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lunedì 24 agosto 2020

Sirene, film e libri: 8 titoli da non perdere

Introduzione

Vuoi conoscere i titoli imperdibili per chiunque sia appassionato di sirene? Allora sei nel posto giusto. Ecco gli 8 titoli consigliati per te!

 

1.   La Sirenetta Disney. Un grande classico datato 1989, con pregi e difetti. Pregi: è stato il cartone ad aver inaugurato il “Rinascimento Disney”, un’epoca d’oro in cui i lungometraggi animati della celebre casa di produzione hanno finalmente ripreso lustro, dopo anni di insuccessi al botteghino. L’animazione è spettacolare, i disegni espressivi, coloratissimi e iconici, le canzoni indimenticabili. Ma passiamo alle note dolenti.
Contro: la Disney ha banalizzato troppo la storia. Nell’originale, la Sirenetta non aveva il solo scopo di accalappiarsi il bel principe, ma voleva trasformarsi in umana anche per acquisire un’anima immortale. Nel cartone non c’è niente di tutto ciò. Inoltre dà un finale “disneyano”, in cui la principessa si sposa e… “vissero tutti felici e contenti”. La conclusione reale della storia di Andersen, invece, era molto più struggente e profonda.


2.   Splash, una sirena a Manhattan. Film divertente e spumeggiante del 1984, figlio del suo tempo. Nei ruggenti anni ’80, la sirena protagonista della storia (Madison) ha una bellezza patinata, da mozzare il fiato. Indimenticabile la scena in cui, nuda e in mezzo ai turisti, Madison approda a Manhattan per cercare Allen, il ragazzo di cui è innamorata. Un film allegro, una favola a lieto fine leggera e colorata, che ha ricevuto una nomination agli Oscar e che vanta un cast stellare: Tom Hanks nei panni di Allen e Daryl Hannah nel ruolo della stupenda sirena Madison.


3.   Pirati dei Caraibi 4: oltre i confini del mare. Per molti la saga di “Pirati dei Caraibi” termina con il terzo film (“Pirati dei Caraibi: ai confini del mondo”). Questo perché l’episodio numero 4 soffre dell’assenza di Orlando Bloom e Keira Knightley. Per attirare il pubblico è stato inserito il personaggio di Angelica (Penelope Cruz), una bella piratessa con cui Jack Sparrow ha una relazione altalenante, ma si tratta di una figura un po’ stereotipata. Insomma, Pirati dei Caraibi 4 può piacere o non piacere. Ma una cosa non si può negare: le sirene sono rese benissimo. Molti fan hanno affermato che è bastata la loro presenza a giustificare l’acquisto del biglietto. Ma come ci vengono presentate queste sirene? Non sono di certo allegre e spensierate come quelle de “La sirenetta” Disney o di “Splash, una sirena a Manhattan”. No, sono pericolose e selvatiche, oltre che bellissime e sensuali. Una di loro, Serena, è anche protagonista di una sottotrama molto romantica assieme al missionario Philip. Curiosità: nel corso del film apprendiamo che il bacio delle sirene permette agli umani di respirare sott’acqua.


4.   The Little Mermaid, retelling Disney del 2018. Attenzione: non è il live action del cartone animato, che dovrebbe arrivare nelle sale nel 2021 (e che sta già facendo discutere i fan per la scelta di un’attrice di colore nel ruolo di Ariel.) “The little Mermaid” del 2018, invece, narra una storia completamente diversa, dalle atmosfere gotiche e misteriose. La sirenetta protagonista è un fenomeno da baraccone, una povera creatura rinchiusa in una vasca e sfruttata da un perfido direttore di circo. Il giornalista Cam e la nipotina Elle la aiuteranno a riconquistare la libertà. Il film non è andato molto bene al botteghino, infatti ha recuperato solo la metà del suo budget. La ragione della débâcle? Non è certo da ricercare nella scelta della protagonista, Poppy Drayton, perfetta nel ruolo della bellissima e malinconica creatura degli abissi. Le critiche si sono concentrate sulla trama, poco strutturata e approfondita, soprattutto per quanto riguarda la parte sovrannaturale. Dunque, vale la pena o no guardare questo film? Per gli amanti delle sirene direi di sì, visto il fascino di Poppy nell’interpretazione del suo personaggio. Un fascino che ci può far chiudere un occhio sui buchi di trama…


