Come scrivere un libro per la prima volta? E come sfruttare il (poco) tempo che abbiamo a disposizione per farlo? Impariamolo subito!
Premessa: in questo articolo non troverai solamente uno schema per scrivere un libro, ma ben tre, per poter così pianificare al meglio ciascuna delle fasi cruciali della scrittura. Inoltre, per ogni schema vedremo svariate strategie che puoi adattare al tuo libro e al tuo metodo di lavoro.
La parola d’ordine per tutti e tre gli step è “organizzare”:
· organizzare le idee
· organizzare il tempo
· organizzare la trama
Trovare il tempo per scrivere e poi restare pietrificati davanti allo schermo non è un modo efficace per procedere, così come non lo è mettersi a battere i tasti freneticamente in preda a un raptus creativo quando la Musa si palesa: per questo motivo, organizzare queste tre aree è una strategia vincente!
Come organizzare le idee per scrivere un libro?
Lo step numero 1 è dedicato a come organizzare le idee. Se è vero che come disse anche Nietzsche “Bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante”… è vero anche che se vuoi trarre il massimo dal caos creativo, hai bisogno di una guida per estrarre gli spunti migliori. Se non lo fai, rischi di perdere non solo le idee ma anche molto tempo.
Nell’articolo “Come trovare argomenti interessanti per scrivere un libro” puoi leggere una serie di suggerimenti e di strategie per iniziare a sviluppare un pensiero creativo eclettico.
Prima di tutto, ti consiglio di raccogliere tutte le tue idee in un unico posto o, al massimo, in due: un mezzo cartaceo e un mezzo elettronico. Non spargere tutto su milioni di post-it, agende, quaderni, app, e-mail e altri sistemi perché rischi davvero di perdere dei pezzi per strada e sarebbe un vero peccato!
Personalmente, io uso un diario di scrittura strutturato ispirandomi alle tecniche del bullet journal. Se non hai mai sentito parlare di questo potente strumento, scopri tutti i segreti nell’articolo “Cosa significa “BuJo” e come crearne uno tutto tuo”. Il diario di scrittura, grazie alla sua semplicità, ti supporta nel mantenere sempre tutto sotto controllo.
Puoi raccogliere e catalogare tutte le attività relative alla scrittura anche con app e programmi complessi del calibro di Scrivener e di Notion. Tuttavia, l’approccio immediato e naturale di un comune quaderno ti libera dalla costrizione di schemi e griglie.
Se sei un autore alle prime armi, un minimo di struttura può comunque esserti d’aiuto, per questo motivo ho creato una linea di diari di scrittura che contiene alcune schede di aiuto su temi basilari per iniziare ad annotare le idee, sviluppare contenuti originali e a trovare soluzioni per vincere le distrazioni che ti sottraggono il tempo per scrivere.
Una volta che hai tutte le tue idee raccolte in un unico posto, è il momento di organizzarle. Ti consiglio di farlo seguendo queste tre semplici suddivisioni:
· Dai un titolo a ciascuna idea
· Raggruppa le idee simili tra loro
· Scrivi una breve descrizione per ciascuna delle tue idee
In questo modo, sarai in grado di avere una visione d’insieme più chiara del tuo materiale e sarai anche in grado di lavorare sugli spunti che reputi più interessanti.
Qualsiasi cosa ti sembri meritevole, anche una singola parola, scrivila nel tuo documento o diario di scrittura. Non importa che non abbia senso in questo momento, basta che sia un’idea interessante: sarai in grado di modellarla e di plasmarla più tardi. L’importante è non dimenticarla o, ancora peggio, far fuggire l’ispirazione!
Per organizzare le idee puoi utilizzare le mappe mentali! Una mappa mentale è uno schema più o meno articolato che ti permette di rappresentare graficamente i concetti e le idee.
Per creare una mappa mentale (magari nel tuo diario di scrittura, invece che su qualche foglio volante) bastano pochi semplici passi:
1. Seleziona un argomento o una parola chiave da utilizzare come punto di partenza. In questo caso, facendo riferimento al presente articolo, la parola chiave potrebbe essere “libro”.
2. Disegna un cerchio al centro della pagina e inserisci al suo interno la parola chiave.
3. A partire dal cerchio, disegna delle linee che rappresentano i concetti collegati alla parola chiave. In questo caso, potresti tracciare delle linee che rappresentano le diverse fasi della scrittura di un libro, come la raccolta delle idee, trovare il tempo per scrivere, organizzare la trama, la stesura del manoscritto, la revisione e l’editing in vista della pubblicazione.
4. Aggiungi ulteriori dettagli alle tue linee, come parole o frasi che rappresentino le idee collegate a ciascuna delle diverse fasi.
