Dai personaggi biblici alle medium di epoca vittoriana: alla scoperta dell’arte di evocare i defunti
Il confine tra leggenda e realtà
si dissolve, quando si parla dei negromanti più celebri
mai esistiti.
Dai personaggi del mito agli
studiosi dell'occulto, c'è qualcosa di intrigante
nell'idea di poter parlare con i defunti o addirittura sfidare la morte stessa.
In questo articolo, esploreremo le vicende di
alcuni dei più famosi negromanti della storia, tra cui la strega di Endor, John Dee e il Dottor Faust. Attraverso questi
racconti, scopriremo come la ricerca del potere e della conoscenza può portare
a conseguenze terribili e, in alcuni casi, fatali.
5 negromanti
famosi
1. Strega di Endor
La "Strega
di Endor" è una figura della Bibbia,
descritta come una negromante con il potere di evocare gli spiriti dei morti.
Nel primo libro di Samuele non viene citato il suo
nome, ma nella tradizione rabbinica è identificata come Zefania,
madre di Abner, primo cugino e comandante in capo
dell'esercito di re Saul.
La storia narra che, prima della
battaglia di Gilboa, re Saul (che aveva espulso tutti
i negromanti e i maghi da Israele) si recò in incognito a Endor
per incontrare la Strega, nota per possedere un talismano capace di evocare gli
spiriti dei defunti.
Saul le chiese
di richiamare lo spirito del profeta Samuele, per avere indicazioni sul
suo destino. Tuttavia, l’oracolo non gli diede le risposte che
cercava, anzi: gli predisse l’imminente caduta del
regno. Inoltre Saul divenne reo di un grave peccato, perché la negromanzia era
proibita dalla Torah.
La strega di Endor
è una figura misteriosa e potente, in grado di fronteggiare persino i grandi re
della sua epoca. Una donna forte, come le protagoniste dei miei libri!
Parlando di stregoneria, mi viene subito il mente il personaggio di Kara, una
moderna sciamana in grado di padroneggiare l’antica magia
vichinga chiamata seiðr. Se vuoi conoscerla, non
ti resta che dare un’occhiata alla pagina Amazon del suo romanzo: “Playing with daggers!”.
2. John Dee
John Dee era un matematico,
astronomo, filosofo e studioso
dell'occulto inglese del XVI secolo. Fu anche uno dei consiglieri più
importanti della regina Elisabetta I.
Era interessato a molte forme di
conoscenza, tra cui l'alchimia,
la magia e l'astrologia.
Credeva che queste discipline potessero fornire una comprensione più profonda
dell'universo e che potessero essere utilizzate per raggiungere la conoscenza
divina. Uno dei suoi interessi principali era la negromanzia: sosteneva di avere
la capacità di parlare con gli spiriti dei morti e cercava di utilizzare questa abilità per ottenere informazioni sul futuro.
Nonostante le numerose accuse di
stregoneria e il furto dei suoi libri da parte di ladri ignoti, John Dee non perse mai il favore della regina Elisabetta I.
Anzi, la sovrana lo nominò cancelliere della Cattedrale di San Paolo a Londra e
in seguito sovrintendente del Christ College di Manchester.
La sua figura continuò (e
continua tuttora) a ispirare l’arte e la letteratura di ogni epoca.
Oltre a comparire nei romanzi di celebri scrittori come Lovecraft ed Eco, John
Dee ha influenzato anche la cultura pop: basti pensare che è un celebre super criminale
dei fumetti della DC Comics.
3. Dottor Johannes Faust
Ho sempre avuto un forte
interesse per la storia
dell'occulto. Con la mia tesi di laurea magistrale, infatti, ho esplorato
la figura del Dottor Faust, celebre mago e negromante, dal folklore fino
all'opera di Thomas Mann "Doktor Faustus", che stabilisce un legame
tra la magia nella letteratura e quella nella musica.
Ma chi era
l’uomo dietro alla leggenda? Johannes Faust nacque probabilmente tra il 1460 e
il 1470 a Helmstadt, una località vicina a
Heidelberg, sebbene alcune fonti suggeriscano Kundling,
l'attuale Knittlingen (Baden-Württemberg). Si dice
che abbia studiato magia a Cracovia, ma altri documenti indicano che si
iscrisse all'Università di Heidelberg nel 1509.
Il suo nome latino, Faustus, era un soprannome che significava "il
fortunato" e lo usava per presentarsi come un umanista in grado di
dispensare la buona sorte. Fu preso in grande considerazione da persone
importanti come Franz von Sickingen, amico di Ulrich von Hutten, un seguace di Lutero,
che gli affidò per un po' di tempo l'educazione dei suoi figli. Tuttavia, a
causa della sua mancanza di moralità, fu allontanato. In seguito a un'accusa
di negromanzia, Faust fuggì da una città all'altra in Germania; si dice che
sia morto a Staufen tra il 1536 e il 1539 a causa di
una terribile esplosione, mentre stava facendo un esperimento di alchimia.