5.   Serie TV: H2O, Siren, Sirene. Non c’è che dire, negli ultimi anni gli appassionati di sirene hanno avuto molte alternative tra cui scegliere. Abbiamo “H2O”, teen drama australiano, in cui tre normali ragazze quindicenni diventano sirene grazie all’acqua magica di un canale vulcanico. Si tratta di un prodotto leggero, fresco e spensierato. Conta 3 stagioni ed è stato trasmesso dal 2006 al 2010. Di tutt’altro tenore è “Siren”, serie televisiva statunitense dai toni decisamente più adulti. La protagonista è Ryn, sirena catturata dai pescatori di un piccolo villaggio chiamato Bristol Cove. Il suo scopo è ritrovare la sorella, catturata da spietati militari che vogliono analizzarla con esperimenti molto invasivi. La serie ha debuttato nel 2018 ed è tuttora in corso. Infine, per gli amanti delle produzioni italiane abbiamo “Sirene”, una serie TV fantasy prodotta dalla Rai nel 2017 e composta da soli 6 episodi. La protagonista è la giovane Yara, sirena che abbandona il mondo sottomarino per cercare il fidanzato tritone Ares, fuggito a Napoli per inseguire un nuovo amore. Ma anche Yara subirà il fascino degli esseri umani… i toni sono leggeri, come in “H2O”; l’ambientazione partenopea dà un pizzico di originalità a questo teen drama sovrannaturale.


6.   La Sirenetta di Andersen. In teoria è un classico che dovrebbe essere conosciuto da tutti. In realtà pochi l’hanno letto davvero. È opinione comune che il finale di questa storia sia tragico, con la Sirenetta che muore e si dissolve in schiuma marina. Non è così: la piccola principessa del mare si trasforma in una “figlia dell’aria”, realizzando il suo desiderio di poter ricevere un’anima immortale. Il personaggio della Sirenetta è una trasposizione dello stesso Andersen, che si sentiva solo ed emarginato come la sua protagonista. Per approfondire queste tematiche puoi leggere questo articolo: “La Sirenetta di Andersen: finale e messaggi originali


7.   La saga delle sirene. Qui ci spostiamo nell’ambito della letteratura a fumetti. Si tratta di un manga di Rumiko Takahashi, famosa per Lamù, Ranma e Inuyasha. È un piccolo gioiello horror, dai toni cupi e malinconici. La prima edizione è del 1984. In Italia è stata pubblicata da Star Comics tra il 1994 e il 1998. La protagonista è Mana, una fanciulla che è diventata immortale dopo aver mangiato carne di sirena. Avere una vita eterna è il desiderio di parecchia gente, ma è veramente quello che vuole Mana? Oppure preferirebbe vivere un’esistenza normale, come qualsiasi ragazza della sua età? Si tratta di un’opera molto profonda e matura, purtroppo incompiuta, perché i 3 volumi da cui è formata non hanno un finale. Noi lettori, però, continuiamo a sperare in una conclusione…

 

 

Sirene, amore e segreti in Italia

Nel 2017 mi sono imbattuta nell’immagine di una ragazza distesa sul pelo dall’acqua. Nel giro di qualche ora mi è venuto in mente un nome, Amanda. Quando ho questi due elementi, cioè l’aspetto e il nome… per me il personaggio è già nato e quasi automaticamente assume delle caratteristiche precise che nella mia testa sono già assodate come ovvie. Di Amanda sapevo poche cose ma mi assillavano con insistenza: ha un qualche tipo di amnesia, non è umana, è in difficoltà. Quando sono in questa situazione mi resta solo una scelta, cioè creare una trama, scoprire la storia del personaggio, che cosa vuole, perché, cosa gli è successo?


Ecco l'immagine incriminata!



 

All’epoca avevo appena cambiato lavoro e avevo bisogno di scrivere qualcosa che conciliasse leggerezza, mistero e azione (un romanzo senza azione, non è un romanzo di Eva Fairwald!). Quindi, nella fase preparatoria di ideazione della trama, mi sono orientata sul genere paranormal romance, in modo da non farmi tentare dalla stesura di un romanzo troppo oscuro che mi avrebbe risucchiata a fondo (titoli di questo tipo non mancano nel mio arsenale, “Playing with daggers” urban fantasy e “Trusting Darkness” distopico/sci-fi).

 

Armata di idee e di voglia di scrivere, ho scelto di ambientare il mio nuovo romanzo in una regione in cui ho trascorso le vacanze per tanti anni, la Toscana, stupenda, magica e perfetta per le mie sirene. Nonostante la mia passione per le mete esotiche come i Caraibi e le Canarie e le mie precedenti ambientazioni estere (Germania, Svezia e U.S.A.) ho preferito parlare di sirene nostrane per mostrare ai lettori che non tutti gli enigmi fanno capo al Pentagono! Esistono misteri e incongruenze anche nelle nostre acque e la storia di Amanda, rinvenuta sulla spiaggia da Cesare, uscito solo per fare jogging, si integra nel nostro quotidiano scavando nella nostra realtà e rivelando verità sensazionali.


