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lunedì 10 luglio 2023

I misteri di Derinkuyu

 


 

Derinkuyu è una vera e propria città sotterranea che si trova in Turchia, più precisamente in Cappadocia, nel cuore dell'Anatolia centrale. Fu scoperta per puro caso, durante lo scavo per l'ampliamento di una cantina. Queste sono le notizie ufficiali.

Quello che fino a ora sappiamo con certezza è che ci sono almeno 18/20 livelli scavati fino a una profondità di oltre 85 metri, con una estensione calcolata intorno ai 460 km quadrati.

Al di là delle considerazioni tecniche sull'uso e quindi sulla costruzione di tale struttura, dobbiamo per prima cosa soffermarci sul fatto che in questa zona esistono almeno altre 200 strutture di questo genere. Si tratta di veri e propri insediamenti sotterranei che certamente non possono essere stati costruiti per esigenze temporanee, viste le dimensioni e l'accuratezza in cui sono state suddivise le varie zone di utilizzo. Si calcola che potessero viverci almeno 20.000 persone. Pensiamo al sistema di areazione: era necessario fare arrivare l'aria fino a quelle profondità e serviva lo scarico per i fumi delle cucine. Per l'acqua era necessario lo sfruttamento di fonti sotterranee che comunque andavano stoccate e distribuite, pare comunque con condutture verso diversi luoghi di approvvigionamento. Servivano anche apposite condutture per lo smaltimento dei rifiuti, soprattutto organici.

Questa rappresenta solo una piccola parte dei problemi tecnico/logistici che dovettero porsi i costruttori di queste città e, evidentemente, risolti brillantemente. Pensiamo, inoltre, che questi insediamenti erano per la maggior parte comunicanti tra loro con larghe vie sotterranee: quindi una vera e propria comunità che viveva nelle viscere della Terra.

 

Antichi e nuovi abitanti

Normalmente, negli scavi archeologici classici, vediamo che i reperti riportati alla luce, mano a mano che gli scavi vanno in profondità, sono sempre più antichi. In questi siti e soprattutto in quelli che appaiono come insediamenti di culto come Göbekli Tepe, più si va in profondità e più le strutture appaiono finemente costruite, ricche di dettagli, la loro stessa architettura progettuale e costruttiva è più sofisticata rispetto alle successive. Come se architetti e muratori, col passare del tempo, fossero stati meno capaci di riprodurre le tecniche di costruzione di coloro che li avevano preceduti.

L’edificazione si protrae fino ad arrivare all'abbandono di queste strutture per motivi che non conosciamo, probabilmente legati alla cessazione della causa che ne aveva spinto la costruzione.

Attualmente, strutture come Göbekli Tepe sono datate attorno ai 12.000 anni fa. Quelle sottostanti ancora non scavate, ma viste con i rilevamenti radar e satellitari (che sono oltre 30 nelle immediate vicinanze) sono sicuramente più antiche. E vista l'evoluzione degli scavi precedenti, più antico=più articolato e preciso, ci aspettano rivelazioni sconcertanti. Sempre che, per salvare la faccia, l'archeologia ufficiale non blocchi la divulgazione delle scoperte o addirittura non faccia sospendere le ricerche per presunte mancanze di fondi (come spesso è già capitato).

Per la nostra storia ufficiale, a quei tempi dovevano esserci solo rozzi raccoglitori e cacciatori. E così, giusto a titolo informativo, la ricerca del famoso anello mancante tra noi e le scimmie ancora non è stato trovato. Probabilmente… perché non esiste!

Quello che possiamo ipotizzare sugli antichi abitatori di queste straordinarie città e centri religiosi è che potessero essersi trovati in necessità di vivere sottoterra perché la vita in superficie era divenuta troppo pericolosa. La strutturazione e la dimensione di questi agglomerati ne definisce la natura permanente.

Il fatto che siano state usate in massa in tempi relativamente recenti, durante i periodi di guerre degli ultimi cent'anni, ne dimostra la solidità. Realmente possiamo pensare ad opere di tale portata costruite a colpi di martello e scalpello?

Degli antichi abitatori nulla sappiamo al di là dei miti e delle leggende che troviamo in antiche scritture. Nell'Avesta ad esempio, e più precisamente nella parte chiamata Vendidad, troviamo le cronache in cui Yima, il profeta di Ahura Mazda, viene incaricato dal dio di costruire una città sotterranea per proteggere le persone dal “malvagio inverno”, come viene definito nella Vendidad. Secondo molti climatologi l'ultima glaciazione avvenne circa 18.000 anni fa. Potrebbe essere questo il motivo della costruzione di un simile reticolo di città collegate tra loro. E con quale tecnologia?

A questo proposito è consigliatissimo il video di Omega Click su YouTube, davvero imperdibile!

Inoltre, se sei affascinato anche dalle teorie della Terra Cava, leggi l'articolo "Teoria della Terra cava: 10 cose da sapere".


Chi erano Ahura Mazda e tutti gli altri dei e semidei citati nell'Avesta, ognuno responsabile di una parte della vita delle persone dell'epoca, dall'agricoltura, all'allevamento del bestiame, alla fertilità e tutto ciò che comunque concerne la vita terrena? Maghi o stregoni antichi, visitatori alieni in cerca di mano d'opera o cavie da esperimenti genetici. Un capo supremo che distribuisce territori e responsabilità ai suoi sottoposti e che svela la scrittura a un profeta addestrato in funzione di ciò.