4. Allan Kardec
In epoca vittoriana, la
pratica della negromanzia cominciò a essere inserita nella più ampia corrente
dello spiritismo, molto in voga all’epoca. Parecchi personaggi celebri
sostenevano la veridicità di queste arti occulte, come ad esempio Sir Arthur
Conan Doyle. Oltre a credere che si potessero evocare i defunti, il “papà” di
Sherlock Holmes era convinto che esistessero persone in grado di vedere gnomi,
folletti e altri spiritelli magici. Se vuoi saperne di più, ti rimando
all’articolo “Chi
sono le fate? Ecco 10 segreti per conoscerle”.
Tornando all’argomento
principale, il fondatore e codificatore dello spiritismo fu il filosofo
francese Allan Kardec (pseudonimo di Hippolyte Léon Denizard Rivail). Nel maggio del 1855, durante una sessione con la
celebre medium Madame de Plainemaison,
entrò in contatto con uno spirito di nome Zephyr, che gli affidò il compito di
essere il portavoce dei defunti.
In seguito, Kardec
interrogò altri spiriti e annotò in un corpus organizzato i dati che ottenne.
Il suo primo libro sull’argomento, intitolato "Il libro
degli spiriti", fu pubblicato il 18 aprile 1857 a Parigi: conteneva le
risposte a 502 domande (1.019 nelle edizioni successive) riguardanti la natura
degli spiriti, il mondo ultraterreno e la relazione tra la dimensione
incorporea e quella materiale.
Pubblicò una corposa serie di
altri saggi, tra cui "Cos'è lo spiritismo" (1859), "Il libro dei
medium" (1861), "Il vangelo secondo lo spiritismo" (1864),
"Il cielo e l'inferno" (1865) e "La Genesi" (1868). Nel
gennaio del 1858, lanciò anche la "Revue Spirite" (Rivista Spiritista), che continuò a
pubblicare fino alla sua morte, e fondò la "Società Parigina degli Studi
Spiritisti".
5. Le sorelle Fox
Concludiamo con la
storia sorprendente delle medium più famose dell’epoca vittoriana, che meritano
uno spazio più approfondito. Una vicenda ricca di mistero e
colpi di scena, dal finale drammatico. Vediamola nel dettaglio.
La casa
infestata
Kate, Leah e Margaret (detta
Maggie) Fox sono state tre sorelle americane che hanno avuto un ruolo
fondamentale nella nascita e nella diffusione del movimento spiritista nei
paesi anglosassoni.
La casa della famiglia Fox era
conosciuta come una "casa stregata" e infestata da fantasmi, tanto
che i precedenti inquilini l'avevano abbandonata. Nel marzo del 1848, cominciò
a essere tormentata da strani eventi inspiegabili. Maggie, Kate e i loro
genitori udirono dei rumori di mobili che si spostavano, schiocchi di dita e
colpi alle porte, alle pareti, al pavimento e al soffitto. Nonostante le
indagini e la ricerca di spiegazioni logiche, i fenomeni continuarono a
ripetersi.
La scoperta dell’entità
Dopo diversi giorni di terrore,
Maggie e Kate decisero di affrontare l'entità misteriosa che infestava la
casa. Sfidarono lo spirito a interagire con loro e gli chiesero di produrre
un numero di colpi uguale alla loro età. Lui rispose in modo corretto. La
notizia si diffuse rapidamente e una marea di persone giunse ad assistere alle
manifestazioni dell'entità, che si presentava solo in
presenza delle due sorelle.
All’inizio, le due ragazze si
riferirono al presunto spirito come "Mr. Splitfoot"
(Signor Piede-Biforcuto, un soprannome spesso associato al Diavolo), ma successivamente l’entità affermò di essere lo spirito di un
venditore ambulante di nome Charles B. Rosma,
assassinato in quella stessa casa cinque anni prima e sepolto in segreto nella
cantina.
Ascesa e caduta
In seguito, le due si
trasferirono vicino alla terza sorella Leah, dove continuarono l’attività di
medium. Divennero celebri rapidamente e iniziarono a organizzare sedute pubbliche
a New York, che attirarono l'attenzione di personaggi importanti. Tra questi vi
era Horace Greeley, un
influente editore e politico, che diventò una sorta di mentore per Kate e
Margaret e le introdusse all'interno dell’élite newyorkese. Tuttavia, la lontananza
delle due sorelle dalla famiglia si rivelò dannosa quando iniziarono ad
abusare di alcol.
Intorno al 1888, Kate e Maggie
furono coinvolte in una disputa con la sorella Leah e altri leader spiritisti.
Con l'intento di ferire Leah il più possibile, le due donne decisero di accettare
una ricompensa di 1.500 dollari in cambio della verità sui loro metodi e
l'esclusiva sulla loro storia. In presenza di un
pubblico di 2.000 persone, Margaret dimostrò di poter simulare artificialmente
i presunti tocchi provenienti dagli spiriti dei defunti. Questa rivelazione,
però, provocò la rovina delle due. Nel giro di cinque anni, dopo essere
state abbandonate da amici e parenti, morirono una dopo l’altra in solitudine e
povertà.
Articolo scritto in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
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