Se vuoi imparare le tue prime parole in elfico e scoprire come si pronuncia questa lingua direttamente da Tolkien... sei nel posto giusto!
La trilogia del Signore degli
Anelli è ricca di lingue bellissime, evocative e
memorabili: una delle più famose è proprio l’elfico.
L’elfico è una
lingua costruita, altrimenti detta “conlang” (constructed language): questo
termine si riferisce a qualsiasi lingua inventata, sia per scopi ludici che pratici. In termini generali, si tratta di sistemi
linguistici progettati in maniera consapevole, anziché nati naturalmente dai
parlanti.
Se vuoi approfondire l’argomento
e scoprire tutte le curiosità dell’elfico, sei nel posto giusto!
Come si chiama la lingua del Signore degli Anelli?
Il Signore degli Anelli è scritto
in inglese, ma include molte parole e frasi di lingue diverse. Ad esempio, le
due lingue principali parlate dagli elfi sono il Quenya
e il Sindarin, mentre la lingua nanica
parlata dai nani si chiama Khuzdul.
Nel corso dei libri vengono utilizzate anche altre lingue, tra cui la Lingua
Nera (la lingua di Mordor), il Rohirrico
(la lingua dei Cavalieri di Rohan) e l’Entish (la
lingua degli Ent).
Le elegantissime lettere dell’alfabeto
elfico si chiamano Tengwar e per capire meglio la loro pronuncia sarebbe opportuno
avere sottomano la tabella
di riferimento IPA (International
Phonetic Alphabet).
Quante varianti ha la lingua elfica?
Nel mondo di Tolkien (Arda), la lingua
degli elfi comprende undici varianti:
1. Avarin
2. Doriathrin
3. Eldarin comune
4. Elfico
primitivo
5. Quenya
6. Nandorin
7. Ñoldorin
8. Sindarin
9. Telerin
10.Telerin comune
11.Vanyarin.
Come si parla in elfico?
Secondo l’Elvish Linguistic Fellowship (l’organizzazione internazionale volta allo
studio programmatico dei linguaggi inventati da Tolkien), non è possibile
parlare in lingua elfica. Questo perché Il vocabolario, la grammatica, e la
sintassi dei sistemi linguistici inventati da Tolkien sono
di gran lunga troppo incompleti per consentirne l’uso colloquiale quotidiano.
In effetti, non è mai stata
intenzione di Tolkien trasformare il Quenya, il Sindarin, o una qualsiasi delle sue lingue conlang in una forma parlata correntemente; piuttosto, tali
idiomi sono stati creati per puro divertimento personale.
Inoltre, nessuno
può imparare a parlare una lingua senza un parlante o un modello correttivo che
valutino la grammaticalità e la comprensibilità di quello che dice.
Tuttavia, non
bisogna demordere! Se hai la passione della lingua elfica, puoi
comunque provare a conoscerla e approfondirla il più possibile. Ecco qualche
suggerimento per farlo. Sarà utilissimo per evitare di leggere i sottotitoli quando
ti cimenterai nella tua prossima maratona di film!
Come studiare la lingua elfica?
Se vuoi approfondire l’elfico, un
primo consiglio è quello di focalizzarti sulla
variante Quenya. Personalmente,
consiglio il libro “Lingue elfiche. Quenya e Lindarin” di Edouard J. Kloczko, che comprende grammatica, dizionario e spiegazioni
molto dettagliate: un must per gli amanti della linguistica oltre che degli
elfi!
La lingua Quenya
era parlata dai popoli elfici dei Noldor e dei Vanyar, che da Valinor migrarono
nella Terra di Mezzo. Fu creata ad Aman e successivamente ampliata dagli Eldar
sulla base di una lingua precedente chiamata Eldarin
comune, che conservava tutte le caratteristiche primarie dell’elfico.
Per quanto riguarda la quantità
di materiale disponibile, il Quenya è certamente la
lingua tolkieniana più completa; la sua grammatica, pur non essendo
esaustiva, è sufficiente per formare brevi testi. A differenza di altre lingue
tolkieniane, il cui vocabolario è costituito solo da alcune radici, il Quenya ha un lessico più ampio, basato su lingue reali (il
finlandese, il latino, il greco antico, l’italiano e lo spagnolo).
Per iniziare, cominciamo a
esplorarne la fonetica.
Come si pronuncia il Quenya?
Una prima divisione della fonetica Quenya potrebbe essere resa in questo modo:
· suoni vocalici (vocali e dittonghi);
· suoni consonantici.
