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lunedì 16 gennaio 2023

5 occultisti famosi da scoprire


 

La storia e gli straordinari poteri dei maestri dell’occultismo 

 

Prima di conoscere gli occultisti più famosi del mondo, dobbiamo fare una precisazione sulla differenza tra occultismo ed esoterismo. Per Treccani, la distinzione risiede nel fatto che il primo è una teoria e il secondo è una pratica.

Secondo questa visione, l’esoterismo è un puro sistema di pensiero, una dottrina segreta trasmessa all’interno di un gruppo di iniziati. L’occultismo è invece più “pragmatico”: mette in pratica l’impianto teorico dei credi esoterici, intervenendo sulla realtà fisica per modificarla, per evocare creature di altre dimensioni o per istituire connessioni mentali tra individui. Si tratta però di una definizione un po’ rigida, infatti per molti studiosi i confini tra i due ambiti sono decisamente più sfumati.

Entrambi i termini nascono nel XIX secolo, ma questo non significa che non ci siano stati importanti occultisti ed esoteristi anche nelle epoche precedenti... sebbene si chiamassero diversamente. Gli adepti dei culti misterici, i sufisti, i taoisti, gli alchimisti e i teosofi sono tutti esempi di mistici che hanno praticato questo tipo di spiritualità. Per saperne di più ti consiglio di leggere l’articolo “Cosa significa esoterismo? Scopriamo il vero significato”.

 

5 occultisti famosi che hanno fatto la storia 

 

1. Edward Kelley


Kelley è l’occultista più antico della nostra rassegna, e forse anche quello che più si avvicina al concetto di “mago” della tradizione popolare europea: tra i suoi strumenti del mestiere troviamo pozioni, formule alchemiche e perfino una sfera di cristallo!

Nacque a Worcester il 1º agosto 1555 e, secondo le fonti, in gioventù lavorò come apprendista in una farmacia. La svolta avvenne quando, nel 1582, si presentò a John Dee, occultista alla corte della regina Elisabetta I. Dee aveva provato più volte a evocare gli angeli, ma non aveva mai ottenuto risultati. Kelley, grazie alle sue doti di chiaroveggenza e alla sua sfera di cristallo, riuscì a mettersi in contatto con le creature angeliche in maniera così credibile che Dee lo assunse subito come chiaroveggente.

Kelley e Dee non si limitarono a parlare con gli angeli, ma trascrissero anche il loro alfabeto: stiamo parlando della cosiddetta lingua enochiana, la stessa usata da Dio per la creazione, l’idioma universale che si sgretolò in tanti piccoli frammenti dopo l’affronto della Torre di Babele.

Il sodalizio tra i due occultisti li portò anche a cimentarsi con la negromanzia, l’alchimia e l’astrologia.

 

2. Grigorij Rasputin 

 

Tra gli occultisti famosi non possiamo certo dimenticare il celeberrimo Rasputin, legato in maniera indissolubile alla tragica storia della casata Romanov.

Grigórij Efímovič Rasputin nacque il 21 gennaio 1869 in un piccolo villaggio della Siberia sudoccidentale, da una semplice famiglia contadina. Il suo percorso spirituale iniziò nel 1897 con un pellegrinaggio al monastero di San Nicola di Verhoturje, dove si recò per incontrare il giovane asceta Makarij.

Tornato al suo villaggio, Rasputin divenne una sorta di guru in grado di riunire attorno a sé un folto gruppo di fedeli. Oltre a leggere e interpretare passi dei libri sacri, si dice che organizzasse elaborati cerimoniali che culminavano in riti sessuali.

Il carisma e le doti spirituali di Rasputin favorirono la sua ascesa: prima entrò nelle grazie dei dignitari religiosi di Kazan, poi approdò presso i salotti della nobiltà pietroburghese. Ormai aveva la strada spianata per entrare nella corte dello zar, che conquistò per la vita dopo aver fermato un’emorragia di Aleksej, il giovanissimo erede al trono afflitto dall’emofilia.

A Pietroburgo, Rasputin non si procurò solo la riconoscenza eterna dei regnanti, ma anche l’odio di parecchi nemici: l’alcolismo, la condotta sessuale scandalosa e l’influenza che esercitava sugli zar lo fecero malvolere da molte persone, in tutti gli strati della società.

La sua morte fu rocambolesca come la sua vita. Il principe Felix Jusupov e la moglie Irina lo avvelenarono con pasticcini alla crema di cianuro, ma Rasputin li mangiò tutti senza avere conseguenze. A quel punto, il principe gli sparò ma l’occultista sopravvisse ancora una volta e riuscì a scappare. Infine, venne freddato sul cortile del palazzo principesco con due colpi di revolver.

 

3. Helena Blavatsky 


 

Helena Blavatsky nacque il 12 agosto 1831 a Dnipro, nell’Ucraina orientale. La sua era una famiglia prestigiosa, discendente dall’antica aristocrazia prussiana (da parte di padre) e ugonotta (da parte di madre).

