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Tutti gli articoli del Magical Magazine

lunedì 23 maggio 2022

Come scrivere un diario? Esempi pratici per iniziare subito



Tutto quello che devi sapere se desideri creare da zero un diario personale

 

Scrivere un diario è una pratica che apporta molti benefici: rilassa la mente, riduce lo stress, aumenta la concentrazione e la creatività, aiuta a elaborare le emozioni.

Le motivazioni per iniziarne uno sono quindi numerose. Per capire come intraprendere questa avventura, ci dobbiamo innanzitutto chiedere perché vogliamo cominciare a scrivere.

Rispondiamo subito a questa domanda!

 

Perché scrivere un diario?

 

So che sembra una sfida, ma voglio incoraggiarti a creare il tuo diario personale. Questo è un progetto che riguarda solo te e nessuno può leggere ciò che scrivi se tu non lo vuoi. Quindi, buttati! Non hai nulla di cui vergognarti! Trova un posto tranquillo dove poterti rilassare e inizia a scrivere. Presto ti accorgerai dei benefici che ne derivano.

 

Ecco 5 motivi validi per iniziare a scrivere un diario!

 

1) Per mettere nero su bianco e nostre emozioni e rileggerle con il dovuto distacco.

 

Questa è una pratica molto utile in particolare per chi ha difficoltà a gestire la rabbia. Sebbene una risposta caustica e immediata possa dare grande soddisfazione, potrebbe rivelarsi una cattiva strategia a lungo termine. Dedicarsi a un po' di journaling per ritrovare la calma e rivalutare le emozioni in seguito, può essere terapeutico.

 

2) Per avere un ricordo della nostra vita

 

A volte basta un piccolo dettaglio per risvegliare un modo di ricordi.  Scrivere un diario può aiutarci a preservare momenti importanti, sia felici che tristi, in modo che possano essere rivalutati futuro. In un’ottica di miglioramento e crescita personale, tenere un diario aiuta a individuare un filo conduttore nelle attività (o persone) che ci portano a perseguire cattive abitudini. Puoi ovviamente scegliere di annotare solo i momenti felici, tuttavia la magia del potere terapeutico della scrittura si sprigiona più facilmente elaborando eventi scomodi.

 

3) Per organizzare le nostre attività creative!

 

Ci sono mille cose da annotare! La marca preferita di un certo strumento che ci piace usare, la dimensione di penne e pennelli per il lettering, tutti i manuali di scrittura creativa che vogliamo leggere, per inserire note di gradimento sui romanzi che abbiamo letto, per raccogliere tutte le password che usiamo in un luogo sicuro... le attività creative da gestire sono infinite!

 

In questo caso, un semplice diario per annotare le proprie emozioni, idee e commenti può essere affiancato a uno stile bullet journal, più specifico e orientato all'organizzazione e al raggiungimento degli obiettivi.

 

La scrittura può avere un impatto positivo sulla creatività. Più espandiamo la nostra capacità di esprimerci, più aumentano gli strumenti che possiamo usare per comunicare. Quando la scrittura diventa un'abitudine, il fluire dei pensieri e delle emozioni viene canalizzato in modo da stimolare la creatività anche in altri settori della nostra vita.

 

4) Per conoscersi meglio

 

Quando iniziamo a scrivere un diario, spesso ci troviamo a dover affrontare argomenti delicati per la prima volta. Questo è il momento in cui ci rendiamo conto di quanto sia utile conoscere noi stessi a fondo. Indagare sulla propria personalità, sulle proprie emozioni e sugli eventi che hanno influenzato la nostra vita è molto importante, soprattutto se vogliamo migliorarci.

 

A questo proposito, ti consiglio il divertente test delle 16 personalità (MBTI), perché è molto più accurato di quello che sembra e la lettura del profilo completo (meglio se fai il test in versione originale in inglese, perché la traduzione italiana è solo un riassunto) può darti spunti di riflessione molto interessanti!

