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lunedì 12 giugno 2023

La magia dei sogni




Ciò che importa è sapere perché tu lo voglia fare

Imparare a sognare per viaggiare in un mondo altro non è per tutti, anche per coloro che possiedono determinate qualità, degli stregoni in potenza, che sono naturalmente collegati all'energia del multiverso. Ma attraverso la guida costante del maestro, l'applicazione e la disciplina, è possibile assecondare ed eseguire nel sonno lo spostamento sistematico del punto d'incontro. E, come abbiamo visto nel precedente articolo intitolato “Il potere della percezione”, lo spostamento del collegamento energetico implica una diversa posizione dentro i filamenti che costituiscono i mondi altri che ci circondano e in cui siamo inseriti.

 

Imparare a sognare, dunque, equivale a volare sia nel mondo che in apparenza conosciamo dalla nostra nascita sia nei mondi altri.


Come gestire i sogni

Generalmente ci sono due modi di trasmettere concetti, metodi o visioni che riguardano la stregoneria. Questo semplicemente perché non ne esistono di direttamente comprensibili e assimilabili.

 

Uno è completamente astratto, usando terminologie e linguaggi prettamente adatti alla pratica magica.

 

L'altro è attraverso l'uso di metafore, ma descrivere anche metaforicamente la prodigiosità di fenomeni visivi completamente, a noi, sconosciuti, risulta di difficile comprensione. Soprattutto per una mentalità razionale, forgiata da un Aristotelismo militante, che caratterizza la società occidentale.

 

I sogni vanno organizzati. Ma come è possibile organizzare e quindi prevedere cosa sogneremo? Certo è possibile, si tratta di una sorta di allenamento, non è diverso da tutti gli altri tipi di controllo che effettuiamo ogni giorno sulla nostra vita. Gli stregoni lo attuano ogni volta che lo vogliono o che ne hanno bisogno e questo da sempre. Leggiamo in una lettera indirizzata ai vescovi da Reginone di Prum, il Canon Episcopi, nel 906:

«certe donne depravate, rivolte a Satana, e sviate da illusioni e seduzioni diaboliche, credono e affermano di cavalcare la notte alcune bestie al seguito di Diana, dea dei pagani (o di Erodiade), e di una innumerevole moltitudine di donne; di attraversare larghi spazi grazie al silenzio della notte profonda e di ubbidire a lei come loro signora e di essere chiamate certe notti al suo servizio. Volesse il Cielo che soltanto loro fossero perite nella loro falsa credenza e non avessero trascinato parecchi altri nella perdizione dell’anima! Moltissimi, infatti, si sono lasciati illudere da questi inganni e credono che tutto ciò sia vero, e in tal modo si allontanano dalla vera fede e cadono nell’errore dei pagani, credendo che vi siano altri dei o divinità, oltre all’unico Dio. Perciò, nelle chiese a loro assegnate, i preti devono predicare con grande diligenza al popolo di Dio affinché si sappia che queste cose sono completamente false e che tali fantasie sono evocate nella mente dei fedeli non dallo spirito divino ma dallo spirito malvagio. Infatti […] durante le ore del sonno inganna la mente che tiene prigioniera, alternando visioni liete a visioni tristi, persone note a persone ignote, e conducendole attraverso cammini mai praticati; e benché la donna infedele esperimenti tutto ciò solo nello spirito, ella crede che avvenga non nella mente ma nel corpo».

 

Si tratta dunque di esercitare un controllo pratico, rigoroso, sulle situazioni che mano a mano si susseguono nel sogno.

 

Organizzare un sogno significa essenzialmente adoperarsi affinché non esca dal solco pre-definito, per scivolare in qualcosa di imprevisto. Controllarne la visione e non lasciare che prenda altre vie fino a quando non lo si è deciso.


 

Consigli pratici su come controllare i sogni

Dunque, come fare? Essenzialmente cominciando con cose molto semplici, per esempio concentrando la mente ancora sveglia su qualcosa di conosciuto: le proprie mani, oppure il cane, o un oggetto acquisito con molto sacrificio. Lo scopo è di portare questa visione nel sonno avendone però consapevolezza e cercando quindi di mantenerne lo sviluppo sotto controllo per il maggiore tempo possibile.