Se ti piacciono questi argomenti, inizia a leggere tutta la serie dal primo articolo a tema: "Il potere della percezione".

 

 

Viaggiatori spaziali

Quanti passati abbiamo dietro le spalle? Costruzioni senza tempi certi che si distribuiscono sulla Terra, sempre simili nelle loro storie e nei canoni costruttivi. Miti e leggende ci spiegano con sufficienza di particolari, sbiaditi dal tempo e dalle traduzioni, ma ben lungi da essere semplici metafore interpretative, allegorie, quando fa comodo.

Ricordiamo a questo proposito la scoperta della città di Ilio, più conosciuta come Troia, da parte di un accanito ricercatore, H. Schliemann, che non credeva che l'Iliade fosse un semplice poema epico. E, infatti, la sua testardaggine e perseveranza lo condussero alla scoperta della città, sempre negata e ostracizzata dall'archeologia ufficiale perché metteva in dubbio tutta una serie di dogmi e datazioni.

E dunque che dire delle tavolette accadico/sumere da cui tutti i testi sacri hanno attinto le loro storie, dalla Genesi ad Adamo ed Eva, dal diluvio universale al giardino dell'Eden, dalla nascita di e al ritrovamento di Mosè e di tutti gli altri eroi prima di lui, alla torre di Babele. Si potrebbe continuare all'infinito l’elenco delle storie e degli aneddoti che si sono tramandati attraverso libri sacri, o considerati tali, nelle diverse epoche. Ma tutti avevano un'origine comune, la Mesopotamia che citano in maniera esplicita gli Anunnaki (coloro che dal cielo scesero sulla terra) quale fonte delle loro conoscenze. E molti di quegli avvenimenti risalgono a tempi molto più antichi, addirittura in alcuni passaggi c'era solo il pianeta, infatti ne raccontano la colonizzazione e la suddivisione dei compiti tra loro:

 

“An, il signore, illuminava il cielo, mentre la Terra (Ki) era al buio e nel Kur (montagna mitica) lo sguardo non penetrava;

2. dall'abisso (dimora di Enlil) non si attingeva acqua, nulla si produceva, nella vasta terra non venivano scavati solchi;

3. l'eccelso purificatore di Enlil non esisteva ancora, i riti di purificazione non venivano eseguiti; (il dio Enki li sovraintendeva);

4. la ierodula del cielo non era ancora ornata, (Inanna-Venere) non si proclamavano le (sue) [lodi (?)];

5. cielo e Terra non erano legati l'uno all'altra (formulando) un tutt'uno;

6. non si erano ancora sposati;

7. la Luna non splendeva ancora, l'oscurità si estendeva [(dappertutto)];


8. An manifestava il suo splendore nell'abitazione (celeste);

9. il luogo dove egli abitava, non presenta tracce di vegetazione;

10. i poteri di Enlil non erano stati distribuiti nei paesi

11. la santa signora dell'E-anna(inanna di Uruk) non riceveva ancora le of[ferte];

12. i grandi Dei, gli Anunna,( con il significato di stirpe reale, sangue principesco, nome collettivo degli dei principali) non circolavano sulla terra (?);

13. gli dei del cielo, gli dei della terra non esistevano ancora.”

 

Estratto da “Gli dei del cielo, gli dei della terra non esistevano ancora” (tavoletta NBC 11108); datazione: Ur III, da Nippur. Traduzione dal cuneiforme sumerico: Römer; traduzione in lingua italiana di Giovanni Pettinato in Mitologia sumerica; il titolo è di Giovanni Pettinato e corrisponde al 13° rigo, in sumerico: 1.[(x)]dingir-an-na ding[ir-k]i-a nu-ù-ma-su8-su8-ge-éš.)

 

Questo è solo uno dei tanti esempi di scritture antichissime, ma con precisi riferimenti a epoche ancora più remote, addirittura in questo caso la stessa genesi della Terra e la sua suddivisione.



Se questo tipo di ricerca e speculazione ti affascina, non puoi perderti la serie fantascientifica Stargarden Universe

Il primo romanzo si intitola “Dark Ghost e ha come protagonista un bio-hacker che vive su Gaia, la Terra rinata grazie all’intervento degli Ancestrali. 


Jo Jo Nishimura, protagonista di "Dark Ghost"

Gli Ancestrali sono direttamente ispirati alle teorie degli antichi astronauti e si rifanno alle considerazioni esposte in questo articolo!

Un altro particolare importante a sostegno di queste osservazioni è la raffigurazione degli Anunnaki che venivano rappresentati con le ali, magari perché venivano dal cielo, o sbarcavano da oggetti volanti. Chi può dirlo? E queste rappresentazioni hanno tratti comuni in tutto il mondo, dai Toltechi agli Olmechi, in Messico, Perù, Indonesia.

Concludiamo con una battuta ma che, comunque la si voglia interpretare, dà da pensare. La compagnia di bandiera indiana si pubblicizza affermando che da loro si vola da sempre! Come darle torto i Vimana fanno parte della loro storia.

 

 

Contenuto preparato in collaborazione con

BRAN

 

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