Cervi che vivono sull’albero cosmico, serpi alate e scintillanti, cani infernali: un affascinante viaggio nella mitologia nordica
Gli animali rivestono un ruolo di
rilievo in tutte le mitologie, ma in quella norrena la loro presenza è
particolarmente importante. I culti nordici, infatti, avevano una fortissima
correlazione con la natura, la fertilità, le stagioni e il contatto tra uomo e
animali, sia domestici che selvatici.
Ecco quindi 10
animali mitologici norreni che ti sorprenderanno!
1. La mucca che nutrì il gigante primordiale
Ymir e Auðhumla in un dipinto di Nikolaj Abraham Abildgaard |
La nostra lista non può che
cominciare con Auðhumla, nota per essere stata
una delle prime due creature viventi al mondo, insieme al gigante Ymir. Prima
di loro, infatti, esistevano solo due terre contrapposte che si contendevano
l’universo: a nord il Niflheimr, patria delle nebbie
e del gelo, e a sud il Muspellsheimr, patria delle
fiamme e del calore.
Quando questi due poli vennero in
contatto, generarono Ymir e Auðhumla.
Fu proprio grazie al latte della
mucca primordiale che Ymir riuscì a nutrirsi e
crescere sano e forte. Ma non è tutto: Auðhumla,
leccando i ghiacciai salati che la circondavano, liberò Buri, il progenitore
di tutte le divinità nordiche.
Per saperne di più sulla
cosmogonia del nord Europa, ti consiglio l’articolo “Il
mito della creazione norreno”.
2. I cervi che vivono sull’albero cosmico
Yggdrasill è
l’albero cosmico, una pianta sacra (per alcuni un frassino, per altri un tasso
o una quercia) che sorregge i nove mondi nati dal corpo di Ymir,
a seguito della sua uccisione.
Tra le fronde di Yggdrasill vivono quattro cervi, che si nutrono delle sue
foglie: i loro nomi sono Dáinn, Dvalinn, Duneyrr, Duraþrór.
Non si tratta degli unici animali
mitologici norreni che abitano l’albero cosmico. Tra le radici dimorano
serpenti, sulla sommità un gallo, un’aquila e un falco, mentre uno scoiattolo
corre incessantemente lungo il tronco facendo da messaggero tra gli uccelli e i
serpenti.
3. Il serpente alato
È giunta l’ora di una creatura
molto più spaventosa di quelle che abbiamo visto finora: Níðhǫggr,
il cui nome significa “Colui che colpisce con odio”.
Si tratta di uno dei serpenti che
si annidano tra le radici di Yggdrasill e lo rodono
dall’interno, mettendo in pericolo l’intero equilibrio cosmico. Non a
caso, Níðhǫggr avrà un ruolo di spicco nella
battaglia finale del Ragnarǫk, che
segnerà la distruzione del mondo così come lo conosciamo. Nell’ultimo canto
della “Vǫluspá” (“La profezia della veggente”,
il più famoso dell’”Edda poetica”) è citato come una serpe scintillante e
alata, che porta tra le sue ali i cadaveri del Ragnarǫk.
4. Il lupo gigante
Fenrir è un lupo
gigante nato dall’unione tra Loki e la gigantessa Angrboða (il cui nome, molto rassicurante, significa
“Presagio di male”).
Loki è la divinità
dell’inganno e del caos, una figura ambigua e affascinante, tanto seducente
quanto subdola. Oltre a Fenrir, diede vita ad altri due esseri spaventosi: la
Dea della morte Hel, con metà corpo cadaverico e metà vivo, e il serpente
gigante Miðgarðsormr.
Fenrir, con la sua forza, le sue
grandi dimensioni e il retaggio della sua discendenza, cominciò ben presto a
impensierire tutti gli Dei. Decisero quindi di incatenarlo con una corda
magica fabbricata dai nani fino al momento del Ragnarǫk,
in cui riuscirà a liberarsi.
