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lunedì 25 dicembre 2023

The Witcher (parte 3): il bestiario



 

...Sì. Abbiamo dimenticato che non siamo soli, che non siamo l'ombelico del mondo. Come carassi sciocchi, pigri e sazi in uno stagno melmoso, non credevamo all'esistenza dei lucci. Abbiamo permesso che il nostro mondo, come quello stagno, si riempisse di melma, diventasse fangoso e immoto. Guardatevi intorno, e troverete solo crimine e peccato, avidità, caccia al guadagno, conflitto, discordia, decadenza dei costumi, mancanza di rispetto per tutti i valori. Invece di vivere come comanda la natura, abbiamo cominciato a distruggerla. E cosa ne abbiamo ricavato? Un'aria avvelenata dal tanfo dei bassoforni. Fiumi e torrenti lordati dai macelli e dalle concerie, boschi tagliati senza ritegno...Ci ricorda il druido custode della quercia dove Ranuncolo intona le sue ballate.

Mostri veri e interiori

Il fato della principessa Cirilla di Cintra trascina con sé le vite, i sogni e i desideri dello strigo Geralt e della maga Yennefer, oramai consci dei doveri dei genitori, anche e forse soprattutto se acquisiti, nei confronti dei figli.

I mostri di Ciri si aggiungono ai loro; nuovi incubi, vecchi incubi, un’unica via che ci porta a un altro tema di fondo che si sviluppa tra le righe: l'archetipo genealogico dell'umanità, cioè L'età dell'oro”. La mitica era dove l'umanità conviveva in piena armonia con la natura e, di conseguenza, con se stessa e la totalità del mondo che la circondava.

Come ci racconta Esiodo nella sua: “Le opere e il mondo”

 

In breve, ora, se vuoi, con garbo, con certa scïenza,
narrar ti posso un’altra leggenda; e tu intendila bene:
come da sola una stirpe provengano gli uomini e i Numi.
D’oro la prima stirpe degli uomini nati a morire
110 fecero dunque i Numi d’Olimpo che vivono eterni.
Vissero sotto Crono, che era sovrano del cielo:
vivean di Numi al pari, con l’animo senza cordoglio,
senza fatica, senza dolor; né su loro incombeva
la sconsolata vecchiaia; ma forti di piedi e di mani,
115 scevri di tutti i mali, passavano il tempo in conviti,
morian come irretiti dal sonno. E ogni sorta di beni
era fra loro: la terra datrice di spelta, i suoi frutti,
da sé, facili e in copia, porgeva; e benevoli e miti,
l’opere tutte fra sé ripartivano e i beni opulenti,
120 ricchi com’eran di greggi, diletti ai beati Celesti.
E poi che tal progenie sparita fu sotto la terra,
Dèmoni sono adesso, secondo il volere di Giove,
buoni, che stanno sopra la terra, custodi ai mortali.

 

Si tratta di una sorta di paradiso perduto, comune in tutti gli scritti di ogni epoca e cultura che ci siano pervenuti dalle civiltà antiche, e dai racconti trascritti di civiltà pre-diluviane. Il destino della principessa Cirilla è quello di unire i diversi mondi che si scontrano, così riportarli alla mitica età dell'oro. Un mondo dove non esistono mostri da soddisfare, soprattutto interiori, e la vita non ha bisogno di eroi.

 

 

Piccolo compendio di mostri fantastici

·       Spazzini: creature che si nutrono di cadaveri, dopo le battaglie o nei cimiteri, nelle paludi, negli acquitrini a volte nelle foreste, somigliano ai cadaveri che mangiano, ma non disdegnano i vivi.

 

·       I Drowner sono le persone cattive morte e gettate nell'acqua, depredano le rive dei laghi, dei fiumi e le coste del mare. In questa categoria di mostri ci sono anche i cosiddetti nuotatori, perché attaccano anche nelle acque profonde e non solo sulle rive. Sono creature soprattutto notturne e attaccano in gruppo. Non sono sensibili al veleno, anzi sono loro velenosi, non hanno paura di nulla. Si uccidono con l'argento.

 

·       Algul, insieme agli Alghuli di cui sono i compagni più giovani, vivono nelle antiche cripte, nei luoghi di sepoltura e nelle caverne. Attaccano dall'alto, poi circondano la vittima e la mangiano viva. Anche loro non sono sensibili ai veleni e possono essere abbattuti solo con l'argento.

·       I Vetala, sono Alghuli intelligenti, che forse hanno mantenuto parte della consapevole cattiveria umana. Sono probabilmente gli spazzini più pericolosi.

 

·       La Yaga, conosciuta anche come strega notturna, data la sua somiglianza a una vecchia megera, ama la carne calda e fresca e caccia in gruppi.

 

·       Abbiamo poi i vampiri, quelli minori, come i Ledep, i Garkain, le Alpi, che si nascondono nei ruderi, nelle case abbandonate, nei bassifondi delle città, nelle rovine, ma sempre nelle vicinanze di insediamenti umani. Generalmente succhiano il sangue dei dormienti.

·       Le Brooks, cacciano di notte vicino ai ruscelli o nelle foreste, possono assumere le sembianze di belle ragazze fino a quando non aprono la bocca, allora le lunghe zanne con cui succhiano il sangue rivelano la loro identità.

 

·       I fantasmi; abbiamo tutta una serie di fantasmi, richiamati dalla magia, che in questo mondo acquisiscono corporeità. Insieme a loro ci sono tutti i mostri delle altre dimensioni che possono essere evocati dalla magia. Il più pericoloso e praticamente invincibile è il Re della Caccia Selvaggia, che comanda un'orda di cavalieri spettrali, una reminiscenza dei Nazgûl tolkieniani. Appare sempre poco prima di eventi tragici per impedire l'avverarsi del destino.

 

·       La Kikimore, si dividono in tre categorie a seconda delle loro funzioni, abbiamo gli operai simili a grossi ragni, al servizio dei guerrieri e della regina. I guerrieri, molto più grandi e che assomigliano a degli scarafaggi corazzati, con teste e torsi pieni di corni, che proteggono la regina. Infine la regina, una sorta di incrocio tra un enorme scarafaggio e un ragno. Corazzata e provvista di potenti chele sulle zampe.

 

·       Lupi e ratti mannari; Warg, una sorta di lupo mannaro potenziato, Viverne, specie di piccoli dinosauri, la Strige frutto di una maledizione... E tutta una serie di mostri fantastici e non solo.

Molte di queste creature sono a vario titolo protagoniste del mondo leggendario della mitologia slava, russa compresa.

Ma, in generale, ogni incubo fa parte di noi, ci consente di confrontarci con la zona oscura che non conosciamo del nostro Io. E che probabilmente non vorremmo mai incontrare, a meno di essere noi il Witcher!

Una menzione particolare al Drago dorato, che rappresenta ciò che veramente conta e che va difeso a ogni costo, ma nello stesso tempo ci insegna che la vita non è solo questo.

 

Fremito d'ali,

un'ombra ci afferra

menti e cuori.

 

Un'illusione vola

un tesoro luccica.

 

 

Contenuto preparato in collaborazione con

BRAN

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