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lunedì 3 agosto 2020

Scopri tutti i segreti delle sirene



Vuoi scoprire le curiosità più incredibili sul mondo delle sirene? Allora sei nel posto giusto.


In questo articolo troverai risposta alle domande che ti sei sempre posto sulle sirene, ma che non hai mai osato fare!

 

Indice dei contenuti

 

·      Sirene: chi sono?

·      Sirene: come sono fatte?

·      Sirene a due code: cosa rappresentano?

·      Le sirene sono mammiferi?

·      Sirene: come si riproducono?

·      Sirene: come nascono?

·      Sirene: cosa significa il loro nome?

·      Le sirene sono cattive?

·      Le sirene sono immortali?

·      Sirene: dove vivono?

·      Sirene: la mia interpretazione


 

 

Sirene: chi sono?

 

Le sirene sono creature mitologiche marine, la cui leggenda è diffusa in molte zone del pianeta.

Sono celebri quelle della mitologia greca: fanciulle fatali, che con la loro voce irresistibile attiravano le navi dei marinai verso gli scogli. Un solo uomo riuscì a vincerle: l’astuto Ulisse, che tappò le orecchie dei suoi compagni con la cera, in modo che non sentissero il canto ammaliatore. Ma lui, assetato di conoscenza, volle ascoltare l’incantevole melodia. Si fece quindi legare all’albero maestro, per evitare di buttarsi in mare attirato dalle fascinose creature.

Le sirene sono anche presenti nella mitologia etrusca e romana, nonché nel folklore irlandese e scozzese. Ma non solo: le troviamo anche nelle leggende cinesi, messicane, filippine, caraibiche e brasiliane.

 

Sirene: come sono fatte?

 

L’immagine che abbiamo tutti delle sirene è quella di bellissime donne dai lunghi capelli, con busto umano e coda di pesce.

In realtà, questa rappresentazione cominciò ad affermarsi in epoca medievale: le sirene (con una o due code di pesce) erano sovente raffigurate in libri illustrati, bestiari e stemmi araldici

Nella mitologia greca, romana ed estrusca, erano invece metà umane e metà uccello. Si trattava per lo più di esseri vendicativi e assetati di sangue, simili alle arpie e alle Erinni. La loro bellezza più grande risiedeva nella voce ammaliatrice.

Nella mitologia greca, dunque, non esistevano creature marine metà umane e metà pesce? Sì, ma avevano un altro nome: tritoni.

 

Sirene a due code: cosa rappresentano?

 

Abbiamo accennato che, in epoca medievale, spesso le sirene venivano rappresentate a due code. Si tratta delle famose “sirene bicaudate”.

Cosa simboleggiano le sirene a due code? Questa raffigurazione, forse, è legata alla sfera sessuale. La sirena, infatti, è un forte archetipo di femminilità e lussuria; le code biforcate viste di fronte ricordano l’inguine femminile.

Curiosità: abbiamo raffigurazioni di sirene bicaudate anche in Italia! Un esempio? Le decorazioni all’ingresso della Pieve dei santi Vito e Modesto a Corsignano, provincia di Siena, luogo di culto risalente al XII secolo.



 

Le sirene sono mammiferi?

 

Gli studiosi di folklore hanno dibattuto per secoli sulla questione, al centro del celebre “paradosso della sirena”. In cosa consiste? Ebbene, la sirena è uno dei maggiori archetipi di sensualità e femminilità, ma gli esseri umani non possono accoppiarsi con lei a causa della coda. Il suo apparato riproduttivo, quindi, sarebbe simile a quello dei pesci.

In questa interpretazione la sirena rappresenta l’amore non corrisposto e il desiderio sessuale frustrato.

Per risolvere il paradosso, però, sono state avanzate altre ipotesi. Per esempio, è possibile che le sirene abbiano un’estremità simile a quella del delfino. In questo caso, sarebbero mammiferi a tutti gli effetti.

 

Sirene: come si riproducono?

 

A seconda di quale scuola di pensiero si assume, le sirene potrebbero riprodursi tramite la fecondazione delle uova (con inseminazione esterna, in cui il maschio sparge il suo sperma sulle uova deposte), oppure come noi mammiferi.

L’ipotesi della sirena-mammifero è molto interessante, perché permetterebbe a queste creature di avere figli “mezzo-sangue” con gli esseri umani. A supporto di tale congettura, possiamo notare come le sirene abbiano i seni, caratteristica peculiare dei mammiferi.

 

Sirene: come nascono?

 

Adesso che abbiamo sviscerato gli aspetti “tecnici” della possibile riproduzione delle sirene, passiamo al mito.

Secondo la mitologia greca ci sono due versioni per la nascita dei primi esemplari di sirene:

1.     Erano figlie della divinità fluviale Acheloo. La loro nascita fu violenta: Eracle, durante un combattimento, strappò un corno ad Acheloo. Le gocce di sangue, cadute al suolo, si trasformarono in sirene.