Siete pronti a tuffarvi con Amanda? Ecco la trama di "IN FUGA - amore dagli abissi":


Un incidente, una scogliera e poi il buio assoluto: Amanda è viva o morta? La risposta è incerta, qualcosa in lei è cambiato per sempre e la verità è dolorosa. Qualcuno pensa di poter giocare con la sua vita, di piegarla ai propri scopi e di usarla, ma lei non si arrende e scappare è l'unica via.


La speranza porta il nome di Cesare e Leonardo, due fratelli che si scontrano con una realtà incredibile quando Amanda piomba sul loro cammino.


L'amore di una donna senza passato sarà abbastanza forte da vincere le paure di un uomo in lotta contro se stesso? La felicità sembra dietro l'angolo, ma le profondità marine reclamano ciò che hanno perso e la conquista della salvezza ha un prezzo. L'AMORE POTRÀ SCIOGLIERE IL CUORE DI SIRENA DI AMANDA?

 

LEGGI SUBITO IL ROMANZO!


 

Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.

 

lunedì 17 agosto 2020

Le sirene esistono? Ecco gli avvistamenti più famosi


Introduzione

Le sirene esistono? È una domanda che il genere umano si pone da secoli.

Molti personaggi celebri dell’antichità, come avrai modo di scoprire leggendo questo articolo, hanno avvistato le mitiche creature marine

Ma nell’epoca contemporanea c’è ancora spazio per le sirene? Decisamente sì: leggere per credere!

Pronto a intraprendere un magico viaggio alla ricerca delle creature più affascinanti della mitologia? Allora cominciamo!

 

Indice

·      Le sirene esistono? L’avvistamento di Cristoforo Colombo

·      Le sirene esistono? L’avvistamento di John Smith

·      Le sirene esistono? L’avvistamento nelle coste scozzesi

·      Un premio per chi avvista le sirene!

·      Sirene – Il mistero svelato

 

Le sirene esistono? L’avvistamento di Cristoforo Colombo

 

Ebbene sì, il primo avvistamento della nostra rassegna ha per protagonista nientepopòdimenoché… il grande navigatore Cristoforo Colombo! Scrisse nel suo diario di bordo di averle viste nel 1493. Non solo: possiamo leggere le parole esatte con cui annotò l’evento! Eccole:

“Non sono così belle come vengono dipinte, anche se in qualche misura hanno un aspetto umano in volto”.

E non era nemmeno la prima volta che le vedeva: in un passo successivo del diario, affermò di aver avvistato creature simili al largo della costa dell’Africa Occidentale.

 

Le sirene esistono? L’avvistamento di John Smith

 

Molti ricordano il personaggio di John Smith all’interno del cartone “Pocahontas”. Ebbene, non si tratta solo di un eroe Disney, ma anche di una persona realmente esistita. Era un militare, marinaio e scrittore britannico, vissuto tra il 1580 e il 1631.

Nel 1614 avvistò una sirena al largo della costa del Massachusetts.

Anche in questo caso, abbiamo la fortuna di poter leggere le sue parole esatte.

 

“la parte superiore del suo corpo è perfettamente simile a quello di una donna e stava nuotando con tutta la possibile grazia vicino alla riva”.

 

Più avanti descrisse le fattezze del viso:

 

“[aveva] grandi occhi un po' troppo rotondi, un naso finemente formato (un po' troppo corto), orecchie ben fatte, un po' lunghe e i suoi lunghi capelli verdi le impartivano un carattere curioso tutt'altro che poco attraente”.

 

Questo avvistamento ha qualcosa in comune con quello di Colombo. In entrambi i casi, le sirene non sembrano né attraenti né letali come siamo abituati a pensare.


Le sirene esistono? L’avvistamento nelle coste scozzesi

 

Nel 1857, la rivista “The Shipping Gazzette” riportò che un gruppo di marinai scozzesi aveva avvistato una creatura marina al largo delle coste della Gran Bretagna.

Finalmente abbiamo modo di leggere la descrizione di una sirena bella e avvenente. I marinai John Williamson e John Cameron dichiararono alla stampa:

“Abbiamo visto distintamente un oggetto a circa sei metri di distanza da noi nella forma di una donna, con seno pieno, carnagione scura, volto avvenente e bei capelli cadenti in riccioli sul collo e le spalle. Era circa a metà distanza tra il fondale e la superficie, ci guardava e scuoteva la testa. Il tempo era bello, abbiamo osservato la scena completa per tre o quattro minuti”.

