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lunedì 13 novembre 2023

Thot l'Atlantideo

 


 

Prima del Dryas recente, circa 12.800 anni fa, Atlantide era il faro della civiltà nel mondo. Collocata nell'Oceano Atlantico tra le colonne d'Ercole e le Americhe, come scrive Platone, godeva di una civiltà tecnologica avanzata associata a una spiritualità sociale diffusa. La spiritualità proveniva dalla conoscenza della derivazione dell'uomo dal divino e della sua componente duale:

...Se prima non avrai disprezzato il tuo corpo, o figlio, non potrai amare te stesso. Amando te stesso acquisirai l'intelletto e, possedendo l'intelletto, parteciperai della scienza... È impossibile, o figlio, ottenere ambedue le cose, quelle mortali e quelle divine. Infatti essendovi due specie di esseri, quelli corporei e quelli incorporei, mortali gli uni, immortali gli altri, è lecito scegliere tra questi; infatti non è possibile essere contemporaneamente ambedue, e in queste cose, in cui è permessa la scelta, l'inferiorità di una via dimostra la forza dell'altra.”

(Ermete Trismegisto)

 

Thot l'Atlantideo aveva iniziato la sua istruzione come qualsiasi altro abitante di Atlantide: tutti avevano accesso all'istruzione spirituale di base. Anni di studio, possiamo dire primario, in cui si rivelavano i concetti di vita che li avrebbero accompagnati per sempre. Le vere conoscenze, dal punto di vista degli Atlantidei, riguardavano il senso della vita che si traduceva nel concetto dell'avvicinamento a dio, l'unico inizio divino.

 

La società atlantidea

La società, di conseguenza, era organizzata in funzione di questo insegnamento di base, da come era stato costruito il mondo e qual era il posto dell'uomo in questa costruzione divina.

L'uomo come emanazione di Dio era l'unico a possedere l'intelletto e, come tale, ad essere consapevole della propria essenza divina. Una parte immortale dimorava nella carne corrotta, ma con l'anelito di tornare alla luce del creatore, liberandosi della carne e tornando ai cieli superiori.

 

Gli studi e la prova

Dopo anni di studi di base spirituali e pratici Thot venne scelto, viste le sue qualità, per proseguire gli studi a un livello superiore. Ma prima di poter accedere a questo livello di studi, che lo avrebbe portato a essere maestro, doveva superare un periodo di prova dal tempo indeterminato.

In quel periodo di tempo, anche anni, i maestri avrebbero valutato la disposizione spirituale dell'allievo ad abbandonare totalmente, e in piena consapevolezza, la corruzione della carne ai piaceri terreni, sia fisici che spirituali.

Il potere della conoscenza non doveva essere usato per fini strettamente personali, l'io doveva essere indirizzato verso il raggiungimento del divino, il ritorno a dio, non per l'esaltazione di se stessi nell'ammirare la propria grandezza. O nel dirigere i destini delle anime meno elette, che si affidavano a loro per seguire la retta via. Superato il periodo di prova Thot, divenne a pieno titolo un Iniziato. Col tempo divenne uno dei cinque sacerdoti che dirigevano la vita di Atlantide.




 

Il potere di Thot

Il potere, esercitato nel tempo, corrompe anche i migliori. Infatti, quando si autoconvincono in virtù della loro superiore conoscenza di essere in grado di determinare i destini dei popoli, la società si corrompe. L'io collettivo verso il ritorno al divino si trasformò così in tanti io inferiori che lottavano per gli interessi personali, come il clero ai vertici lottava per il proprio.

 

La fuga da Atlantide

Thot faceva parte di una ristretta schiera di sacerdoti che diffondevano l'antico verbo e fuggì da Atlantide poco prima che l'ira di dio la travolgesse. Il dio supremo, resosi conto della degenerazione delle genti che aveva istruito, aveva deciso di eliminarli attraverso un cataclisma. La catastrofe fu riportata in tutti i grandi poemi e scritture dei tempi antichi, nessuna esclusa. Dai nativi americani agli Inuit, dai Veda ai racconti degli eroi del Ramayana, da Gilgamesh fino ad arrivare alla Bibbia.

A questo proposito è consigliata la lettura dell’articolo “Atlantide: verità e testimonianze”.

