Quando si parla di Irlanda, di solito viene in mente la parte sud dell’isola, ovvero la Repubblica d’Irlanda.
Oggi, invece, andremo alla scoperta dell’Irlanda del Nord, cercando di capire quali sono i simboli più importanti per la sua storia.
Cominciamo!
5 importanti simboli dell’Irlanda del Nord
1. Red hand of Ulster
La mano rossa dell'Ulster (in gaelico “Lámh Dhearg Uladh”) è uno dei simboli più usati dai clan irlandesi, soprattutto nella provincia dell’Ulster.
L’Ulster si trova nella parte nordorientale dell’isola. Spesso questo toponimo è usato come sinonimo di “Irlanda del Nord”, ma si tratta di una denominazione impropria (anche perché tre delle sue nove contee appartengono alla Repubblica d’Irlanda).
Il significato della Mano Rossa è andato ormai perduto, poiché risale alle antiche tradizioni pagane. Una delle teorie più diffuse è che si tratti della mano di Conall Cernach, personaggio del “Ciclo dell'Ulster”, che pose la sua impronta insanguinata sopra uno stendardo mentre vendicava la morte dell’eroe Cú Chulainn.
Durante la travagliata storia d’Irlanda, fu usata più volte come simbolo di orgoglio nazionale. Per esempio, durante la Guerra dei Nove Anni (1594-1603) contro il dominio inglese, fu inserita nel grido di guerra degli O'Neill, storico clan dell’Irlanda del Nord: “lámh dearg Éireann abú!” ("La Mano Rossa d'Irlanda alla vittoria!").
Stemma dell’Ulster |
2. Le 3 bandiere
Indovinello: “Qual è quella nazione che non ha una sua bandiera ufficiale, ma nello stesso tempo ne ha ben tre?”… ovviamente, l’Irlanda del Nord!
I tre stendardi di cui parleremo sono importanti simboli dell’Irlanda del Nord, poiché contraddistinguono l’orientamento politico e religioso delle diverse aree del Paese.
Dal 1972, tuttavia, non esiste più una bandiera ufficiale dell’Irlanda del Nord. A partire da quella data fu adottata l’Union Jack britannica, che però è comune a tutto il Regno Unito.
Dal 1953 al 1972 la bandiera ufficiale è invece stata l'Ulster Banner, dove troviamo la nostra Mano Rossa dell’Ulster all’interno di una stella bianca a sei punte (che simboleggiano le sei contee dell’Irlanda del Nord), sormontata da una corona che rappresenta la corona britannica.
La comunità nazionalista, invece, sfoggia con orgoglio il tricolore irlandese, che sventola soprattutto nei quartieri a maggioranza cattolica.
3. Lo stemma araldico di Belfast
Tra i simboli dell’Irlanda del Nord, non possiamo dimenticare l’emblema araldico della sua capitale.
Nella sua versione più semplice, lo stemma di Belfast raffigura un veliero che batte Bandiera di San Patrizio, sormontato da una campana d’argento.
C’è anche una versione più complessa, nella quale l’immagine sovrastante è racchiusa in uno stemma sorretto da un cane e un ippocampo.
Il motto è “Pro tanto quid retribuamus” ("Cosa daremo in cambio per così tanto?"), tratto dal Salmo 116, versetto 12 della Bibbia.
4. Il fazzoletto macchiato di sangue di Edward Kevin Daly
Mettiamo ora da parte l’araldica e consideriamo i simboli della recente e travagliata storia dell’Irlanda del Nord.
Edward Kevin Daly (1933-2016) era un vescovo cattolico nordirlandese. Durante la tragica Bloody Sunday, una sua foto fece il giro del mondo. Lo ritraeva mentre scortava un gruppo di persone che trasportavano il corpo esanime di un ragazzo di appena sedici anni: Jackie Duddy, destinato a morire di lì a pochi minuti.
Il sacerdote faceva da scudo al corpo del ragazzo e sventolava un fazzoletto rosso intriso di sangue.
Murale che riproduce la celebre foto, scatto di Kenneth Allen |
Edward Kevin Daly dedicò tutta la sua vita alla resistenza pacifica contro l’occupazione inglese, ma anche contro le vendette interne alla coalizione cattolica.
5. Il castello di Stormont
L’Irlanda del Nord presenta innumerevoli castelli e bellezze paesaggistiche, ma in questa rassegna abbiamo preso in considerazione il castello di Stormont per diversi motivi, tutti legati alla storia della nazione:
· dal 1921 al 1972 fu la residenza ufficiale del Primo Ministro dell'Irlanda del Nord;
· Prima della devoluzione del potere nel Regno Unito, era il quartier generale del Segretario di Stato, dei ministri dell'Ufficio per l'Irlanda del Nord e dei loro funzionari a Belfast;
· durante il conflitto nordirlandese, fu usato anche dai funzionari dell'MI5 (Military Intelligence, Sezione 5, l'ente per la sicurezza e il controspionaggio del Regno Unito);
· negli Edifici del Castello fu concluso l'”Accordo del Venerdì Santo”, uno dei più importanti sviluppi del processo di pace in Irlanda del Nord.
Castello di Stormont, immagine di Rossographer
I simboli dell’Irlanda del Nord offrono molte prospettive interessanti per gli amanti della storia, sia antica che contemporanea.
Inoltre, questa nazione è una meta consigliatissima per gli appassionati del genere fantasy: è stata addirittura scelta come location per il “Trono di Spade”! Parte della serie è infatti girata nella baia di Murlough Bay, nota per la sua straordinaria bellezza e la posizione isolata, con vista sul mare e sulle isole scozzesi.
Io ho ambientato la parte finale della saga “Le ombre di Dora” nella Repubblica d’Irlanda… ma chissà, magari in futuro scriverò anche qualcosa collegato all’Irlanda del Nord!
Intanto, se volete conoscere un misterioso personaggio irlandese… vi consiglio di dare un'occhiata al romanzo "L'ombra del sole".
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Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.
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