Bonus: se sei uno scrittore, fai il test per scoprire la personalità dei tuoi personaggi! Usa i risultati come delle linee guida per assicurarti che il loro comportamento sia sempre coerente e non come fa comodo alla trama! Nessuno vuole leggere le avventure di un personaggio muffo!

Per esempio, ADELA, l’unico punto di vista femminile del romanzo di fantascienza cybernature “Dark Ghost è ENFP! Non faccio spoiler sul protagonista JO JO NISHIMURA… ma è facilmente riconoscibile!

 

Commenta qui sotto e condividi il risultato! Se segui il Magical Magazine da un po' e hai letto gli altri miei articoli a tema produttività e strategie di scrittura... magari riesci a indovinare la mia personalità! Sono aperte le scommesse!

 

Come vedi, le possibilità sono molteplici! Puoi usare il tuo diario anche in modo molto mirato, trasformandolo in un bullet journal, in un diario di scrittura, in un diario di lettura e in mille altre cose!

 

Scopri altri spunti per usare il tuo diario nella guida gratuita "Come si scrive un libro... senza perdere tempo! La guida definitiva".

 

5) Per vedere la vita con positività: diario della gratitudine

 

Il diario della gratitudine è una variante del diario personale che prevede l'annotazione di cose per le quali siamo grati. Questo esercizio semplice, ma molto potente, serve a focalizzare la nostra attenzione sulle cose belle della vita e a mantenere un atteggiamento positivo anche nelle situazioni più difficili.

 

Il diario della gratitudine può essere un ottimo strumento per allontanare lo stress, la tristezza e l'ansia. Si può annotare qualsiasi cosa, dal fiorellino sul balcone ai Pan di Stelle in sconto al supermercato... non si tratta di ignorare la vita, ma di spostare l'attenzione su cose che aumentano il senso di benessere.

Se temi di non avere nulla da scrivere, puoi valutare un diario della gratitudine già preimpostato con delle pagine guida (e magari anche dei mandala da colorare!).

 

Se non ne hai mai sentito parlare, scopri tutti i segreti di questa novità nell'articolo "Diario della gratitudine: esempi pratici per iniziare subito".

 

Allora, qual è il primo passo da fare? La risposta più ovvia è scegliere un diario che ti piaccia. Puoi optare per un taccuino o un quaderno, oppure per un diario elettronico, se ti senti più a tuo agio.

 

Ti consiglio di personalizzare il tuo diario in modo che sia davvero tuo: scegli una copertina che ti rappresenti, dei colori che ti piacciono, degli adesivi simpatici e dei segnalibri con messaggi incoraggianti o ricordi di viaggio. Così facendo, ti sentirai sempre a tuo agio.

 

 

Cosa si può scrivere in un diario? 

 

A seconda dello scopo, imposteremo il nostro diario.  Se vogliamo usarlo per registrare i nostri pensieri quotidiani, allora possiamo annotare tutto ciò che ci viene in mente, senza alcun tipo di struttura. Se invece vogliamo usarlo per riflettere sulle nostre emozioni, allora sarà meglio alternare momenti di introspezione a pensieri più razionali. Inoltre, possiamo anche usarlo per tenere traccia dei nostri progressi, annotando le nostre mete e i risultati ottenuti.

Se non hai proprio idea di come impostare un diario di scrittura, un tracker o altre grafiche per tenere tutto sotto controllo, ho preparato apposta per te un diario di scrittura ricco di contenuti guidati da compilare! "Raggiungi i tuoi obiettivi - diario di scrittura, pianificazione e produttività" è un tipo di diario mai visto prima, che certamente ti aiuterà a capire come affrontare la scrittura con serenità ed efficienza.





Se vuoi migliorare il modo in cui gestisci il tempo e i tuoi impegni, un diario è un supporto fondamentale, scopri come nell’articolo gratuito “Come organizzare la giornata tra casa, lavoro e interessi personali”.

 

Per esempio, se ti vuoi focalizzare sulla magia della positività per sconfiggere lo stress, puoi dedicarti a un diario della gratitudine partendo da liste di ricordi che ti fanno sorridere, da piccole cose quotidiane di cui essere grati e così via.

