passato era considerata una vera scienza. In questo articolo scopriremo, nel concreto, cosa studia e cosa pratica un astrologo ai giorni nostri.

 

Cosa studia l’astrologo? 

 

L’astrologo non è un sensitivo o un cartomante: è un esperto che ha studiato a fondo l’astrologia. Ci sono scuole specifiche per chi voglia intraprendere questa strada (nel nostro Paese, ad esempio, una delle più famose è il Centro Italiano Discipline Astrologiche, abbreviato CIDA).

Tra le materie che questa figura deve studiare per la sua formazione, troviamo la storia dell’astrologia, le caratteristiche dei pianeti e la loro simbologia, il rapporto tra i pianeti e i segni zodiacali, la stesura del tema natale, le dodici case astrologiche, il calcolo della rivoluzione solare, le previsioni dell’avvenire e le affinità di coppia in base al segno zodiacale. Deve, inoltre, possedere nozioni di counseling psicologico.

 

Astrologo: cosa fa 

 

L’astrologo non è un semplice erudito che sfoggia la sua cultura in fatto di segni zodiacali e pianeti, ma deve anche essere in grado di fornire una consulenza pratica e olistica a chi si rivolge a lui. Deve essere in grado di aiutare le persone che lo contattano, permettendo loro di conoscere meglio sé stesse, prendere le scelte corrette, avere consapevolezza delle proprie potenzialità e rapportarsi nel modo giusto agli altri.

Solitamente, durante la prima seduta, l’astrologo fa il calcolo del tema natale, ovvero la fotografia del cielo al momento esatto della nascita di un individuo. Se correttamente riprodotto e interpretato, il tema natale può fornire informazioni molto importanti sulla psicologia, sulle inclinazioni e perfino sull’intima vocazione di una persona. Questo è fondamentale per creare un oroscopo personalizzato, che va ben al di là dei trafiletti giornalieri che si leggono nelle riviste e che sono uguali per chiunque appartenga a uno dei dodici segni.

In caso di seduta di coppia, il tema natale dei due partner può fornire utili indizi sul loro rapporto e sulle strategie migliori per portarlo avanti.

Un buon astrologo deve possedere ottime doti di empatia e ascolto. Per certi versi la sua figura potrebbe sembrare sovrapponibile a quella di uno psicologo, ma ovviamente si tratta di due ruoli ben distinti (cosa messa in chiaro dal codice etico elaborato dal CIDA).

 


 

L’albo degli astrologi 

 

Il CIDA nel 1991 ha istituito un Albo Professionale degli Astrologi, mirato a garantire la tutela della preparazione culturale degli astrologi professionisti. Contestualmente, ha elaborato un codice etico per disciplinare l’operato dei suoi membri, evitare le sovrapposizioni con altri ambiti lavorativi e osservare il segreto professionale.

Il 22 marzo 2015 il Consiglio Direttivo del CIDA ha deciso di ripartire l’albo in due gruppi distinti:

·       albo della scuola nazionale degli astrologi professionali del CIDA (ANAP);

·       albo della scuola di astrologia classica degli astrologi professionali del CIDA.

 

Dove lavora un astrologo? 

 

L’astrologo, nel 99% per cento dei casi, lavora come libero professionista, presso il suo domicilio o in uno studio apposito.

Può anche essere scelto per diventare docente per conto di una scuola di formazione per astrologi, ma è molto difficile che venga assunto come dipendente: la strada del lavoro autonomo è una scelta pressoché obbligata.

Per quanto riguarda l’apertura della partita IVA, esiste un codice ATECO esplicitamente dedicato alla professione: il 960900, “Altre attività di servizi personali n.c.a.”, che comprende anche “astrologi e spiritisti”. Il suo coefficiente di redditività (che serve per il calcolo delle spese forfettarie e del reddito imponibile) corrisponde al 67%.

 

Qual è la differenza tra astronomo e astrologo? 

 

In passato, la differenza tra astronomia e astrologia non era marcata come adesso. Dall’antichità fino al XVII secolo, il termine “astrologia” li inglobava entrambi al suo interno e indicava l’astronomia nella sua interezza: le previsioni astrologiche erano considerate una branca di questa macro-disciplina. Con la rivoluzione scientifica, però, le cose cambiarono, poiché lo studio dell’influsso dei corpi celesti sulla vita umana non venne più considerato al pari di una scienza.

Parlando nello specifico di ruoli, l’astronomo è uno scienziato che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti e le loro posizioni sulla sfera celeste in un qualsiasi istante.

L’astrologo, invece, non può essere definito uno scienziato. È un cultore dell’astrologia, la disciplina che studia le influenze degli astri sul mondo terreno.

 

Perché l’astronomia è una scienza e l’astrologia no? 

 

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo prima capire cos’è una scienza.

La scienza moderna è un sistema di conoscenze fondato sull’osservazione, l’esperienza e il calcolo, che ha per oggetto la natura e gli esseri viventi e si avvale di linguaggi formalizzati.

L’astronomia è una scienza naturale empirica, che si basa, quindi, sull’osservazione diretta o indiretta dei fatti.

Al contrario della sua “cugina” astronomia, l’astrologia non è basata sulla ricerca empirica, dunque non può essere definita una scienza.

 

Astrologia: libri consigliati 

 

Se hai la curiosità di saperne di più sull’argomento, ecco 5 letture che potrebbero interessarti:

 

1. “L’astrologia nel Medioevo” di Graziella Federici Vescovini: un testo molto approfondito e utile per chiunque voglia iniziare a studiare la storia dell’astrologia. Il periodo fotografato è quello medievale, con particolare attenzione alla decostruzione dei falsi miti che spesso aleggiano su questa epoca storica.

2. “Astrologia quotidiana. Piccolo manuale per scrivere il nostro oroscopo ogni giorno” di Francesca Coppola: un testo agile e adatto ai neofiti che vogliono approcciarsi alla materia. Scritto in modo scorrevole e accattivante, dona i primi strumenti per orientarsi nella disciplina e iniziare a tracciare da sé il proprio percorso tra le costellazioni.

3. “Introduzione all’astrologia e decifrazione dello zodiaco” di Lisa Morpurgo: altro testo indicato per chi vuole avvicinarsi agli studi astrologici, ma meno scorrevole del precedente. Una volta superato lo scoglio della terminologia tecnica, può comunque essere piacevole per i principianti intenzionati ad approfondire in maniera esauriente l’argomento.

4. “Astrologia archetipica” di Bongiovanni Simone e Carmignani Umberto: un manuale completo ed esaustivo, che studia l’astrologia da tutti i punti di vista, con particolare attenzione ai miti e agli archetipi. È indicato per chi possiede già un’infarinatura sulla materia, perché alcune parti sono piuttosto tecniche.

5. “Astrologia e mito. Simboli e miti dello zodiaco nella psicologia del profondo” di Roberto Sicuteri: un’accurata indagine sui dodici segni dello zodiaco, che offre un’interpretazione in chiave mitologico-simbolica ed evidenzia i legami tra astrologia e psicanalisi.

 

In questo articolo abbiamo analizzato l’astrologia occidentale, ma il nostro viaggio non finisce qui! Se ti interessa saperne di più sulle tradizioni asiatiche legate all’argomento, ti consiglio l’articolo “‘Che animale sono nell’oroscopo cinese?’ Ecco la risposta!”

 

Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/

 

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