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lunedì 7 dicembre 2020

I 5 mercatini di Natale più belli e sorprendenti




Quest’anno non puoi andare ai mercatini di Natale? Non c’è problema: il mio Magical Magazine ti porterà in giro per l’Europa, alla scoperta dei mercatini di Natale più belli e sorprendenti!

Perché proprio “belli e sorprendenti”? Perché non saranno solamente belli, ma anche peculiari. Non troverai i soliti mercatini di Merano, Bolzano, Trento e compagnia bella: a quelli hanno dedicato pagine e pagine altri blog. Qui parleremo di mercatini curiosi e particolari.

Bene! Senti il profumo di arancia e cannella nell’aria? Senti il sapore speziato del vin brulè? Riesci a percepire il tintinnio dei campanellini, in sottofondo? E il delicato tocco dei fiocchi di neve sul tuo viso? Allora sei pronto/a per iniziare il nostro viaggio!

 


5 mercatini di Natale belli e sorprendenti

 

1.    Il Mercatino delle Meraviglie di Santa Massenza

Santa Massenza è un paesino piccolo. Anzi no: piccolissimo. Ma che dico… minuscolo! Conta infatti soli 120 abitanti! Si trova nella Valle dei Laghi, in provincia di Trento.

Pur essendo così mignon, ospita un mercatino davvero sorprendente. Non troverai i soliti oggetti “made in China” che imperversano, ormai, in quasi tutti i mercatini natalizi. Nel Mercatino delle Meraviglie ci sono solo oggetti fatti a mano: sciarpe, berretti, manufatti in rame e ferro battuto, giocattoli d'epoca, calendari dell'avvento in legno, ma soprattutto… alambicchi! Sì, perché l’alambicco è un oggetto tipico di Santa Massenza, usato storicamente per la produzione della grappa. A questo strumento è anche dedicata “La notte degli alambicchi accesi” (di solito a cavallo dell’Immacolata), in cui vengono organizzati spettacoli itineranti in tutto il borgo.

 

2.    Mercatini di Natale di Padstow

Padstow è una piccola cittadina di mare, che si trova sulla costa settentrionale della Cornovaglia.

Se sei un aspirante chef, questi mercatini fanno per te: ospitano, infatti, dimostrazioni di cucina natalizia, tenute da grandi cuochi.

Per i più golosi è possibile gustare gli ottimi prodotti locali: pane, torte, cioccolatini, salumi, formaggi, conserve e sottaceti. E cosa ci beviamo sopra? Se non sei astemio, hai solo l’imbarazzo della scelta: birre artigianali, sidri e gin, rum, brandy e vodka di produzione locale.

 

3.    Mercatini di Natale di Pilatus Kulm

Perché questi mercatini di Natale sono sorprendenti? Perché detengono un primato: sono i più alti d’Europa! E per raggiungerli, si viaggia sulla ferrovia più ripida del mondo! Pilatus Kulm (Svizzera, cantone Lucerna Nidvaldo Obvaldo), infatti, si trova 2132 metri sul livello del mare.

Ma cosa possiamo ammirare e/o gustare nelle bancarelle? Presepi, artigianato locale, laboratori per bambini e, naturalmente, prodotti enogastronomici locali.

 

4.    Fira de Santa Llúcia, Barcellona

Quando pensiamo ai mercatini di Natale più belli, la mente corre subito a posti “nordici” come il Trentino-Alto Adige, la Svizzera e la Germania. Ma anche luoghi più tipicamente mediterranei possono riservare delle vere e proprie sorprese! È il caso della “Fiera di Santa Lucia” di Barcellona, una manifestazione antichissima: le prime testimonianze risalgono al 1786.

È uno dei mercatini natalizi più grandi della Spagna, e conta circa trecento bancarelle. La location è tra le più suggestive: nel Quartiere Gotico, di fronte alla Cattedrale.

Ma cosa possiamo trovare di tipico nelle bancarelle? Oltre ad addobbi natalizi, dolci e vestiti, c’è tutto un settore dedicato agli inconfondibili strumenti musicali catalani. Possiamo quindi ammirare flauti, tamburelli e zambombas (strumenti a percussione).

 

5.    Mercatini di Natale nelle grotte di Valkenburg

Questa è proprio una chicca: un mercatino di Natale sotterraneo!

Ci troviamo a Valkenburg, piccola cittadina olandese famosa per le sue miniere e le sue cave, che vantano affreschi risalenti all’epoca romana.

Il mercatino natalizio di Valkenburg è allestito in parte in superficie e in parte nella grotta “FluweelUna location davvero particolare! Oltre alle bancarelle, nella grotta possiamo trovare anche Babbo Natale in persona, con la sua slitta e le sue renne, all’interno di un’ampia stanza dei regali.