 

Se sei un grande lettore, ti saranno utili delle tabelle nel tuo diario di lettura in cui riportare i libri letti, le stelline di gradimento, delle note su ciò che ti ha colpito e se ci sono altri libri dello stesso autore che vorresti recuperare, se li hai presi in biblioteca o se attendi l'offerta giusta per acquistarli. Appuntare queste cose in un diario non è solo liberatorio, può anche aiutarti a risparmiare e a fare sempre il punto della situazione.

 

Se sei uno scrittore (o aspirante tale), avere un diario di scrittura nel quale annotare le distrazioni che ti impediscono di lavorare in pace può davvero fare la differenza. Se soffri di blocco dello scrittore, anche in questo caso un semplice diario può essere la chiave per ritrovare la creatività. Anche un diario di scrittura con delle schede di supporto preimpostate è una scelta strategica per essere sempre sul pezzo e non perdere tempo.

 

Altre tematiche molto divertenti da usare come spunti per scrivere nel tuo diario, sono i "what if" fantastici, cioè dei pensieri creativi partendo da un'affermazione ipotetica. Scopri altre tecniche simili nell’articolo “Come trovare argomenti interessanti per scrivere un libro”.

Per esempio, nel quaderno di lettura a tema vampiri che ho creato per la mia linea di quaderni, ci sono anche delle schede da compilare intitolate "Se fossi immortale..."; lo scopo è di espandere il tuo punto di vista. Nella migliore delle ipotesi, potresti renderti conto che per fare alcune delle cose che desideri... non è necessario essere immortale, né essere uno dei "Vampiri famosi: i 10 più sexy di libri, cinema e TV"!

 

 

Come si struttura una pagina di diario? 

 

La struttura classica prevede data e intestazione standard del tipo “Caro diario...”.  A seguire, il contenuto della pagina. In alcuni casi è possibile che il diario venga diviso in capitoli o in sezioni tematiche. Ma questo passo è solo per chi ha già le idee chiare e vuole creare contenuti mirati, come per esempio la gratitudine o la scrittura. Lo scopo di un diario è aiutare, non stressare!

 

Volendo, si può dare un nome proprio al diario, in modo da avere l’impressione di rivolgersi a una persona vera. Questo ci può rendere ancora più aperti e disponibili a raccontarci.

Possiamo impreziosire l’intestazione con una grafia particolare, magari scopri di essere appassionato di lettering! Se invece non ti senti pronto a dedicare molto tempo al tuo diario, puoi fare delle decorazioni semplici con delle penne colorate, con dei washi tape o con adesivi.

Le possibilità sono infinite, puoi anche scrivere e basta, dipende tutto dal tuo gusto estetico. Qualsiasi cosa tu decida, ricorda che le pagine puntinate sono in genere più versatili delle comuni pagine a righe o a quadretti, perché i puntini possono anche essere usati come riferimento per fare dei disegni, dei grafici e altri specchietti personalizzati in base alle tue esigenze.

 

È ora di iniziare a scrivere un diario! 

 

Come hai visto, ci sono molte ragioni per cominciare! Può essere solo uno sfogo, oppure un vero e proprio piano di crescita, solo tu puoi decidere!

 

Se ancora non sai bene come scegliere un diario, dai un'occhiata alla mia linea di quaderni, l'ho progettata apposta per offrire:

 

- Percorsi di lettura

- Diari per la crescita personale

- Solo pagine puntinate (massima libertà!)




 

E tu quale diario vuoi?

 


 


Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/

 

lunedì 16 maggio 2022

“Voglio scrivere un libro!” Ecco come fare!



 

Le basi e i consigli utili per iniziare a scrivere la tua storia

 

C’è una vocina dentro di te che dice “Voglio scrivere un libro”? Allora è il momento di ascoltarla!

Per trasformare il tuo sogno in realtà occorre partire bene fin da subito, imparando le basi e i trucchi che ti permetteranno di impostare una strategia vincente.

Troppi scrittori hanno mille idee, ma non riescono a concretizzarne nemmeno una a causa di impegni, distrazioni e scarsa motivazione.