Thot fu però salvato dal Creatore per far rinascere la civiltà. Thot andò in Africa e visse con delle tribù locali, spostandosi da una all'altra e, come spesso è accaduto, la conoscenza e la tecnologia vennero scambiate per magia e miracoli.

 

Il lavoro di Thot

Le leggende, i miti e le incisioni rupestri dei popoli Dogon fanno supporre che Thot avesse cominciato il suo insegnamento proprio da lì. Ma come ci raccontano anche le tavole smeraldine, Thot l’Atlantideo si spostava spesso da altre popolazioni, come ad esempio i nativi americani.

Come si spostava? In alcuni racconti con mezzi volanti, in altri spiritualmente. Quello che comunque insegnava era lo stile di vita spiritualmente corretto, per poter ascendere al divino dopo disincarnazione o, se non era sufficiente, per avere una reincarnazione positiva in modo da ritentare la via.

Di personaggi come Thot, che lasciarono Atlantide e visitarono varie parti del mondo, abbiamo molte notizie. Questo ci porta a vedere le costruzioni e le leggende che troviamo simili su tutta la Terra in un'ottica diversa. Diventa evidente che hanno tutte un'origine comune, Thot, o altri come lui sparsi per il globo intenti a ricostruire, per quanto possibile, la civiltà perduta.

Ma diviene altresì evidente (visti i ritrovamenti, documenti nascosti per secoli, nuovi studi sulle piramidi e via dicendo) che siamo passati attraverso innumerevoli epoche di conoscenza inframezzate da catastrofi e nuovi inizi.

 

La vita in Egitto

Quando Thot si trasferì in Egitto divenne il dio della scrittura e della geometria sacra. Si suppone sia stato re della città di Khem (Letopolis) per svariati millenni.

Anche qui appare evidente la dottrina atlantidea della salvezza attraverso il divino nella procedura egizia della pesatura dell'anima, che deve essere leggera come una piuma per passare alla luce di dio.

Oggi appare oramai certo che le tre grandi piramidi, nella piana di Giza, furono costruite prima del Dryas recente, se non altro perché le successive si sono sbriciolate, invece di essere costruite in modo migliore. E piramidi precedenti praticamente non esistono.

Sarebbe come se oggi viaggiassimo in dirigibile invece di andare su Marte, un regresso tecnologico senza spiegazione apparente. Ciò che veramente conta è sempre negare la realtà, tenere tutto nascosto perché la gente non capirebbe, o meglio, capirebbe la tecnica del controllo delle masse.




 

L’eredità di Thot

La conoscenza e la dottrina di Thot sono contenute nei 42 libri che ci ha lasciato. Si racconta che Ramses il grande Faraone d'Egitto, ebbe un figlio di nome Setna che divenne un sapiente mago del tempo. Durante i suoi studi, Setna si imbatté nella storia di un altro mago che aveva studiato i libri di Thot, dove si insegnava come apprendere le lingue degli animali e di come l'uomo può incantare il cielo e la terra. Qui scoprì che era stato sepolto insieme a Nefrekeptah, figlio di Amon-Hotep, il primo Faraone di Amon a Memphis.

La storia racconta che Setna, giunto alla tomba, parlò con lo spirito di Nefrekeptah, che gli sconsigliò di prendere il libro perché protetto da una potente magia, ma alla fine se lo giocarono a dama. Setna pur perdendo, con uno stratagemma riuscì a portarsi via il libro. La maledizione cadde su di lui, infatti Thot dal suo seggio divino lo subissò di sciagure, come predetto da Nefrekeptah, inducendolo alla fine a restituire il libro trafugato con l'inganno.

Il luogo della sepoltura di Nefrekeptah e della sua famiglia fu ricoperto di terra e l'entrata protetta da un potente incantesimo. Il libro di Thot rimane in attesa di essere riscoperto.

Quello che ci rimane è la spiritualità ermetica trasmessaci da Ermete Trismegisto, che è essenzialmente la stessa del libro di Thot. Non per niente “Il tre Volte Grande sembra sia una della tante reincarnazioni di Thot.

 

 

Dai semi fiori,

dagli alberi frutti:

ombra e luce.

 

Desideri dei cuori

splendore dell'anima.

 

Contenuto preparato in collaborazione con

BRAN


 

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