 

Realtà o fantasia? I marinai si erano scolati qualche bottiglia di troppo? O volevano giocare uno scherzo ai giornalisti? Non conosco la risposta, ma di certo la descrizione di questi avvistamenti è affascinante per chiunque sia appassionato di fiabe e leggende!

 

Un premio per chi avvista le sirene!

 

Lasciamoci alle spalle i navigatori del passato e approdiamo ai giorni nostri. Sì, perché anche nell’epoca contemporanea, che siamo abituati a pensare come razionale e tecnologicamente avanzata, il fascino delle sirene continua a irretire le persone.

Nel 2009, una città di mare israeliana ha addirittura deciso di offrire un milione di dollari a chiunque porti le prove dell’esistenza delle sirene! Si tratta del comune di Kiryat Yam, vicino a Haifa. Il motivo di questa scelta? Lo spiega il portavoce del Consiglio Natti Zilberman a Sky News:

 

“Molte persone ci dicono di essere sicure di aver visto una sirena e sono tutte indipendenti l'una dall'altra. La gente dice che sono metà ragazza, metà pesce, che saltano come delfini”.

 

Sarà una trovata pubblicitaria per incentivare il turismo, o un modo per dimostrare la definitiva esistenza delle sirene? Non lo so, ma sono molto curiosa di scoprire se il cospicuo premio in denaro sarà vinto da qualcuno!

 

Sirene: il mistero svelato

 

“Sirene – il mistero svelato” è il titolo di un documentario fake prodotto nel 2011 da Discovery Channel.

Cos’è un documentario fake? Chiamato anche “pseudodocumentario” o “fanta-documentario”, è un lungometraggio in cui vengono presentati eventi fittizi come se fossero reali. Mentre un documentario vero ha intenti divulgativi, un documentario fake ha scopi parodistici e d’intrattenimento.

 

Sirene – il mistero svelato” è un fanta-documentario davvero ben fatto, che ti fa venire voglia di crederci veramente! Narra di un gruppo di scienziati che indaga sui resti di misteriose creature marine, le quali presentano un teschio simile a quello degli esseri umani. La polizia mira a insabbiare tutto, ma non riesce a cancellare una registrazione-audio (in cui si sente la voce di una sirena) e una registrazione video che mostra una creatura con coda di pesce.

 

La cosa più curiosa di questo pseudodocumentario è che molte persone hanno creduto fosse un documentario vero. Tanta è la voglia umana di credere nelle sirene, che una deputata italiana nel 2013 si è esposta sui social scrivendo di ritenere veritiere le tesi del documentario fake. Ne è seguita una bagarre in cui diversi membri del parlamento hanno dibattuto sulla domanda: “le sirene esistono veramente?”.

Notizia: https://www.ilmessaggero.it/societu00e0/nolimits/sirene_usa_m5s_grillini_complotto-211255.html

 

Il fascino delle sirene


Da persona appassionata di documentari, ricerche e teorie, non potevo farmi sfuggire il fanta-documentario del Discovery Channel. Sono rimasta col cuore in gola per tutto il tempo! A parte qualche scena palesemente finta, le ipotesi, i documenti e il montaggio sorprendono per quanto rendano tutto così convincente.

Le immagini presentate sono state una grandissima fonte d’ispirazione infatti, nel mio romanzo "IN FUGA - amore dagli abissi", mi sono permessa di riprendere anche alcuni elementi che ho trovato particolarmente affascinanti… ma qui niente spoiler, come sempre!

Il collegamento fra scienza e fantastico mi spinge sempre a cercare nuovi modi per inserire creature leggendarie nel nostro quotidiano, per questo motivo amo scrivere nel filone fantasy contemporaneo. Prendere in considerazione la possibilità che le nostre vite umane e ordinarie possano incrociarsi a quelle magiche e straordinarie di esseri incredibili, per me, è un pozzo inesauribile di idee pazze e stravaganti! Più mi informo e più scrivo… più voglio continuare a studiare e a raccontare!

 

Se sei curioso di scoprire la mia versione dei fatti, tuffati nelle profondità marine col romanzo paranormal romance "IN FUGA - amore dagli abissi"! Scopri subito i segreti delle sirene in eBook su Amazon (incluso in Kindle Unlimited).

 


Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.

 

lunedì 10 agosto 2020

Sirene, mitologia e altre meraviglie


Sai che l’aggettivo “partenopeo” deriva da una sirena della mitologia greca? E che una sirena irlandese divenne una santa?

Leggendo questo articolo, scoprirai queste e altre incredibili curiosità!

Iniziamo subito!

