La Wicca affonda le sue origini nello sciamanesimo; possiamo
definirla come una sorta di ristrutturazione in chiave moderna dei riti indigeni
europei. Si tratta di riti che affondano le loro origini nella terra e, di
conseguenza, simili in tutte le pratiche sciamaniche effettuate in ogni luogo. Ovviamente, con adattamenti alla cultura dominante e alle risorse
naturali reperibili in loco, ma spiritualmente orientate allo stesso obiettivo.
Se c'è una certezza basilare nel cuore
dello sciamanesimo, e della Wicca,
è che tutto quanto è vita è sacro.
C'è una realtà comune senza distinzione
fra spirito e natura, Divinità e umanità,
umanità e natura. Tutto è connesso, tutto è Uno.
(da “Wicca, il libro essenziale”)
Essenzialmente,
ogni cosa nasce dall'Uno e, smarrita in questo mondo esclusivamente materiale,
ne cerca il ritorno attraverso lo spirito divino che c'è in noi. La luce che
torna nell'ombra, l'ombra che torna nella luce: l'Uno,
il principio primordiale che tutti ci accomuna.
Chi può praticare lo sciamanesimo?
Non tutti
possono diventare sciamani, ma tutti possono praticare
lo sciamanesimo. Allo stesso modo, chiunque può essere partecipe dei riti Wicca e praticarne i principi nella vita, senza tuttavia
esserne divenuti sacerdoti. Naturalmente, questi poli di benessere, di vita
comune improntata alla convivenza sociale e naturale, sono sempre stati invisi
ai poteri accentratori e visti come pericolosi antagonisti.
Ma lo sciamanesimo,
a qualsiasi latitudine, è sempre sopravvissuto come un culto valoriale
sotterraneo. L'alleanza dei poteri dei sovrani con quello della chiesa ha
stravolto la prospettiva e la parola stregoneria,
nella sua accezione più negativa, ha sostituito nell'immaginario collettivo,
imposto, quella di guaritore o sciamano.
L’Inquisizione
Un vero e
proprio olocausto delle donne e di tutti coloro che
potevano rappresentare un pericolo per l'egemonia del principe o della chiesa,
fu la caccia alle streghe, organizzata e perpetuata dalla “santa” inquisizione.
Nel 1484, papa Innocenzo VIII promulgò un editto in cui si autorizzava
la tortura nei processi di stregoneria, editto valido ancora oggi. Processi e
torture che si protrassero nel tempo e in ogni continente, grazie ai missionari
soprattutto gesuiti che imperversarono ovunque con il loro zelante
oscurantismo.
La regola base della Wicca
La regola
base della Wicca: Fai quello che vuoi fino a quando
non fai male a nessuno, compreso te stesso.
Ovviamente
suona famigliare, infatti è un precetto che si perde
nella notte dei tempi, dal Karma orientale alla filosofia greca, alla dottrina
di Gesù, da non confondere con quella della chiesa! Peraltro, a questa regola
si associa quella del tre e cioè: il bene che farai ti sarà restituito tre
volte tanto, altrettanto dicasi per il male. (Su
questa sorta di giustizia nella vita non sarei così certo).
Vediamo i
punti base:
- I riti praticati dai wiccan hanno lo scopo di armonizzare l'uomo con la natura e quindi, ciclo lunare, quattro stagioni e quattro punti cardinali.
- Ogni adepto riconosce la sua
responsabilità verso l'ambiente, e farà del suo meglio per viverci in
armonia.
- La Wicca
riconosce l'esistenza di un potere soprannaturale, ma ritiene che sia
insito in ognuno di noi.
- Tutto il potere dell'universo si
esprime attraverso la dicotomia Donna/Uomo, senza nessuna prevalenza
dell'uno sull'altro. Il sesso è espressione di piacere e gioia di vivere.
Può essere usato all'interno di alcuni riti.
- La Wicca
riconosce l'esistenza di un mondo esterno e un mondo interiore spirituale,
questi due aspetti sono interconnessi e possono dar vita
a fenomeni paranormali.
- Nella Wicca
non ci sono gerarchie, tuttavia solo i sacerdoti
e gli anziani della congregazione hanno accesso ad alcuni privilegi
particolari.