Fin da piccola dimostrò eccezionali facoltà psichiche di chiaroveggenza, chiaroudienza e psicocinesi. Al centro delle sue visioni c’era spesso il Maestro Morya, un iniziato orientale originario di Rajput. Dal punto di vista teorico, si formò grazie alla biblioteca dell’occulto ereditata dal nonno.

Venne fatta sposare dalla famiglia con un uomo molto più vecchio di lei, ma il matrimonio non fu mai consumato. Helena riuscì a sfuggire al marito e giunse prima in Turchia, poi in Egitto e in Grecia.

Approdata a Londra, incontrò dal vivo proprio il Maestro Morya che popolava le sue visioni quando era bambina. Da questo momento in poi perseguì il grande disegno di riportare alla luce l’antica teosofia, il sottotesto di verità rivelate comune a tutte le religioni, alla scienza e alla filosofia. Per farlo compì numerosi viaggi intorno al mondo; uno dei più importanti fu quello in Tibet, dove incontrò il Maestro Kut Humi.

Oltre a essere nel novero delle più influenti teoriche del pensiero teosofico, ebbe un ruolo cruciale nella diffusione della spiritualità buddhista e induista in Occidente e fu una delle grandi precorritrici della corrente New Age.

 

4. Aleister Crowley 


 

Crowley è stato uno degli occultisti più famosi del mondo. Nacque a Leamington, il 12 ottobre 1875, da una famiglia di Cristiani Evangelici molto credente e chiusa in sé stessa, al punto che i genitori frequentavano solo membri del loro credo.

In gioventù, Crowley visse due grandi tragedie che lo segnarono per tutti gli anni a venire: la morte della sorellina appena nata e quella del padre. Questi eventi contribuirono ad allontanarlo dalla Chiesa Evangelica e a interessarsi a un tipo di fede diversa, più vicina ai misteri della vita e della morte.

Durante gli studi a Cambridge scrisse i primi saggi sulla magia, poi entrò nell’Ordine ermetico dell’Alba dorata, un gruppo esoterico dedito alla cabala e all’alchimia. La sua leggenda, però, nacque quando si trasferì al Cairo con la moglie Rose. Dopo una notte trascorsa nella piramide di Cheope, riuscì a invocare la forma astrale del Dio Thot: da allora in poi, divenne un esperto evocatore di divinità e demoni egizi.

L’8,9 e 10 aprile 1904 scrisse sotto dettatura di Aiwass (il messaggero del dio Horus, detto “la Bestia che si trova oltre l’Abisso”) il “Liber AL vel Legis”, che rivela l’unica legge divina denominata “thelema.

Il suo pensiero ha influenzato molti artisti, soprattutto nell’ambito del rock: tra i suoi fan più appassionati troviamo i Beatles, Ozzy Osbourne, David Bowie, Marilyn Manson, Mick Jagger e Jimmy Page.

 

 

5. Alice Bailey 

 

Alice Bailey nacque a Manchester il 16 giugno 1880 da una famiglia della buona società inglese, che la educò secondo i rigidi principi della morale vittoriana. Le sue doti psichiche cominciarono a manifestarsi all’età di quindici anni, quando nel suo salotto si materializzò la figura del maestro tibetano Kut Humi: le rivelò che avrebbe avuto un ruolo importante nello sviluppo spirituale del mondo.

Qualche anno dopo si recò in India, dove conobbe il futuro marito Walter Evans. L’unione, però, non fu fortunata. I continui maltrattamenti spinsero Alice a chiedere la separazione e allontanarsi dal marito con le sue tre figlie. Seguì un periodo difficile, in cui dovette lavorare come operaia per mantenere stessa e le bambine.

La svolta avvenne quando entrò in contatto con la società teosofica e con il pensiero di Helena Blavatsky. Da allora in poi, scrisse numerosi libri che tuttora sono tra i pilastri delle correnti esoteriche occidentali. Molti di essi sono stati dettati telepaticamente dal maestro Kut Humi.

 

Il fascino dell’occultismo 

 

La storia dell’occulto mi ha sempre intrigata molto. Non per niente la mia tesi di laurea magistrale analizza proprio la figura del Dottor Faust… noto mago e negromante, dal folklore fino all’opera di Thomas Mann “Doktor Faustus”, che collega la magia della letteratura e la magia della musica. Se ti interessa anche questo argomento, ti consiglio la lettura dell’articolo “Musica e letteratura: collegamenti tra due arti magiche”.

Nella mia produzione affronto spesso temi inerenti alla magia, agli angeli, allo sciamanesimo, agli alfabeti misteriosi, agli antichi manoscritti. Uno dei romanzi in cui questi argomenti sono più presenti è “Playing with daggers”, dove la moderna sciamana Kara si destreggia tra demoni, iscrizioni runiche e un’ancestrale magia norrena... il tutto cercando di sopravvivere alle forze oscure che minacciano lei e la sua famiglia. Per conoscerla, non ti resta che leggere il romanzo!


 

Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/

 

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