 

Indice dei contenuti

·      Sirene: mitologia greca

·      Sirene: mitologia etrusca

·      Sirene e folklore celtico: la storia di Liban

·      Sirene e folklore germanico: la storia della Lorelei

·      Sirene: mitologia brasiliana

·      Sirene: una nuova mitologia

 

Sirene: mitologia greca

 

Nella mitologia greca le sirene non erano metà donna e metà pesce, come le immaginiamo noi, ma metà donne e metà uccelli.

Le creature con busto umano e coda di pesce, invece, si chiamavano “tritoni”.

Le sirene greche avevano voci meravigliose. Tra le più famose troviamo Partenope, Ligea e Leucosia, che coi loro canti attiravano gli incauti marinai nelle pericolose acque scogliose a Sud della penisola di Sorrento. Un solo uomo riuscì a sconfiggerle: Ulisse. Tappò le orecchie del suo equipaggio con la cera, in modo che i compagni non sentissero quelle ammalianti melodie. Poi si fece legare all’albero maestro, per poter ascoltare il loro canto senza correre il rischio di buttarsi in mare.

Ulisse si salvò, ma le sirene Partenope, Ligea e Leucosia non riuscirono ad accettare la sconfitta. Decisero così di uccidersi. Sì, perché le sirene greche non morivano di vecchiaia, ma potevano suicidarsi.

Le correnti portarono Partenope nel luogo in cui oggi sorge Castel Dell’Ovo. Il suo corpo, piano piano, si dissolse e si trasformò nella morfologia del paesaggio napoletano. Per questo “partenopeo” è diventato l’aggettivo che caratterizza Napoli.

E le altre sirene? Il corpo di Ligea finì a Terina, città della Magna Grecia. Leucosia, invece, approdò a Paestum.

 

Sirene: mitologia etrusca

 

Anche nella mitologia etrusca le sirene erano metà donne e metà uccelli.

Tuttavia, nell’iconografia del popolo etrusco c’è un piccolo mistero. Come mai la “Tomba della Sirena”, nella necropoli di Sovana, raffigura una sirena con la coda di pesce?

Procediamo con ordine. La Tomba della Sirena (edificata tra il III e il II sec. a.C.) fu scoperta nel 1843 dal paesaggista e archeologo inglese Samuel James Ainsley. A quanto capiamo dalle iscrizioni, doveva essere il sarcofago di un certo Vel Nulina.

Sul frontone della tomba possiamo ammirare un bassorilievo raffigurante Vel Nulina che banchetta. Ai lati ci sono due demoni infernali, sotto una donna con un’estremità di pesce.

Ci troviamo, quindi, di fronte alla prima rappresentazione di una sirena con coda di pesce, precedente ai bestiari medievali?

Sarebbe molto affascinante, ma in realtà non è così. Quella che è stata chiamata “sirena” con ogni probabilità raffigurava Scilla, un mostro marino tipico della mitologia greca. La Tomba della Sirena, infatti, è stata costruita nel periodo in cui l’influenza ellenistica si fece sentire di più nella cultura etrusca.


Sirene e folklore celtico: la storia di Liban

 

Nel folklore celtico troviamo finalmente le sirene con la coda di pesce, quelle a cui siamo abituati.

Queste creature popolano meravigliose fiabe e leggende. Una delle più famose è quella di Liban.

Liban (il cui nome significa “esempio delle donne”), nacque come fanciulla umana. Viveva con la famiglia e un cagnolino nei pressi di un pozzo sacro, che però si ostruì a causa dell’incuria di chi doveva tenerlo pulito. Un brutto giorno l’acqua uscì dal pozzo con tale impeto, che inondò la casa di Liban. La fanciulla fu trascinata sott’acqua dalla furia delle onde, ma il suo unico pensiero fu per la salvezza del cagnolino. Stava recitando le ultime preghiere per l’amico a quattrozampe, quando avvenne il miracolo: si trasformò in sirena, mentre il cagnolino divenne una lontra. Grazie a questa metamorfosi riuscirono entrambi a non affogare.

In quanto sirena, Liban diventò immortale, ma perse l’anima. Così accettò di farsi battezzare, rinunciando alla vita eterna e acquisendo la salvezza spirituale. Il suo nome diventò “Muirgen” (nata dal mare).

Morì qualche tempo dopo. Il popolo irlandese la soprannominò “Santa Muirgen” e istituì la sua festa il 27 gennaio.

 

Sirene e folklore germanico: la storia della Lorelei

 

La Lorelai è una magnetica figura del floklore tedesco.