Le vocali possono
essere divise tra corte e lunghe; queste ultime si distinguono dall’accento.
I dittonghi, che
vanno considerati come suoni unitari, constano due gruppi: quelli in “-i” e
quelli in “-u”. Il primo gruppo comprende la serie: ai; oi; ui.
Il secondo gruppo comprende la serie au; eu; iu.
Le consonanti si
dividono come segue:
· b;.
· c (suono duro, come nella parola “koala”);
· d;
· f;
· g (suono duro, come nella parola “ghiro”);
· gw, come l’unione
dei due suoni “g” + “w”;
· h, espirata (ma differisce in base alla posizione);
· hy, suono “ich” tedesco.
· hw, suono “w” con
una espirazione iniziale.
· l;
· hl, una “l” afona;
· ly, unione di una
“l” afona e di una “y”;
· m;
· n;
· ny;
· nw;
· p;
· qu;
· r, vibrante;
· hr, afona, non
vibrata;
· ry, unione di una
“r” afona e di una “y”;
· s;
· t;
· ty;
· v;
· y;
· w;
· x;
· z.
Per i più
curiosi: chi volesse approfondire la pronuncia con un maestro
d’eccezione (ovvero Tolkien stesso!), può farlo con il CD “The
J.R.R. Tolkien Audio Collection”, una registrazione su nastro che Tolkien
fece nel 1952, leggendo alcuni brani tratti da “Lo hobbit” e da “Il signore degli
anelli”.
Dizionario lingua elfica
Se hai la curiosità di imparare
le tue prime parole elfiche, ecco una breve rassegna per te!
· Albero: alda, ornë
· Andare: lelya
· Anello: corma
· Cavallo:
rocco
· Dire: quet-
· Donna: nis, inya
· Farfalla:
vilvarin
· Fuoco: nàr, nàre
· Melodia:
lindë, linda
· Nero: mor, morë
· Pugno: quár
· Re,
nobile: aran, arata, turcil
· Popolo,
folla: lië, sanga
· Uomo,
sposo: atan, ner, engwa, firë, hil,
weo.
Per proseguire con lo studio, un
ottimo punto di partenza è la bibliografia consigliata dall’Elvish Linguistic Fellowship a questo link: https://www.elvish.org/resources.html
Nomi in lingua elfica
Se vuoi scoprire i nomi propri
utilizzati da Tolkien, ecco un’esaustiva lista per te:
Maschili: Aegnor, Aerandir, Amdír, Amras, Amrod,
Amroth, Angrod, Annael, Aranwë, Argon, Arminas, Beleg, Caranthir, Celeborn, Celebrimbor, Círdan, Curufin, Daeron, Denethor, Dior, Eärendil, Ecthelion, Edrahil, Egalmoth, Elemmirë, Elladan, Elrohir, Elmo, Elrond, Elros, Eluréd, Elurín, Elwë, Eöl,
Erellont, Falathar, Fingolfin, Fingon, Finrod Felagund, Finwë, Finarfin, Galadhon, Galdor, Galion, Gelmir, Gil-galad, Gildor, Glirhuin, Guilin, Gwindor, Heorrenda, Haldir, Ingil, Ingwë, Legolas, Lenwë, Lindir, Mablung, Maedhros, Maeglin, Maglor, Mahtan, Nellas, Nuin, Olwë, Orodreth,
Oropher, Orophin, Pengolodh, Penlod, Rog, Rúmil, Saeros,
Slagant, Thranduil, Turgon, Voronwë.
Femminili: Amarië, Anairë, Aredhel, Arwen, Celebrían, Eärwen, Elenwë, Elwing, Findis, Finduilas, Galadriel, Idril, Indis, Irimë, Lúthien,
Míriel, Nerdanel, Nimloth, Nimrodel.
Per approfondire il mondo degli elfi
Non ne hai mai abbastanza di
elfi, mondi fantasy e misteri? Allora abbiamo decisamente
molte cose in comune! Il Magical Magazine,
infatti, nasce proprio per soddisfare le esigenze di chi, come me, ama la
letteratura fantastica.
Per cominciare, ti posso
consigliare l’articolo “10
cose da sapere sugli elfi de ‘Il signore degli anelli’”.
Se poi vuoi leggere un libro che parla del lato più oscuro degli elfi, ti consiglio “Trusting Darkness”, romanzo autoconclusivo distopico/sci-fi.
Buona lettura!
Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti:
http://colorarelavita.blogspot.com/