Per fortuna, ci sono molte tattiche per evitare queste trappole. Prima di esaminarle, però, dobbiamo rispondere a una domanda fondamentale: “Chi può scrivere un libro?”.

 

Chi può scrivere un libro?

 

Qualunque persona alfabetizzata può scrivere un testo, ma non tutte hanno le capacità per scrivere un libro.

Il libro è un prodotto editoriale che ha una sua coerenza interna, è un’opera che viene editata, corretta e impaginata. Per scriverlo e pubblicarlo ci vogliono delle conoscenze e dei requisiti di base.

Ciò non significa che se al momento non hai queste conoscenze non potrai mai scrivere il libro dei tuoi sogni!

Non ti scoraggiare, vuol dire solo che dovrai impegnarti per acquisire le informazioni che ti mancano per compiere il salto da "testo" a "libro".

 

Quali sono le basi per iniziare a scrivere un libro?

 

1. Padronanza non solo della lingua scritta, ma anche dei canoni del genere letterario che si vuole affrontare.

 

Ciò significa avere una buona conoscenza della storia della letteratura, delle tecniche narrative e dei generi. Inoltre, è necessario anche acquisire un certo senso critico che permetta di avere delle opinioni motivate dopo aver letto un libro, specialmente se si tratta di un classico della letteratura. Se quel titolo è riuscito a superare la barriera del tempo, un motivo ci sarà... ed è il caso di scoprire qual è. Non è necessario che il romanzo in questione ti piaccia, il punto è capire quali sono gli elementi che creano la sua identità, perché e come contestualizzare l'opera.

 

La conoscenza e la comprensione della letteratura, della sua storia e dei suoi canoni è importante perché ti permette di riconoscere temi ricorrenti, tecniche universali e anche dei cliché che possiamo lasciarci alle spalle.

In questo modo puoi capire meglio le basi dei tanti generi letterari che abbiamo a disposizione. Capire le caratteristiche fondamentali del genere che vuoi scrivere è importante, perché  ti aiuta a strutturare meglio il tuo lavoro e a comprendere le aspettative dei lettori di quel genere. La maggior parte dei lettori che sceglie di leggere un determinato genere, ha spesso aspettative più o meno precise e sta a te capire come soddisfarle.

Trovi qualche esempio di questo tipo nell’articolo “Genere fantastico: come nasce e quali sono i filoni principali”.

 

 

2. Motivazione e costanza. 

 

Il cammino che porta alla produzione (e magari alla pubblicazione) di un libro è lungo e tortuoso, ma se si hanno costanza e motivazione si può fare tutto senza impazzire. 

La motivazione ti permette di superare gli ostacoli che inevitabilmente incontrerai lungo il cammino. La costanza, invece, è la qualità che ti consentirà di arrivare al traguardo finale anche quando hai poca motivazione a proseguire.

Per tenere traccia di questi due aspetti da non sottovalutare, potrebbe aiutarti l’uso di un bullet journal (se non ne hai mai sentito parlare, ti consiglio l’articolo “Cosa significa “BuJo” e come crearne uno tutto tuo”) o di un diario di scrittura, in modo da avere sempre una panoramica dei tuoi traguardi, difficoltà e progressi.

La scrittura di un libro è un lavoro a tutti gli effetti se il tuo obiettivo è pubblicare un prodotto di qualità, anche se consideri la scrittura un hobby. Prima capirai che l'impegno richiesto non ha nulla di meno rispetto a un "lavoro normale" e più sarà facile iniziare il tuo percorso in modo efficace e con cognizione di causa.

Puoi lavorare su questi aspetti di crescita personale anche con semplici strategie di journaling. Se non conosci questa pratica, ti consiglio l’articolo Journaling: cos’è e quali sono le strategie migliori per iniziare!”.

 

3. Consapevolezza del nostro tema portante, che ci farà da guida nella stesura.

 

Un libro ha un tema portante che andrebbe individuato e analizzato in profondità. Uno degli scopi di avere un filo conduttore è dare un senso di coerenza alla narrazione.