2.     Secondo un’altra versione, le sirene erano in origine ninfe degli Inferi. Persefone, quando diventò regina dell’Oltretomba, decise di inviarle sulle coste terrestri per addolcire il momento del trapasso dei marinai. In questo caso la loro natura non sarebbe maligna, ma benigna.

Per approfondimenti, puoi leggere l’articolo “Le sirene, amore e morte”.



 

Sirene: cosa significa il loro nome

 

Essendo un termine molto antico, ci sono diverse scuole di pensiero sull’etimologia. Secondo la più accreditata, deriva dal greco “seiren”, che contiene la radice “svar-” (splendere).

 

Le sirene sono cattive?

 

È una domanda molto complicata e affascinante.

Le sirene sono ambigue. Da un lato hanno una voce melodiosa e un aspetto incantevole, dall’altro uccidono i marinai.

Forse rappresentano l’ambivalenza della natura umana.

Le due versioni della loro nascita, nella mitologia greca, sono emblematiche di questa polarità: da una parte troviamo il mito violento del corno di Acheloo, dall’altra la funzione benefica delle ancelle di Persefone.

Tale dualità permane in epoca medievale. In araldica hanno una valenza positiva: rappresentano la potenza della parola e dell’eloquio. Ma nelle leggende popolari sono simbolo di pericolosa lussuria.

Più avanti, nell’arte Preraffaellita, le sirene sono una delle tante declinazioni della femme fatale.

 

Le sirene sono immortali?

 

Dipende dai miti. Nella mitologia greca sembra che non possano morire di vecchiaia, ma possano decidere di suicidarsi.

Abbiamo un esempio nella storia di Partenope. Chi era? Una sirena che restò così sconvolta nell’essere battuta nel canto da Orfeo (o, secondo altre versioni, nel venire rifiutata da Ulisse), da arrivare al punto di suicidarsi. Si schiantò sugli scogli, ma il suo corpo non si consumò come quello di un essere umano: al contrario, diede vita al meraviglioso Golfo di Napoli.

In altre leggende, sembra che siano immortali e senz’anima. Ne troviamo testimonianza nel folklore irlandese, precisamente nella storia della sirena Liban (“La sirena santificata”), che rinuncia all’immortalità in cambio dell’anima.

Per Hans Christian Andersen, celebre autore de “La sirenetta”, le sirene vivevano 300 anni. Non avevano un’anima immortale come gli umani, per cui alla morte diventavano semplice spuma marina.

 

Le sirene dove vivono?

 

Le sirene possono di respirare sia dentro che fuori dall’acqua (infatti, in alcune raffigurazioni, hanno anche le branchie). Sono quindi libere di spostarsi dagli abissi più profondi alle scogliere.

Quando si riuniscono in società complesse, sotto l’egida di un re o una regina, costruiscono meravigliosi palazzi in fondo al mare.

Andersen descrive così il palazzo del re del mare:

“Le mura sono di corallo e le alte finestre a arco sono fatte con ambra chiarissima, il tetto è formato da conchiglie che si aprono e si chiudono secondo il movimento dell'acqua; sono proprio belle, perché contengono perle meravigliose; una sola di quelle basterebbe alla corona di una regina.”

Traduzione tratta da Andersenstories.com.

 

Sirene: la mia interpretazione

Le sirene, un po’ come tutte le creature sovrannaturali, mi hanno sempre affascinata molto. Mi incanta la loro dualità e la possibilità di appartenere a due mondi contemporaneamente: quello degli abissi e quello terrestre.

Ho scelto di scrivere un romanzo sulle sirene per esplorare il senso di confusione generato dal non conoscere il proprio posto nella realtà circostante. Come ci si ritaglia uno spazio in un mondo dominato da giochi di potere? Come si fa a non essere pedine sacrificabili sulla scacchiera di qualcun altro? Questi sono i quesiti che mi hanno guidata nella creazione della trama.

La premessa alla base della storia è: che cosa accadrebbe se una sirena si svegliasse nuda e in stato confusionale sul bagnasciuga toscano? Partendo da questa domanda ho voluto complicare ulteriormente le cose scegliendo come protagonista Amanda, che è sì una sirena… ma con un passato particolare e non convenzionale.

Amanda vuole solo essere se stessa, il problema è che il segreto della sua identità è celato da mille bugie e interrogativi.

Il viaggio della mia sirena nel romanzo paranormal romance "IN FUGA - amore dagli abissi" è una continua metamorfosi, una ricerca della verità e di un passato avvolto nel mistero. Qualcuno è sulle sue tracce e, nonostante la sua natura schiva e diffidente, dovrà di fidarsi di due sconosciuti che stringono in pugno la sua sorte.

Amanda è una sirena moderna! "IN FUGA - amore dagli abissi" ti aspetta in eBook su Amazon e aderisce Kindle Unlimited! Scopri subito la sua storia!

 

Romanzo paranormal romance

 Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.


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