“...Sì.
Abbiamo dimenticato che non siamo soli, che non siamo l'ombelico del mondo.
Come carassi sciocchi, pigri e sazi in uno stagno melmoso, non credevamo
all'esistenza dei lucci. Abbiamo permesso che il nostro mondo, come quello
stagno, si riempisse di melma, diventasse fangoso e immoto. Guardatevi intorno,
e troverete solo crimine e peccato, avidità, caccia al guadagno, conflitto,
discordia, decadenza dei costumi, mancanza di rispetto per tutti i valori.
Invece di vivere come comanda la natura, abbiamo cominciato a distruggerla. E
cosa ne abbiamo ricavato? Un'aria avvelenata dal tanfo dei bassoforni. Fiumi e torrenti lordati dai macelli e
dalle concerie, boschi tagliati senza ritegno...” Ci
ricorda il druido custode della quercia dove Ranuncolo
intona le sue ballate.
Mostri veri e interiori
Il fato della principessa Cirilla di Cintra trascina con sé le vite, i sogni e i desideri dello
strigo Geralt e della maga Yennefer,
oramai consci dei doveri dei genitori, anche e forse soprattutto se acquisiti,
nei confronti dei figli.
I mostri di Ciri si aggiungono ai loro; nuovi
incubi, vecchi incubi, un’unica via che ci porta a un altro tema di fondo che
si sviluppa tra le righe: l'archetipo genealogico dell'umanità, cioè “L'età dell'oro”. La mitica era
dove l'umanità conviveva in piena armonia con la natura e, di conseguenza, con
se stessa e la totalità del mondo che la circondava.
Come ci racconta Esiodo nella sua: “Le
opere e il mondo”
Si tratta di una sorta di paradiso perduto,
comune in tutti gli scritti di ogni epoca e cultura che ci siano pervenuti
dalle civiltà antiche, e dai racconti trascritti di civiltà pre-diluviane.
Il destino della principessa Cirilla è quello di unire
i diversi mondi che si scontrano, così riportarli alla mitica età dell'oro. Un
mondo dove non esistono mostri da soddisfare, soprattutto interiori, e la vita
non ha bisogno di eroi.
Piccolo compendio di mostri fantastici
·
Spazzini: creature che si nutrono di
cadaveri, dopo le battaglie o nei cimiteri, nelle paludi, negli acquitrini a
volte nelle foreste, somigliano ai cadaveri che
mangiano, ma non disdegnano i vivi.
·
I Drowner
sono le persone cattive morte e gettate nell'acqua, depredano le rive dei laghi,
dei fiumi e le coste del mare. In questa categoria di mostri ci sono anche i
cosiddetti nuotatori, perché attaccano anche nelle acque profonde e non solo
sulle rive. Sono creature soprattutto notturne e attaccano in gruppo. Non sono
sensibili al veleno, anzi sono loro velenosi, non hanno paura di nulla. Si
uccidono con l'argento.
·
Algul,
insieme agli Alghuli di cui sono i compagni più
giovani, vivono nelle antiche cripte, nei luoghi di
sepoltura e nelle caverne. Attaccano dall'alto, poi circondano la vittima e la
mangiano viva. Anche loro non sono sensibili ai veleni e possono essere
abbattuti solo con l'argento.
·
I Vetala,
sono Alghuli intelligenti, che forse hanno mantenuto
parte della consapevole cattiveria umana. Sono probabilmente gli spazzini più
pericolosi.
·
La Yaga, conosciuta anche come strega
notturna, data la sua somiglianza a una vecchia megera, ama la carne calda e
fresca e caccia in gruppi.
·
Abbiamo poi i vampiri, quelli
minori, come i Ledep, i Garkain,
le Alpi, che si nascondono nei ruderi, nelle case abbandonate, nei bassifondi
delle città, nelle rovine, ma sempre nelle vicinanze di insediamenti
umani. Generalmente succhiano il sangue dei dormienti.
·
Le Brooks, cacciano di notte vicino ai ruscelli o nelle foreste, possono
assumere le sembianze di belle ragazze fino a quando non aprono la bocca,
allora le lunghe zanne con cui succhiano il sangue rivelano la loro identità.
·
I fantasmi; abbiamo tutta una serie
di fantasmi, richiamati dalla magia, che in questo
mondo acquisiscono corporeità. Insieme a loro ci sono tutti i mostri delle
altre dimensioni che possono essere evocati dalla magia. Il più pericoloso e praticamente invincibile è il Re della Caccia Selvaggia, che
comanda un'orda di cavalieri spettrali, una reminiscenza dei Nazgûl tolkieniani.
Appare sempre poco prima di eventi tragici per impedire
l'avverarsi del destino.
·
La Kikimore,
si dividono in tre categorie a seconda delle loro
funzioni, abbiamo gli operai simili a grossi ragni, al servizio dei guerrieri e
della regina. I guerrieri, molto più grandi e che assomigliano a degli
scarafaggi corazzati, con teste e torsi pieni di corni, che proteggono la
regina. Infine la regina, una sorta di incrocio tra un
enorme scarafaggio e un ragno. Corazzata e provvista di potenti chele sulle
zampe.
·
Lupi e ratti
mannari; Warg, una sorta di lupo mannaro potenziato,
Viverne, specie di piccoli dinosauri, la Strige frutto di una maledizione... E
tutta una serie di mostri fantastici e non solo.
Molte di queste creature sono a vario titolo
protagoniste del mondo leggendario della mitologia slava, russa compresa.
Ma, in
generale, ogni incubo fa parte di noi, ci consente di confrontarci con la zona
oscura che non conosciamo del nostro Io. E che probabilmente non vorremmo mai
incontrare, a meno di essere noi il Witcher!
Una menzione particolare al Drago dorato, che
rappresenta ciò che veramente conta e che va difeso a ogni costo, ma nello
stesso tempo ci insegna che la vita non è solo questo.
Fremito d'ali,
un'ombra ci afferra
menti e cuori.
Un'illusione vola
un tesoro luccica.
Contenuto preparato in collaborazione con
BRAN