Questo tema ti guiderà nella stesura, ti aiuterà a strutturare la trama e a gestire i conflitti che devono affrontare i personaggi e il relativo sviluppo psicologico.




 

Come scrivere un libro e farlo pubblicare?

 

Scrivere un libro è una missione da affrontare gradualmente, completando un passo alla volta, in modo da basare la narrazione su delle fondamenta solide.

 

Un buon modo per cominciare a scrivere il tuo libro è raccogliere materiale e idee. Leggere molto stimolerà la tua immaginazione a creare nuove storie e personaggi. Trovi altri spunti su questo argomento nell'articolo "Come trovare argomenti interessanti per scrivere un libro". Annota tutte le tue idee e fai ricerche su temi che ti piacciono e che vuoi rielaborare nella tua opera.

Poi, sarà il caso di dedicarsi al plotting, cioè alla pianificazione della trama del libro, la suddivisione in capitoli, i colpi di scena, il finale e tutto il resto. Un punto cruciale da sviluppare insieme alla trama è la personalità dei personaggi, specialmente i conflitti interiori che li spingono a prendere certe decisioni, i loro desideri e ciò di cui hanno bisogno. A seconda del tipo di romanzo che scrivi, l'ambientazione e il worldbuilding saranno più o meno importanti.

 

So che molti aspiranti scrittori credono di dover scrivere esclusivamente in preda all'ispirazione. Ognuno può decidere di fare come vuole. A mio parere, è più utile sviluppare un sistema che stimoli la creatività, la costanza e la produttività. Di conseguenza parlo di strategie e spunti per scrivere in modo efficace anche se manca l'ispirazione. Parte di questo processo è l'organizzazione. Per approfondire questo argomento ti consiglio l'articolo "Come organizzarsi per scrivere un libro dall’inizio alla fine".

 

La prima stesura del testo, probabilmente, sarà piuttosto grezza (dipende dalla tua esperienza pregressa), ma è un traguardo indispensabile. In qualsiasi caso, per migliorare è necessario prima avere un testo di partenza, perché l'alternativa è un foglio bianco...

 

Dopo la prima bozza e le successive revisioni (o riscritture), sarà utile ricevere il parere di un beta reader (lettore beta), anche se nulla può sostituire l'intervento di un editor esperto, specialmente se sceglierai la strada del self publishing e di diventare un autore indipendente.

 

Una volta che il libro avrà raggiunto il massimo livello qualitativo che puoi offrire, potrai pensare alla pubblicazione.

 

Ci sono diversi modi per farlo: tramite una casa editrice tradizionale, in crowdfunding oppure in self publishing, commissionando le lavorazioni editoriali.

 

La via tradizionale tramite la selezione di una casa editrice ti solleva dalla responsabilità imprenditoriale che trasforma il tuo romanzo in un prodotto per i lettori. In questo caso, però, dovrai anche rinunciare almeno in parte al potere decisionale su aspetti come la copertina e il prezzo. Dovrebbe essere la casa editrice a occuparsi di editing, correzione bozze e distribuzione... non credere però di essere esente dall'onere della promozione.

 

Il crowdfunding consiste in una raccolta fondi studiata per raggiungere il budget necessario per realizzare il tuo progetto. In caso di pubblicazione tramite crowdfunding sarai tu a dover gestire la campagna per convincere gli investitori a finanziare il tuo sogno. Devi essere creativo nel presentare il libro, pianificare una strategia di marketing efficace e produrre materiale originale (trailer, video, articoli sul libro, interviste e altro materiale promozionale). Diciamo che in questo caso devi essere un bravo venditore prima che un bravo autore.

 

Il self publishing, quindi il sentiero dell'autopubblicazione (tipicamente tramite Amazon KDP), ti dà il pieno controllo su tutti gli aspetti della pubblicazione, ma richiede anche maggiori capacità imprenditoriali ed editoriali perché sei tu il solo responsabile di ogni minimo passo necessario. Qualsiasi decisione ricade su di te. Qualsiasi. Sempre.