Attenzione: a differenza di un semplice brainstorming, nel quale sei incoraggiato ad annotare qualsiasi cosa, la compilazione di una mappa mentale segue dei percorsi logici fatti di connessioni e di conseguenze. Presta quindi attenzione a che cosa scegli di inserire nel tuo prospetto illustrativo.
Questo è un esempio di come potresti organizzare le tue idee grazie a una mappa mentale. Naturalmente, puoi scegliere di rappresentare i concetti in modo diverso, a seconda delle tue preferenze e dei tuoi obiettivi. L’importante è che trovi un metodo che funzioni per te e che ti permetta di elaborare le tue idee in modo efficiente.
Lo schema per organizzare la tua tabella di marcia
Dopo aver raccolto e organizzato le tue idee, è arrivato il momento di pianificare la scrittura del tuo libro. Lo step numero 2 è una tabella, nota anche come tracker, se già conosci il mondo del bullet journal!
Questa è la fase dedicata all’ottimizzazione dei tempi. Se su questioni relative a tempistiche e organizzazione brancoli ancora nel buio, troverai l’articolo “Come organizzare la giornata tra casa, lavoro e interessi personali” davvero illuminante!
Prima di tutto, devi essere sincero con te stesso e fissare degli obiettivi. Senza obiettivi, riuscire a organizzare e finalizzare qualcosa (qualsiasi cosa) è una vera sfida, spesso più difficile del dovuto.
A seconda di come scegli di gestire le tue attività di autore, puoi quantificare il tuo progresso con traguardi giornalieri, settimanali, mensili o tutti e tre (o altre suddivisioni più adatte al tuo stile di vita). Poter quantificare e suddividere è importante perché ti permette di capire se ciò che stai facendo dà anche dei risultati tangibili oppure no. Questo è un passo fondamentale per trovare tempo, per creare tempo quando non ne hai e per non perdere tempo!
Tipicamente, è probabile che il tuo obiettivo appartenga a una di queste due categorie:
1. Quanto tempo dedicare alla scrittura
2. Quantità di parole o di battute che hai intenzione di scrivere
In entrambi i casi, ti serve un sistema dove registrare i tuoi progressi, in modo da poter valutare come procedono i lavori. Puoi affidarti ad app super performanti come Notion, oppure ricorrere a carta e penna. Come già detto in precedenza, a mio avviso il diario di scrittura è la via più facile per fare ordine in un processo già abbastanza complicato senza aggiungere app molto articolate.
In questa immagine di esempio c’è il tracker che avevo preparato per controllare la stesura del seguito di “Dark Ghost” durante il mese di maggio.
Questa è la versione ancora non compilata, dove ho solo bloccato i giorni che ho già deciso di dedicare ad altre attività. Il mese è scritto in coreano perché studio coreano e cerco di integrare la lingua in tutte le mie attività quotidiane… diario di scrittura incluso!
Il mio metodo di lavoro prevede un obiettivo giornaliero di almeno 500 parole. Di conseguenza, ogni sera andrò a colorare la casella del giorno corrispondente con il colore che rappresenta il lavoro fatto. Quando supero il target e quando resto al di sotto, specifico il numero di parole prodotte. Se non scrivo, indico il motivo.
Se conosci il NaNoWriMo, allora avrai già potuto apprezzare l’utilità di questo tipo di schema. Se non hai mai sentito parlare di questa stupenda iniziativa gratuita per scrittori, allora scoprirai un nuovo mondo nell’articolo “NaNoWriMo Italia: cos’è e quali tattiche usare per vincerlo”.
Come fare una scaletta per scrivere un libro?
La scaletta è un tema caldo fra gli autori, perché non tutti sono favorevoli a questa strategia. Secondo alcuni, la scaletta equivale a una gabbia. Io non sono d’accordo, perché a mio avviso la scaletta è un supporto potente per scrivere con cognizione di causa e per sfruttare al massimo le proprie risorse.
In particolare se hai poco tempo, difficilmente potrai permetterti di fissare la pagina bianca perché non sai cosa fare. Una scaletta ben fatta ti libera da questo problema.
Una scaletta costruita su basi solide, dopo aver analizzato i perché e i conflitti dei tuoi personaggi e altre questioni cruciali, ti permette di saltare in qualsiasi punto della storia sapendo sempre perché sei lì, cosa comporta, l’obiettivo narrativo e cosa desideri trasmettere.
Ci sono diversi metodi per fare una scaletta, ciò che non cambia è il tipo di processo creativo alla base del prodotto finale. Questa è la parte più importante del lavoro di scalettatura: in base alla qualità delle tue risposte alle questioni che ti presento qui sotto riuscirai a capire se stai andando nella direzione giusta oppure no.
Prima ancora di partire con la scaletta, è utile considerare alcuni elementi preliminari.