Ma, c'è sempre un ma, tutto ciò va fatto con leggerezza! Parlare di come sognare, darne spiegazioni è sempre ponderoso... sognare deve essere leggero! L'impegno deve essere preso con allegria, come se fosse una scampagnata nelle cose che vorremmo fare, come se non avessimo altri pensieri al mondo se non sognare in leggerezza e allegria.

Questa è una condizione per poter “sognare” oltre i comuni sogni, come il “vedere” ti consente di essere partecipe del mondo altro che ci circonda.

Possiamo definire il percorso verso il sognare come una progressione, un'idea fantasiosa ai margini della nostra ragionevolezza che poi si trasforma in una mera curiosità, lontana però da qualcosa che si possa veramente realizzare. Poi, con la perseveranza e la pratica comincia a trasformarsi, dapprima come un sentire diverso, quasi scollegato dalla realtà tangibile che sperimentiamo ogni giorno. Mano a mano che ne prendiamo consapevolezza e cominciamo a maneggiarne la diversa consistenza, questa sensazione diviene una forma d'essere a sé, sempre più potente nelle sue manifestazioni. Fino a quando spalancando l'infinitezza dei mondi altri (anche qui ci ricorda qualcosa... Doctor Strange) ci pone davanti a limiti imposti solo dalla nostra forza.

Questa sequenza, se così possiamo chiamarla, di passaggi per arrivare a maneggiare questa potente forma di stregoneria ci ricollega all'uso della psicologia e del condizionamento mentale. Ciò può essere applicato sia nella cura di fantomatiche malattie psicologiche o psicosomatiche, sia nella pratica del potenziamento mentale in ambito sportivo, ma soprattutto, nel condizionamento o sviluppo delle capacità di controllo mentale per scopi militari.


La magia dei sogni e come usarla

Possiamo quindi schematizzare le fasi iniziali che potranno portarci, forse un giorno, a padroneggiare la tecnica dei sogni indotti e, forse un giorno, a “sognare con la vista da stregone”.

Invece, tornando alle due correnti della magia nominate prima, possiamo comprendere ora i differenti usi di questa tecnica applicata dalle streghe e dagli stregoni. Uno è l'uso a scopo pratico, condizionato, sia benefico che a servizio, la cosiddetta corrente concreta. L’altro è l'uso esclusivamente libero, solo per il piacere della scoperta e dell'energia di sé nei mondi altri.

L'essenza della stregoneria è tradizionalmente onirica e solo in seguito si è in parte trasformata in raduni fisici (ma probabilmente con figure di secondo piano nella gerarchia magica). Ma la quintessenza del sabba, la sua origine, è e rimane essenzialmente onirica. Rappresenta il mondo degli spiriti, dei morti, del popolo fatato. Non a caso spesso la regina delle fate è anche la patrona delle streghe.

Citando Peter Gray “L'iniziazione in sogno si rivela così la nascita della stregoneria. La nostra origine è incorporata nella terra dei morti e delle fate, nascosta tra le melodiose colline cave”.

Ora vediamo uno schemino di base moderno con cui potremmo avvicinarci a questa pratica:

1. Pensiamo al sogno che vorremmo fare durante la giornata. La pratica del journaling mirato a questo scopo è certamente d’aiuto. Si consiglia la lettura dell’articolo Journaling: cos’è e quali sono le strategie migliori per iniziare”, gli unici strumenti necessari sono una penna e un foglio; è possibile agire anche in via elettronica ma il contatto con gli oggetti stimola aree cerebrali diverse.

2. La sera, prima di addormentarci, ripetiamo l'esercizio, immergendoci totalmente (magari rileggendo gli appunti presi nel diario personale o su un foglio) fino a quando non ci addormentiamo.

3. Al risveglio riportiamo alla mente il sogno e scriviamolo, raccontandocelo ad alta voce. In questo caso è essenziale raccogliere tutti i sogni e gli appunti in un unico diario, in modo da poterlo consultare facilmente. Nell’articolo Come scrivere un diario? Esempi pratici per iniziare subito” è spiegato in modo dettagliato come cominciare a tenere un diario e quali benefici porta.

 

Quando avremo compreso bene la tecnica, ci saremo addormentati senza accorgercene, con il nostro sogno nella mente e nel cuore, saremo così pronti a passare alle fasi successive della nostra via all'apprendistato.

 

Vento nel vuoto,

il mondo negli occhi:

Magici tocchi.

 

La foresta si muove,

il cerchio si chiuderà.


Contenuto preparato in collaborazione con

BRAN


 

 

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