 

Oltre a scrivere e curare il libro dal punto di vista qualitativo prima di passare alle fasi di perfezionamento, dovrai occuparti di tutti gli aspetti della produzione editoriale: editing, correzione bozze, impaginazione, creazione della cover e di altro materiale promozionale, la campagna di marketing per lanciare l'uscita e tutti gli altri processi per renderti visibile e farti trovare e conoscere dai lettori.

 

È tua responsabilità trovare dei professionisti con cui collaborare, pagarli con puntualità ma anche valutare il lavoro fatto. Sebbene potersi fidare ciecamente sarebbe molto bello, esistono molte persone che si spacciano per professionisti, ma non lo sono. Il web è pieno di sedicenti editor e correttori di bozze, per non parlare dei grafici e dei traduttori (passare 6 mesi a Londra come lavapiatti non fa di te un traduttore, ripetiamolo tutti insieme!).

Trovare dei professionisti che lavorano con serietà e che possano occuparsi di rendere il tuo libro un prodotto completo è assolutamente possibile, però devi essere pronto a investire prima tutto molto tempo nella ricerca e nella valutazione di preventivi e credenziali. A questo punto ti chiederai “quanto costa autopubblicare un libro?” bene… trovi una panoramica nella guida gratuita scaricabile in PDF “Come si scrive un libro... senza perdere tempo! La guida definitiva”.

 

Essere un autore indipendente è un lavoro a tempo pieno a tutti gli effetti ed è il tipo di pubblicazione che offre anche la percentuale di royalty più alta, oltre alla totale libertà di gestione delle tue attività.


Scopri l'anteprima degli interni di questo quaderno sulla pagina Amazon!


 

“Voglio scrivere un libro!” E allora... iniziamo davvero!

 

Se sei arrivato fin qui, complimenti! Se vuoi inseguire il tuo sogno e scrivere quel libro che ti fa passare notti insonni… sei nel posto giusto! Qui sul Magical Magazine non si parla solo di fantasy, magia, letture e creature fantastiche! Ci sono anche altri articoli che esaminano nello specifico vari aspetti della scrittura.

Per fare in modo che questo sia l'anno in cui scriverai il tuo libro... ordina adesso la tua copia personale della guida "Come trovare il tempo per scrivere" (eBook + cartaceo) e del diario guidato di accompagnamento "Raggiungi i tuoi obiettivi - diario di scrittura, pianificazione e produttività".







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Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/

 

 

lunedì 9 maggio 2022

Cosa fare se si ha il blocco dello scrittore? Ecco la soluzione!


 

Cosa fare quando non riesci a scrivere? Le dritte per sbloccarti e portare a termine il tuo libro! 

 

Il blocco dello scrittore può avere varie origini: a volte è un autentico terrore della pagina bianca, altre volte è legato alla difficoltà di portare avanti una storia già iniziata. In questo articolo analizzeremo entrambi gli scenari e proporremo delle soluzioni adatte a tutti.

Ma prima di affrontare il nemico occorre conoscerlo: scopriamo quindi la definizione di “blocco dello scrittore”!

 

Cosa vuol dire “blocco dello scrittore”?

 

Il blocco dello scrittore è un’interruzione, una difficoltà a proseguire nella stesura di un testo. Può verificarsi in qualsiasi momento del processo creativo. Spesso si manifesta all’inizio, quando lo scrittore si trova di fronte alla pagina bianca. Tuttavia, può colpire anche più avanti, quando si ha l'impressione di aver prosciugato la vena creativa.

 

Le cause del blocco possono essere molteplici e di varia natura: paura di non riuscire a scrivere bene, timore di essere giudicati dagli altri, difficoltà a trovare le parole giuste, esigenza di controllare ogni dettaglio, perfezionismo, scarsa motivazione.

 

Come vincere la paura della pagina bianca?

 

A volte possiamo avere una grande idea in testa, ma poi, quando ci troviamo davanti al nostro foglio immacolato o alla nostra tastiera... non ci viene in mente nulla! Non sappiamo come iniziare, anche perché l’incipit di un testo è una delle parti più difficoltose, dato che deve catturare l’attenzione fin da subito. Insomma, il peso della responsabilità si fa sentire.

