«Huginn
e Muninn
volano ogni giorno
sopra la vasta terra,
io temo per Huginn
che non torni indietro,
ma temo per Muninn ancor più».
Tratto
dall'Edda
Questi corvi sono molto spesso raffigurati
insieme a Odino. Per esempio, li troviamo nell'arazzo di Oseberg, rinvenuto all'interno di una nave vichinga
usata come sepolcro e ritrovata nella omonima località vicina al fiordo di
Oslo. In questo arazzo possiamo vedere due corvi
appollaiati sulle spalle di Odino mentre gli portano notizie dai nove mondi,
dove solo loro possono accedere.
La tradizione orale
Come in tutte le grandi epopee sulla nascita del
mondo con i suoi dei ed eroi, anche quella norrena è sostanzialmente narrata in
maniera poetica. Attraverso la poesia tramandata dagli scaldi, come i bardi della
cultura druidica, conservavano la loro cosmogonia, generazione dopo
generazione, attraverso memorie orali. Non confondiamoli con dei semplici
cantastorie, o trovatori o menestrelli, per diventare uno scaldo o un bardo era
necessario sapere a memoria e interpretare il significato segreto di tutta la
storia conosciuta. E questa impresa non era certamente alla portata di tutti,
necessitando anni e anni di studi, compreso l'uso e l'interpretazione delle rune
o della scrittura
ogamica, e numerosi esami fino all'investitura del titolo, che non era
altro che un passo verso il titolo di maestro.
La sapienza di uno scaldo, o di un bardo,
risiedeva nella conoscenza totale di tutto quello che riguardava la vita,
quindi erano dei guaritori, dei giudici, degli agronomi, perché conoscevano
ogni cosa dal momento della nascita del mondo. Anche quando fu consentito di
scrivere per semplificare le cose, vista la mole di materiale, non cambiò poi
molto. Infatti, fu divulgato ciò che non era considerato segreto, mentre il
resto fu celato all'interno delle storie stesse, una specie di doppia, a volte
tripla scrittura che necessitava di una chiave di
lettura, mentre i contenuti più esoterici rimasero solo orali e destinati ai
soli maestri.
Le divinità
I corvi assurgono nell'immaginario vichingo il
simbolo della presenza di Odino, delle creature magiche, potenti, che grazie
alla magia del loro dio portano sogni, visioni, rispondono a suppliche. Ma controllano anche quello che gli uomini fanno; gli dei
sono personaggi permalosi e oggi sono con te… domani chissà. E qui troviamo
molte analogie con gli dei greci, sia per quanto riguarda i messaggeri divini,
sia per le diatribe continue tra di loro, lotte intestine che si riflettono sui
popoli che ne invocano la protezione.
I corvi
Questi grandi uccelli dall'aspetto sinistro, sia
per il colore che per il gracchìo inquietante, sono
in grado di sorvolare e controllare tutta “Midgard” in un
solo giorno. Midgard è il mondo degli uomini, uno dei
nove mondi che sostiene Yggdrasil l'albero della
vita.
Gli
sciamani nelle loro trance ricevono i messaggi di
Odino attraverso i corvi, visioni e interpretazioni che guidano verso nuove
terre, verso guerra e morte, nuovi re o vecchie faide. Ma
la magia ha sempre un prezzo da pagare e, anche il potente Odino, sa che usando
una parte di sé per portare i messaggi attraverso i corvi, che sono il suo
pensiero e la sua memoria, corre il rischio di perdere una parte di sé e con
essa i corvi.
Nella
lingua norrena Huginn significa pensiero, mentre Muninn memoria o mente, nei loro viaggi di fatto rappresentano il pensiero e la
memoria di Odino.
Poiché
il dio per acquisire la conoscenza è diventato orbo e smemorato, i suoi
messaggeri volano per i mondi raccogliendo informazioni che poi gli comunicano,
come raffigurato nell'arazzo, ma anche in innumerevoli saghe e canzoni. Uno dei
compiti dei due corvi è selezionare i guerrieri morti in battaglia, infatti le valchirie sono spesso raffigurate come corvi. Muninn pare si occupasse dei
guerrieri morti in battaglia, mentre Huginn degli
impiccati. In ogni caso, metà dei guerrieri sarebbero andati nel Valhalla con Odino, mentre gli altri nel Fólkvangr, con la dea Freyja, una specie di Valhalla
alternativo frutto di un accordo fra i due.
Sacrifici rituali
Il blot, nella tradizione norrena il sacrificio rituale di
sangue, era effettuato soprattutto nelle grandi feste propiziatorie, effettuato
da un sacerdote affiancato da una volva, una sciamana. A volte si
faceva in forma privata, sempre con la presenza della volva, ma la sostanza
della cerimonia non cambiava.
Dopo
aver svolto il rituale, con le invocazioni a Odino, venivano
sacrificati degli animali il cui sangue veniva cosparso sull'altare, poi sugli
officianti e i presenti e, infine, bevuto. Al termine del rito sacrificale le
bestie sgozzate venivano cotte e mangiate, la
cerimonia si trasformava poi in una festa. Per capire se le invocazioni e i
doni erano stati graditi dalla divinità si attendeva
che i corvi si facessero vedere durante la cerimonia, oppure comparissero nelle
visioni della volva.
Il
concetto di Fylgja nella mitologia norrena, ma presente anche nella narrazione di ogni religione o
leggenda, è uno spirito che ci accompagna nella vita e si palesa al momento
della nostra morte. Può essere un antenato come nello Shintoismo giapponese, un
angelo come nel Cristianesimo, un mu'aqqib, per una persona che segue l'Islam,
un animale totemico come tra i nativi americani e gli indios del centro e sud America, o gli Inuit dei ghiacci.
Huginn e Muninn
rappresentano i Fylgja di Odino, in
quanto lo identificano, sono i suoi messaggeri in tutti i nove mondi
della cosmogonia norrena. Odino era così strettamente
associato ai suoi corvi che uno dei tanti nomi con cui veniva rappresentato era
quello di dio corvo. Huginn, che significa pensiero,
qualcosa comunque indipendente dal corpo, portava anche le punizioni di Odino, che
puniva a distanza tramite l'apparire del corvo.
Sebbene
non abbiano mai avuto un ruolo importante in nessuno dei vecchi miti, Huginn e Muninn
sono sempre con Odino. Come suoi compagni o come sue estensioni, vanno dove va Odino. Si ritiene che anche alla fine, al Ragnarok, loro saranno lì al suo fianco.
Nere visioni,
dalla cima del mondo:
segnata la via.
Dall'albero della vita,
alla morte dei campi.
Contenuto preparato in collaborazione con
BRAN
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