Per la precisione non si tratta di una sirena, ma un’ondina. Chi erano le ondine? Creature elementali dell’acqua, stupende fanciulle che vivevano in laghi, fiumi e cascate. Possono essere rappresentate con le gambe o con una coda di pesce. Si potrebbero definire “sirene di acqua dolce”.

Proprio come le sirene marine, non hanno un’anima (ma possono acquisirne una sposando un mortale).

Hanno voci ammalianti, con cui attirano gli uomini in acqua, per farli affogare.

Una delle ondine più famose è la Lorelei, che viveva nel fiume Reno. Il suo mito nasce dalle leggende dei marinai. “Lorelei”, infatti, è anche il nome di una pericolosa parete rocciosa, che in passato ha causato innumerevoli incidenti mortali alle navi mercantili. Si cominciò quindi a dire che quelle morti fossero provocate da una bellissima e pericolosa ondina, la quale si divertiva ad attirare verso la roccia gli incauti navigatori.

La sensibilità romantica si fece irretire dal fascino di questa figura. Ecco come la descrive Heinrich Heine:

 

La bellissima fanciulla
sta lassù, mostra il tesoro
dei suoi splendidi gioielli,
liscia i suoi capelli d'oro.

 

Mentre il pettine maneggia,
canta, e il canto ha una malia
strana e forte che si effonde
con la dolce melodia.


(Traduzione di Diego Valeri, brano tratto da https://www.viaggio-in-germania.de/lorelei.html).

 

Sirene, mitologia brasiliana

 

Concludiamo la nostra rassegna con un tocco esotico, spostandoci in Brasile.

Nella mitologia brasiliana, Yara è la figura che più si avvicina alle sirene europee. Si tratta di una creatura leggendaria, il cui nome significa “Madre delle acque”.

Ha grandi occhi scuri, carnagione ramata e lunghi capelli verdi. Al posto delle gambe ha una coda di pesce, oppure di delfino/lamantino, a seconda delle versioni.

 

Proprio come le sirene greche, Yara è immortale. Trascorre il suo tempo seduta su una roccia, pettinandosi i lunghi capelli o sonnecchiando al sole. Non appena sente un uomo avvicinarsi, comincia ad ammaliarlo con la sua voce meravigliosa. Il suo scopo è attirare gli esseri umani nelle acque più profonde, affinché diventino suoi amanti e vivano sempre con lei.

 

Sirene: una nuova mitologia


Fin dai tempi della scuola sono stata incuriosita dalla vita avventurosa di Ulisse. Il suo incontro con le sirene mi è rimasto impresso perché, grazie alla furbizia, Ulisse riesce a sfidare il pericolo uscendone vincitore. Tuttavia, mi è sempre rimasto un dubbio: può capitare d’incontrare una sirena anche oggi?

 

Proseguendo con gli studi mi sono imbattuta nella Lorelai, tanto celebrata nella letteratura tedesca, soprattutto durante il Romanticismo, il mio periodo preferito. La pericolosità delle sirene ha iniziato a prendere tinte sempre più fosche e molto vicine al mio gusto di autrice.

 

Ciclicamente, la figura della sirena è tornata a farmi visita. Negli anni la mia conoscenza di miti e leggende si è ampliata e mi sono interessata a misteri famosissimi, come il Triangolo delle Bermuda, i collegamenti fra le varie piramidi sparse per il mondo, Atlantide, gli antichi astronauti, la presenza vichinga in Nord America prima di Cristoforo Colombo, l’Olandese Volante… e molti altri segreti persi nella storia.

Di conseguenza, quando ho iniziato a scrivere "IN FUGA - amore dagli abissi" ho deciso d’intrecciare il destino delle mie sirene sia a concetti più moderni che a leggende vecchie come il mondo. Ho voluto reinventare una nuova versione mitologica unita anche all’uso di tecnologie moderne. La mia passione per la fantascienza e per la ricerca archeologica ha influenzato molto le svolte che rendono le sirene di questo romanzo diverse da tutte quelle mai viste prima.

 

Punto d’unione fra vecchio e nuovo è il personaggio che ho chiamato Ligea, in onore dell’antica tradizione greca. Ligea, come forse avrai intuito, è una sirena e nella rivelazione della sua identità scoprirai il collegamento a un antico mito del quale anche tu, prima o poi, avrai sentito parlare… ma da me non avrai spoiler!

 

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Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.

 

lunedì 3 agosto 2020

Scopri tutti i segreti delle sirene



Vuoi scoprire le curiosità più incredibili sul mondo delle sirene? Allora sei nel posto giusto.


In questo articolo troverai risposta alle domande che ti sei sempre posto sulle sirene, ma che non hai mai osato fare!

 

Indice dei contenuti

 

·      Sirene: chi sono?

·      Sirene: come sono fatte?