 

Per fortuna, esistono molti tipi di incipit che possiamo usare per iniziare a scrivere!

Per esempio, si può dare il via a una storia in medias res, "nel mezzo dell'argomento", cioè facendo entrare il lettore nel pieno dello svolgimento della scena.

Tipicamente si preferiscono dialoghi incalzanti o pezzi d'azione, lasciando tutte le spiegazioni in sospeso per riprenderle dopo, quando ormai il lettore è curioso di scoprire come prosegue la vicenda.

Un esempio comune è cominciare con un inseguimento, con una sparatoria, un duello o altri eventi emozionanti e molto movimentati. Una strategia simile è quella di iniziare con un evento ad alta tensione, non necessariamente movimentato. Si può anche tentare con un brano ricco di pathos, però bisogna essere davvero bravi a caratterizzare i personaggi con poche pennellate, altrimenti sarà difficile creare un legame emotivo col lettore.

 

Se questo tipo di incipit non è adatto al tuo libro, puoi partire da una frase che susciti curiosità o da un particolare insolito. Anche citazioni e proverbi possono aiutare a trovare l'aggancio giusto per cominciare.

 

Altre possibilità, molto interessanti ma più complesse da gestire, sono i flashback, cioè eventi accaduti prima della narrazione. Allo stesso modo si può introdurre la storia con un flashforward, cioè un evento che accadrà più avanti e quindi creando aspettativa sul come si arriverà a quel punto.

 

In alternativa, si può iniziare raccontando una situazione paradossale, per spingere il lettore a dubitare e a porsi domande. Attenzione però a non cadere nel solito cliché del sogno, che magari poi prosegue con il personaggio che si sveglia, si guarda allo specchio e pensa di essere brutto (salvo poi scoprire che sarebbe l'invidia di Mister Universo, solo che lui, poverino, non lo sa).

 

Inoltre, se non sai proprio da dove cominciare, puoi sempre lasciare l'incipit in sospeso e scriverlo più tardi, quando conoscerai meglio la tua opera.

 

In queste fasi iniziali è più importante creare qualcosa da migliorare in seguito, piuttosto che restare bloccati alla ricerca dell'incipit perfetto, che è proprio una causa molto comune del blocco dello scrittore.

 

Al di là dell’incipit, comunque, il problema si può ripresentare con i capitoli successivi. È quindi utile avere una scaletta degli argomenti di ciascuna sezione, in modo che ci sia già una traccia da seguire e sviluppare in ogni sessione di scrittura. Avere una scaletta o almeno un canovaccio ti può aiutare perché ti permette di non perdere di vista l’obiettivo finale e di concentrarti meglio sul compito immediato. Questo implica un minimo di preparazione prima di iniziare a scrivere: quanto vuoi essere dettagliato dipende solo da te.




 

Come ricominciare a scrivere?

 

In altre occasioni possiamo avere difficoltà a proseguire una storia già iniziata. Per prima cosa dobbiamo capirne il motivo: è una generica mancanza di voglia e motivazione, o c’è qualche problema intrinseco nel testo? C’è uno snodo che non riusciamo a superare, un personaggio che non sappiamo come gestire? Oppure non abbiamo più idea di cosa scrivere?

 

Se ti rendi conto che il problema è legato alla motivazione, fermati a riflettere.

 

Una delle cause più comuni che azzoppa la motivazione è scoprire di non aver scritto un capolavoro al primo tentativo e avere il timore di non essere accettati dal pubblico o, peggio ancora, da familiari, amici e conoscenti.

 

Come forse hai capito, scrivere un libro meraviglioso al primo colpo è un’eventualità molto rara. Se è la qualità che ti preoccupa, studia di più ed esercitati con altri testi. Se ti mancano argomenti, cerca di fare nuove esperienze e cerca nuove occasioni per istruirti e imparare cose diverse. Se temi il giudizio dei tuoi conoscenti, nessuno ti obbliga a informarli delle tue attività, per dire…

 

Molte delle ragioni alla base del blocco dello scrittore sono riconducibili a una mancanza di sicurezza relativa alle proprie capacità, idee e autostima. Una volta identificate almeno le cause principali, si possono intraprendere diverse strade per cercare delle soluzioni efficaci.