5. Il cane infernale
Hel con il mostruoso cane Garm, illustrazione di Johannes Gehrts |
Proprio come nella mitologia
greco-romana, anche nel culto norreno troviamo un cane infernale, sebbene non
abbia tre teste come Cerbero. Si tratta di Garmr,
il mostruoso cane di Hel, che, come abbiamo visto, è la regina degli
Inferi.
Come Fenrir, anch’esso è
incatenato e anch’esso troverà la libertà quando scoccherà l’ora del Ragnarǫk.
6. La capra che produce idromele
Heiðrún in un’illustrazione di Lorenz Frølich |
Non potremmo parlare di mitologia
norrena senza parlare di idromele! Questa deliziosa bevanda (a base di
miele fermentato) nella mitologia norrena è prodotta dalle mammelle della capra
Heiðrún, che si nutre delle foglie
dell’albero cosmico Yggdrasill.
7. I cinghiali di Freyr e Freya
Freyr con Gullinbursti in un’illustrazione di Jacques Reich |
Tra gli animali mitologici
norreni rivestono un ruolo fondamentale le bestie sacre di Freyr
e Freya: i cinghiali.
Freyr e
Freya, divinità della stirpe Vani, appartengono a un antichissimo culto
contadino, per cui sono strettamente legati alla sfera della fertilità, della
natura e dell’ambiente boschivo (come raccontato nell’articolo “Curiosità
e nomi delle divinità nordiche”). Per questo motivo, il cinghiale è un
animale molto importante nella loro ritualità.
Il cinghiale di Freya, usato
dalla Dea come cavalcatura, si chiama Hildisvíni,
mentre l’animale sacro di Freyr è Gullinbursti.
Quest’ultimo è un cinghiale dalle setole d’oro creato dai nani Eitri e Brokkr.
8. I corvi di Odino
Odino con i suoi animali sacri, illustrazione di Carl Emil Doepler |
Odino è
spesso menzionato come il “Dio-corvo”: si tratta di una “kenning”,
ovvero una perifrasi che indica una persona o una cosa. Si tratta di figure
retoriche molto amate nella letteratura norrena; spesso sono estremamente
criptiche e per decifrarle è necessario conoscere a fondo contesto, mitologia e
cultura.
Tale kenning
è dovuta ai suoi messaggeri alati: due corvi di nome Huginn
e Muninn,
rispettivamente Pensiero e Memoria. La saggezza e il potere di Odino
derivano anche dall’aiuto di questi due uccelli, che ogni giorno sorvolano la
Terra e poi riferiscono al loro padrone tutto ciò che hanno visto.
Famosissime sono queste parole
tratte dal “Grímnismál”, (il “Discorso di Grímnir”):
Huginn e Muninn
volano ogni giorno
sopra la vasta Terra.
Paura ho che Huginn
indietro non ritorni,
sebbene ancor più tema per Muninn
Fonte:
https://www.bifrost.it/GERMANI/Fonti/Eddapoetica-4.Grimnismal.html
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9. I corvi/lupo
Un valravn in un’illustrazione di Tsaag Valren |
I valravn
sono animali mitologici norreni metà lupi e metà corvi, tipici del folklore
danese. Sono creature spaventose, dedite a macabre attività quali
ghermire i cadaveri sui campi di battaglia o mangiare il cuore dei bambini.
Si dice che qualsiasi corvo possa
diventare un valravn, se si ciba del cadavere di un
re o di un capo di stato.
10. Il gallo che annuncerà il Ragnarǫk
Abbiamo più volte accennato allo
scontro finale, alla battaglia che porrà fine al nostro mondo, che libererà
dalle catene tutte le forze oscure dell’universo. Ma quale sarà il segnale che
darà l’avvio al Ragnarǫk?
Ebbene, il “fischio d’inizio”
sarà il canto di Víðópnir, il gallo d’oro
che dimora sulla sommità di Yggdrasill.
Continuiamo a sognare con la mitologia norrena!
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Ivana Vele Poletti:
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