E ora, ho pensato a un piccolo dono per te! In fondo, che Natale sarebbe senza regali?

Essendo io una scrittrice, non potevo far altro che regalarti un racconto!

Se ti piacciono i mercatini di Natale più belli, se vai matto/a per il profumo dei dolci natalizi… allora è la storia adatta a te!

I Protagonisti? Dora e Connor! Per l’occasione illustrati dalla mia amica e collega autrice Giulia BibolottiQuesta immagine li rappresenta benissimo! Lei felicissima di saltellare fra le bancarelle… lui un po’ meno.


 

Dora è una ragazza vivace e allegra, che nel romanzo “L’ombra del sole” scoprirà di essere legata in modo indissolubile a una dimensione parallela alla nostra: l’Impero del Sole.

Connor è il suo opposto: ombroso quanto lei è solare, taciturno quanto lei è chiacchierona.

Eppure, tra i due nascerà un’attrazione irresistibile… come si può anche notare in questo breve racconto, ambientato tra i mercatini di Natale di Monaco di BavieraBuona lettura!


“La cartolina perfetta”

Il profumo dolce del Glühwein, caldo e speziato, si sollevava dalle tazze in piccole volute di vapore bianco e solleticava il naso gelido di Dora. L’aria tagliente della Baviera sottozero le arrossava le gote ma nulla poteva distoglierla dalla sua missione: scattare una foto da cartolina insieme a Connor.

Tutti i loro amici attendevano notizie e lui, come al solito, rifiutava di perdersi in quelle sciocchezze, intento com’era a seguire il programma dettagliatissimo della loro visita a Monaco.

Dora era certa che non avessero saltato nemmeno un museo, ma sui mercatini di Natale era stata categorica, quelli non si potevano evitare, li avrebbero visitati tutti e senza deviazioni! In centro a Marienplatz, lungo la via dello shopping e nel Giardino Inglese, nessuna bancarella le sarebbe sfuggita, a costo di trascinare Connor per i capelli.

«Spostati un filo più a destra… alla mia destra, non alla tua, Connor! Non lo vedi che la tua faccia è fuori dall’inquadratura?»

«Sarebbe un male?»

«Sì!»

Connor la strinse a sé e rise, ogni volta che si facevano una foto era sempre la stessa storia ma, ormai, si era rassegnato. Dora era tutto ciò che lui non era e non sarebbe mai stato: allegra, socievole e festosa.

«È un selfie, non la foto per i poster delle prossime elezioni» borbottò lui.

Connor premette la guancia calda contro quella ghiacciata di Dora; anche con quel freddo, il fuoco che scorreva in lui non si estingueva mai.

«Che cosa vuoi che m’importi delle elezioni!» Rispose lei. «Questa la mandiamo a tutti con gli auguri di buone feste! Alla faccia di quelli che dicono che ai mercatini di Natale non c’è niente d’interessante! Vedrai poi come gli piaceranno tutti i regalini che abbiamo comprato».

«Il liquore e i biscotti di sicuro, so già che fine faranno… non possiamo mandare un video dell’orchestra folkloristica che suona? Mi sembra molto più bello e…»

«Ma ti pare? Se non ci facciamo almeno una foto insieme, sarà come non esserci mai stati, nessuno ci crederà che sono riuscita a trascinarti fin qui! Ma lo sai che mi stanno intasando la chat di messaggi chiedendo prove della tua presenza?»

«Che miscredenti. Ovvio che non ti lascio andare in giro da sola come se niente fosse».

«Sei sempre il solito esagerato! Abbassati un po’, altrimenti non si vede la Torre Cinese tutta illuminata. Comunque, ogni tanto anche a me sembra impossibile che tu sia davvero qui, fra candele colorate, canzoncine natalizie e oggettini pucciosi!»

Il sorriso di Dora si aprì tanto da toccarle le orecchie, gli occhi le brillavano invasi dai riflessi delle decorazioni e il suo volto era il ritratto della felicità.

Connor sospirò e obbedì, ma guardare l’obiettivo e posare come un ebete non faceva per lui. Quando il dito di Dora stava per posarsi sul tasto per scattare la foto, lui la baciò. Le sue labbra sapevano di zucchero e cannella e il freddo che le avvolgeva si sciolse subito al contatto con le proprie. Connor la strinse fino a quando la sentì abbassare il braccio che teneva il telefono e socchiudere la bocca.

«Adesso ci credi che sono qui con te?» Le chiese.

«No…»

Connor la baciò di nuovo, adesso era sicuro che le loro feste sarebbero state magnifiche.


Vuoi scoprire come Dora e Connor si sono incontrati? 

Tutto inizia qui!
Leggi “L’ombra del sole” in formato cartaceo o sul tuo Kindle! 



Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.


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