 

Ecco qualche suggerimento su come approcciarsi a una soluzione... ma questo è solo l'inizio! Ho già preparato per te una guida più completa e articolata, nella quale parlo anche di metodi più avventurosi



Spoiler: la guida contiene 

ben 25 strategie per vincere il blocco dello scrittore!

 

Il consiglio più banale ma necessario: rileggi quello che hai già scritto. Se non hai scritto nulla immergiti negli appunti e nel lavoro preparatorio per innamorarti di nuovo della tua storia o per scoprire che, in fondo, quel progetto non ti interessa più. Anche la perdita totale di interesse è legittima, chiediti però il motivo scatenante e fai in modo che quella di iniziare un libro e poi metterlo da parte non diventi una tendenza.

 

Se il tuo lavoro è stato interrotto da un evento o da un periodo molto stressante, ritorna sulla tua idea a piccoli passi focalizzandoti sulle sensazioni positive che ti dà.

 

Leggi tanto e cose di generi diversi da quello che stai scrivendo, magari ricomincia dal tuo libro preferito. 

 

Se ti senti frustrato perché non riesci a trovare le parole giuste, risolvi il problema cercando di essere più accurato nella tua ricerca e nello studio, leggendo in modo consapevole, prendendo appunti nel tuo diario di scrittura. In breve: studia per colmare le tue lacune. La capacità di pensiero è direttamente collegata alle abilità linguistiche: più il tuo vocabolario è ampio e più ti sarà facile esprimerti in modo adeguato. È oggettivamente difficile formulare pensieri complessi se mancano le parole e le espressioni adatte, è vero che si può semplificare o parafrasare, ma ciò significa anche impoverire l’idea originale.

 

Ascolta tanta musica (di ogni tipo) e guarda film e serie, prendi appunti su ciò che ti piace e cosa secondo te funziona particolarmente bene. Nell'articolo "Le 2 canzoni che racchiudono i sogni distopici di Jo Jo Nishimura (capitolo 1)" trovi un esempio di come io mi appoggio alla musica per scrivere dei capitoli o delle scene specifiche.

 

Esci e cambia ambiente, se possibile, viaggia e visita luoghi nuovi. Specialmente se viaggi in luoghi esotici, fai tante foto da usare come riferimento e prendi molti appunti sulle emozioni provate, ancora meglio se inizi un diario e sfrutti la strategia del journaling.



 

Se invece la tua insicurezza nasce da un problema legato al testo e non alla tua motivazione, magari può essere utile parlarne con qualche collega o con un beta reader, in modo da capire come superare lo scoglio. Parallelamente può essere illuminante fare un ripasso delle tecniche di scrittura e cercare dei possibili difetti strutturali che minano le fondamenta del tuo romanzo.

 

Se invece ti rendi conto che il problema del blocco è la mancanza di idee, ti consiglio delle sessioni di brainstorming e la lettura dell'articolo gratuito "Argomenti interessanti per scrivere un libro".


Al di là del blocco dello scrittore: come portare a termine il tuo libro 

 

Superare il blocco dello scrittore è una cosa, avere la costanza di scrivere un intero libro un’altra. Non è solo una questione di volontà, ma anche di organizzazione e gestione del tempo. Scrivere un romanzo nel tempo libero è possibile, anche se si svolge un impegnativo lavoro full time, ma bisogna capire come fare… e io lo so bene perché sono autrice indipendente dal 2012!


In questi anni ho affrontato tanti cambiamenti, ho fatto esperimenti di ogni tipo e ho raccolto dei consigli su come organizzare la scrittura nella guida gratuita “Come si scrive un libro... senza perdere tempo!”, leggila subito e applica tutti i segreti della produttività grazie al diario guidato di accompagnamento "Raggiungi i tuoi obiettivi - diario di scrittura, pianificazione e produttività".




 

Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/