Una scaletta ben fatta ti permette di:
· Focalizzare l’attenzione sugli elementi cruciali della storia
· Scoprire e sanare eventuali buchi nella trama
· Comprendere se la storia che stai raccontando è davvero interessante oppure no.
Per costruire una scaletta solida è necessario prendere in considerazione i seguenti fattori chiave che, sebbene possano variare da un genere all'altro, sono comunque utili per la maggior parte dei romanzi.
Ecco a cosa devi pensare quando ti occupi della scaletta. Una volta trovata una risposta esaustiva a tutti questi punti, puoi dedicarti alla tua storia con serenità perché tutto avrà senso e sarà comprensibile.
1. Introduzione dei personaggi e del contesto: come e quando presenti i protagonisti e l’ambientazione per la prima volta. Qual è il primo contatto con i lettori?
2. Primo incontro tra i personaggi principali e cosa vuoi trasmettere: pericolo, ansia, salvezza, speranza, amore?
3. I personaggi lottano per il loro obiettivo: che cos'è, perché è importante, cosa succede se non lo raggiungono? Quali conflitti interiori ed esteriori sono in gioco?
4. Scontri con gli antagonisti e altri problemi
5. I personaggi superano la prima difficoltà: come, perché, conseguenze
6. Colpi di scena, false piste, traumi, backstory e altre informazioni succose
7. I personaggi comprendono gli errori del passato o comunque si scontrano con ostacoli e problemi che pensavano di aver superato
8. Scene finali, conseguenze, set up per romanzi successivi o no e via dicendo
Questa è una traccia generica, ma ti dà comunque un’idea di cosa sarebbe opportuno includere nel materiale che andrai a elaborare per redigere la scaletta dei tuoi sogni.
In aggiunta a questi punti, un’altra strategia utile per creare scalette particolarmente utili è marchiare i capitoli caratterizzati da:
• Azione
• Dramma/sentimenti
• Transizione/riflessione (per esempio spostamenti o spiegazioni indispensabili)
• Amore
• Rivelazioni shock,
• Backstory dei personaggi
Questo è un elenco generale che va personalizzato a seconda del genere del tuo libro.
Questo lavoro ti aiuta a tenere sotto controllo la costruzione della trama e a non perdere il filo delle vicende. Inoltre, se hai individuato prima i punti chiave della tua storia, puoi dare un ritmo vario e interessante, per esempio non con troppa azione tutta insieme.
Una scaletta è un elenco più o meno dettagliato dei capitoli e/o delle scene che compongono il tuo libro. Può essere un semplice canovaccio che ha solo alcuni punti fissi, oppure può essere uno schema specifico e minuzioso di tutto ciò che succede. Dipende solo da te.
Ci sono diversi modi per sviluppare una scaletta, a seconda del tuo stile di scrittura e del tuo livello di preparazione.
Indicativamente, ci sono tre tipologie principali di scaletta:
1. Un semplice schema che riporta il punto di partenza della trama, con i possibili sviluppi ma senza entrare troppo nel dettaglio
(per chi non ama la progettualità a lungo termine);
2. una panoramica che riporta la trama dall’inizio alla fine, dettagliata ma non maniacale (per chi non vuole sorprese, ma non vuole nemmeno essere troppo vincolato);
3. una tabella che riporta il riassunto di tutti i capitoli in modo minuzioso e preciso (per chi è super organizzato).
Avvalersi del supporto di una scaletta, anche poco precisa, aiuta a non incappare in un problema che affligge molti scrittori… di cosa sto parlando? Ma della grande chimera che nessuno vuole incontrare! Il famigerato blocco dello scrittore! Parlo di svariate strategie per superarlo nell’articolo “Cosa fare se si ha il blocco dello scrittore? Ecco la soluzione!”.
Uno schema per scrivere un libro basta per diventare autori?
Ovviamente no, bisogna anche implementare le proprie tecniche, coltivare motivazione e costanza e acquisire una certa conoscenza del mercato.
Spesso si pensa che per scrivere un libro dall’inizio alla fine l’unico elemento indispensabile sia l’ispirazione… invece non è affatto così! Sebbene l’ispirazione sia un ingrediente importante, non è quello fondamentale. Alla base della scrittura c’è una conoscenza tecnica imprescindibile, accompagnata da una motivazione inossidabile e da strategie produttive vincenti! A tutto questo, se si pensa anche di pubblicare, va aggiunta un’accurata esplorazione del mercato di riferimento.
Se sei pronto a inseguire il tuo sogno letterario, acquista la tua copia personale della guida "Come trovare il tempo per scrivere" (eBook + cartaceo) e del diario guidato di accompagnamento "Raggiungi i tuoi obiettivi - diario di scrittura, pianificazione e produttività".
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Buona lettura e buon lavoro!
Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti:
http://colorarelavita.blogspot.com/
Sempre interessante
RispondiEliminaGrazie! Spero ti sia d'aiuto!
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