·      Sirene a due code: cosa rappresentano?

·      Le sirene sono mammiferi?

·      Sirene: come si riproducono?

·      Sirene: come nascono?

·      Sirene: cosa significa il loro nome?

·      Le sirene sono cattive?

·      Le sirene sono immortali?

·      Sirene: dove vivono?

·      Sirene: la mia interpretazione


 

 

Sirene: chi sono?

 

Le sirene sono creature mitologiche marine, la cui leggenda è diffusa in molte zone del pianeta.

Sono celebri quelle della mitologia greca: fanciulle fatali, che con la loro voce irresistibile attiravano le navi dei marinai verso gli scogli. Un solo uomo riuscì a vincerle: l’astuto Ulisse, che tappò le orecchie dei suoi compagni con la cera, in modo che non sentissero il canto ammaliatore. Ma lui, assetato di conoscenza, volle ascoltare l’incantevole melodia. Si fece quindi legare all’albero maestro, per evitare di buttarsi in mare attirato dalle fascinose creature.

Le sirene sono anche presenti nella mitologia etrusca e romana, nonché nel folklore irlandese e scozzese. Ma non solo: le troviamo anche nelle leggende cinesi, messicane, filippine, caraibiche e brasiliane.

 

Sirene: come sono fatte?

 

L’immagine che abbiamo tutti delle sirene è quella di bellissime donne dai lunghi capelli, con busto umano e coda di pesce.

In realtà, questa rappresentazione cominciò ad affermarsi in epoca medievale: le sirene (con una o due code di pesce) erano sovente raffigurate in libri illustrati, bestiari e stemmi araldici

Nella mitologia greca, romana ed estrusca, erano invece metà umane e metà uccello. Si trattava per lo più di esseri vendicativi e assetati di sangue, simili alle arpie e alle Erinni. La loro bellezza più grande risiedeva nella voce ammaliatrice.

Nella mitologia greca, dunque, non esistevano creature marine metà umane e metà pesce? Sì, ma avevano un altro nome: tritoni.

 

Sirene a due code: cosa rappresentano?

 

Abbiamo accennato che, in epoca medievale, spesso le sirene venivano rappresentate a due code. Si tratta delle famose “sirene bicaudate”.

Cosa simboleggiano le sirene a due code? Questa raffigurazione, forse, è legata alla sfera sessuale. La sirena, infatti, è un forte archetipo di femminilità e lussuria; le code biforcate viste di fronte ricordano l’inguine femminile.

Curiosità: abbiamo raffigurazioni di sirene bicaudate anche in Italia! Un esempio? Le decorazioni all’ingresso della Pieve dei santi Vito e Modesto a Corsignano, provincia di Siena, luogo di culto risalente al XII secolo.



 

Le sirene sono mammiferi?

 

Gli studiosi di folklore hanno dibattuto per secoli sulla questione, al centro del celebre “paradosso della sirena”. In cosa consiste? Ebbene, la sirena è uno dei maggiori archetipi di sensualità e femminilità, ma gli esseri umani non possono accoppiarsi con lei a causa della coda. Il suo apparato riproduttivo, quindi, sarebbe simile a quello dei pesci.

In questa interpretazione la sirena rappresenta l’amore non corrisposto e il desiderio sessuale frustrato.

Per risolvere il paradosso, però, sono state avanzate altre ipotesi. Per esempio, è possibile che le sirene abbiano un’estremità simile a quella del delfino. In questo caso, sarebbero mammiferi a tutti gli effetti.

 

Sirene: come si riproducono?

 

A seconda di quale scuola di pensiero si assume, le sirene potrebbero riprodursi tramite la fecondazione delle uova (con inseminazione esterna, in cui il maschio sparge il suo sperma sulle uova deposte), oppure come noi mammiferi.

L’ipotesi della sirena-mammifero è molto interessante, perché permetterebbe a queste creature di avere figli “mezzo-sangue” con gli esseri umani. A supporto di tale congettura, possiamo notare come le sirene abbiano i seni, caratteristica peculiare dei mammiferi.

 

Sirene: come nascono?

 

Adesso che abbiamo sviscerato gli aspetti “tecnici” della possibile riproduzione delle sirene, passiamo al mito.

Secondo la mitologia greca ci sono due versioni per la nascita dei primi esemplari di sirene:

1.     Erano figlie della divinità fluviale Acheloo. La loro nascita fu violenta: Eracle, durante un combattimento, strappò un corno ad Acheloo. Le gocce di sangue, cadute al suolo, si trasformarono in sirene.