- La Wicca
considera in egual misura importanti nella vita, magia, religione e
saggezza, questo insieme è denominato Wicca.
- Strega, per la Wicca,
significa essere in grado di controllare le forze interiori e indirizzarle
a scopo benefico.
- La Wicca
mette la vita al centro dell'universo. Non ha nessun problema con altre
religioni. Non cerca di imporre il proprio credo, ogni adepto partecipa di
sua volontà e ogni religione è compatibile con la Wicca.
- La Wicca
non riconosce alcun male assoluto, come il diavolo della cristianità o
altre creature demoniache. La Wicca collabora
con la natura per il benessere psicofisico di ogni wiccan,
non ricerca nessun potere materiale e di conseguenza non ha nessun debito
di riconoscenza verso entità fisiche o spirituali. La Wicca
adora solo il potere primordiale, l'Uno rappresentato dalla dea o dal dio
e il divino che è dentro ognuno di noi.
Simboli e strumenti rituali
- Pentacolo con le punte verso
l'alto, verso il basso è versione satanista.
- Scopa, serve per spazzare via le
energie negative dall'area del rito, rappresenta l'unione dell'uomo e
della donna in un'unica energia.
- Bacchetta, di
legno, di metallo o d'avorio, serve all'officiante del rito a incanalare
l'energia della dea.
- Incensiere, per stimolare i sensi
dei partecipanti, bruciando non solo incensi.
- Calderone, con acqua bollente per
la preparazione di pozioni. Solo con acqua per i riti di
chiaroveggenza o divinazione. Nella Wicca
il calderone simboleggia la donna in quanto
procreatrice di vita, oppure la creazione di nuove cose attraverso la
mescolanza di ingredienti.
- Athame, un pugnale dal manico nero per assorbire le
energie negative, ma completamente spuntato e non affilato.
- Bolina, pugnale dal manico bianco
in questo caso affilato, si usa nella preparazione delle pozioni o dove
necessiti incidere o tagliare.
- Palla di cristallo, per leggere il
futuro e avere delle risposte. Puoi vedere nubi di colore, a seconda del quale avrai una risposta alla domanda.
Oppure una serie di simboli che vanno dal serpente alla stella, al terzo
occhio e vari altri, ognuno di essi con un particolare significato
inerente alla divinazione richiesta.
- Il libro delle ombre, un personale
diario delle proprie esperienze rituali.
- Calice, usato nel rito della
libagione, ma più importante nel grande rito dove insieme all'Athame simula l'unione tra uomo e donna.
- Campana, per sottolineare
momenti particolari durante il rito, o facilitare attraverso i suoni il
contatto con la dea.
A questo
proposito, può interessarti anche l’articolo “Il
ruolo dell’oggetto magico nel fantasy”.
La Wicca crede nella ciclicità della vita e, perciò, nella
reincarnazione condividendo le teorie del Karma. A seconda quindi del
comportamento tenuto in vita, l'anima ritornerà sulla Terra in condizioni più o meno favorevoli. Fino a quando il premio definitivo
sarà il ritorno alla dea, interrompendo così il ciclo delle reincarnazioni.
L’epoca odierna
Il bivio a cui siamo arrivati ci obbligherà a scelte assolutamente
drastiche. L'abbandonarsi alla tecnologia in modo acritico confidando nella
scienza, come ci viene ripetuto in ogni momento in
maniera asfissiante, entrando così in un mondo assolutamente virtuale, dove
nulla è quello che pare, ma serve uno scopo altro.
Oppure
tornare alla natura, all'ascolto di noi stessi, a quello che è l'equilibrio
psicofisico prodotto dalla condivisione, e non dal possesso e dall'apparenza.
La vita è
una magia che in quanto tale nessuno comprende, ma che possiamo assecondare,
oppure illuderci di poter controllare, con i risultati che sono sotto i nostri
occhi da tempo.
Mi compiaccio: bel lavoro!
Tutte avrete dei proventi;
ora, in circolo, cantate
come elfi, come fate
per stregare gli ingredienti.
(Ecate, regina delle streghe,
dal “Macbeth”, W. Shakespeare)
Contenuto preparato in collaborazione con
BRAN
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