2.     Secondo un’altra versione, le sirene erano in origine ninfe degli Inferi. Persefone, quando diventò regina dell’Oltretomba, decise di inviarle sulle coste terrestri per addolcire il momento del trapasso dei marinai. In questo caso la loro natura non sarebbe maligna, ma benigna.

Per approfondimenti, puoi leggere l’articolo “Le sirene, amore e morte”.



 

Sirene: cosa significa il loro nome

 

Essendo un termine molto antico, ci sono diverse scuole di pensiero sull’etimologia. Secondo la più accreditata, deriva dal greco “seiren”, che contiene la radice “svar-” (splendere).

 

Le sirene sono cattive?

 

È una domanda molto complicata e affascinante.

Le sirene sono ambigue. Da un lato hanno una voce melodiosa e un aspetto incantevole, dall’altro uccidono i marinai.

Forse rappresentano l’ambivalenza della natura umana.

Le due versioni della loro nascita, nella mitologia greca, sono emblematiche di questa polarità: da una parte troviamo il mito violento del corno di Acheloo, dall’altra la funzione benefica delle ancelle di Persefone.

Tale dualità permane in epoca medievale. In araldica hanno una valenza positiva: rappresentano la potenza della parola e dell’eloquio. Ma nelle leggende popolari sono simbolo di pericolosa lussuria.

Più avanti, nell’arte Preraffaellita, le sirene sono una delle tante declinazioni della femme fatale.

 

Le sirene sono immortali?

 

Dipende dai miti. Nella mitologia greca sembra che non possano morire di vecchiaia, ma possano decidere di suicidarsi.

Abbiamo un esempio nella storia di Partenope. Chi era? Una sirena che restò così sconvolta nell’essere battuta nel canto da Orfeo (o, secondo altre versioni, nel venire rifiutata da Ulisse), da arrivare al punto di suicidarsi. Si schiantò sugli scogli, ma il suo corpo non si consumò come quello di un essere umano: al contrario, diede vita al meraviglioso Golfo di Napoli.

In altre leggende, sembra che siano immortali e senz’anima. Ne troviamo testimonianza nel folklore irlandese, precisamente nella storia della sirena Liban (“La sirena santificata”), che rinuncia all’immortalità in cambio dell’anima.

Per Hans Christian Andersen, celebre autore de “La sirenetta”, le sirene vivevano 300 anni. Non avevano un’anima immortale come gli umani, per cui alla morte diventavano semplice spuma marina.

 

Le sirene dove vivono?

 

Le sirene possono di respirare sia dentro che fuori dall’acqua (infatti, in alcune raffigurazioni, hanno anche le branchie). Sono quindi libere di spostarsi dagli abissi più profondi alle scogliere.

Quando si riuniscono in società complesse, sotto l’egida di un re o una regina, costruiscono meravigliosi palazzi in fondo al mare.

Andersen descrive così il palazzo del re del mare:

“Le mura sono di corallo e le alte finestre a arco sono fatte con ambra chiarissima, il tetto è formato da conchiglie che si aprono e si chiudono secondo il movimento dell'acqua; sono proprio belle, perché contengono perle meravigliose; una sola di quelle basterebbe alla corona di una regina.”

Traduzione tratta da Andersenstories.com.

 

Sirene: la mia interpretazione

Le sirene, un po’ come tutte le creature sovrannaturali, mi hanno sempre affascinata molto. Mi incanta la loro dualità e la possibilità di appartenere a due mondi contemporaneamente: quello degli abissi e quello terrestre.

Ho scelto di scrivere un romanzo sulle sirene per esplorare il senso di confusione generato dal non conoscere il proprio posto nella realtà circostante. Come ci si ritaglia uno spazio in un mondo dominato da giochi di potere? Come si fa a non essere pedine sacrificabili sulla scacchiera di qualcun altro? Questi sono i quesiti che mi hanno guidata nella creazione della trama.

La premessa alla base della storia è: che cosa accadrebbe se una sirena si svegliasse nuda e in stato confusionale sul bagnasciuga toscano? Partendo da questa domanda ho voluto complicare ulteriormente le cose scegliendo come protagonista Amanda, che è sì una sirena… ma con un passato particolare e non convenzionale.

Amanda vuole solo essere se stessa, il problema è che il segreto della sua identità è celato da mille bugie e interrogativi.

Il viaggio della mia sirena nel romanzo paranormal romance "IN FUGA - amore dagli abissi" è una continua metamorfosi, una ricerca della verità e di un passato avvolto nel mistero. Qualcuno è sulle sue tracce e, nonostante la sua natura schiva e diffidente, dovrà di fidarsi di due sconosciuti che stringono in pugno la sua sorte.

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Romanzo paranormal romance

 Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.