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lunedì 5 ottobre 2020

Angeli custodi: chi sono e come ci parlano


 
L’idea che esista, lassù nel cielo, un angelo custode intento a vegliare su di noi è dolce e confortante. 
Tutti abbiamo in mente gli angeli custodi della tradizione cristiana. Pochi, però, sanno che anche in epoca precristiana esistevano spiriti alati preposti alla protezione degli esseri umani. 
Si tratta, insomma, di una speranza comune a moltissime culture. Un semplice desiderio, o qualcosa di più? Gli angeli custodi esistono veramente? Se sì, è possibile comunicare con loro?
In questo articolo cercheremo di fare luce su questi e altri misteri.
Ecco l’indice degli argomenti:
 
  • Chi sono gli angeli custodi nella tradizione precristiana?
  • Chi sono gli angeli custodi nella tradizione cristiana?
  • Gli angeli custodi esistono?
  • Nonni come angeli custodi
  • Dove sono gli angeli custodi?
  • Come contattare gli angeli custodi?
  • La meditazione dell’angelo custode
  • I numeri angelici
  • Quando si festeggiano gli angeli custodi?
  • Angeli custodi per mese di nascita: scopri il tuo nome angelico!
  • Gli angeli custodi possono innamorarsi?
 
Iniziamo!
 

Chi sono gli angeli custodi nella tradizione precristiana?

 
La parola “angelo” deriva dall’antico greco “ἄγγελος” (pron. “angelos”), che significava “messaggero”.
Erano definiti “angeliHermes e Iride, gli Dei alati che trasportavano i messaggi delle divinità agli uomini.



Inoltre, nella cultura greca, i cosiddetti “demoni” erano molto simili alla concezione che abbiamo noi degli angeli. Il “daimon(Δαίμων), infatti, era un tramite tra umani e divinità, spesso alato e benefico. Per Esiodo rappresentava la coscienza personale di ciascun uomo.

Il concetto di “daimon”, tuttavia, era molto esteso. Poteva anche simboleggiare un’entità malvagia che si impossessava dell’uomo. 
Passiamo agli antichi Romani. Essi credevano che ogni uomo fosse assistito fin dalla più tenera età da un “genio”, spesso raffigurato con le ali. 

I Romani pregavano i geni per avere prosperità. Lasciavano loro offerte di cibo e piccoli doni in occasione del proprio compleanno. Si trattava di entità benevole che proteggevano gli uomini dalle sventure.
Nella cultura etrusca i geni erano femminili e alati. Si chiamavano “lasa” e accompagnavano ogni essere umano dalla nascita alla morte.

Lasa sull'urna di Velimnas Aules, Perugia


 
La mitologia babilonese annoverava due figure simili agli angeli:
  • Gli shedu o lamassu, spiriti alati che proteggevano gli uomini
  • I karibu, il cui nome significa “colui che prega, invoca”’origine dell’italiano “cherubino”. Erano geni alati, con testa umana, ali piumate, corpo di leone e zampe di toro. Fungevano da tramite tra esseri umani e divini. Erano raffigurati all’ingresso dei templi.
 
Completiamo la nostra rassegna con la dottrina zoroastriana, fondata dal profeta iranico Zarathuštra tra il X e l'VIII secolo a.C. 
Proprio come il Cristianesimo, l’ebraismo e l’islam, lo zoroastrismo era una religione monoteista. L’unico Dio aveva il supporto di spiriti immortali chiamati “amesha spentas”: veri e propri angeli, che annunciavano all’uomo i messaggi divini.
Contrapposti a queste figure angeliche troviamo i “daeva”, cioè i demoni al servizio del male.
 

Chi sono gli angeli custodi nella tradizione cristiana?

 



 
Gli angeli custodi sono presenti in tutte le principali religioni monoteiste: Cattolicesimo, Cristianesimo Ortodosso, Protestantesimo, Islam ed Ebraismo.

L’angelo custode  è un angelo particolare, che non si dedica solo all’adorazione di Dio, ma interagisce con l’uomo. In che modo? Diventandone il protettore. 

Ma qual è il primo testo che ne parla, nell’ambito del Cristianesimo? L’Antico Testamento. Ecco un paio di passi dedicati agli angeli custodi.

1.    Nel libro dell’Esodo (VI sec. A.C.) Dio afferma:
Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato”. (Esodo, 23, 20).
2.    Nel libro di Giobbe (33, 23), l’angelo custode è definito:
un protettore solo fra mille, per mostrare all'uomo il suo dovere”.
Parlando di Cristianesimo, non possiamo fare a meno di citare Gesù. Nel Vangelo (Matteo 18, 1-5.10) egli parla così degli angeli custodi dei bambini:
Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.”
In seguito, molti santi analizzarono l’importanza di queste creature divine. Uno dei primi a farlo fu San Basilio di Cesarea, che scrisse:
Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo custode come protettore e pastore, per condurlo alla vita.”
(Da Adversus Eunomium, 3, 1)
 

Gli angeli custodi esistono?

 


Fin qui abbiamo visto la teoria. Ma, in pratica, gli angeli custodi esistono veramente?
 
Io invito a diffidare da chi dà risposte nette sull’argomento. Si tratta di un tema delicato, che riguarda la sensibilità e le esperienze di ognuno.
In linea di massima, possiamo annoverare due correnti di pensiero, riguardo all’esistenza degli angeli custodi:
 
  • Alcuni pensano che vivano tra noi. Si tratta di persone speciali inviate da Dio (per chi ci crede) o dal destino per supportarci nei momenti difficili. In questa grave malattia, ecc.
  • Altri pensano che siano entità incorporee. Molte persone sono sopravvissute a incidenti terribili, in circostanze in cui era altamente improbabile rimanere illesi. Alcune di loro hanno percepito una “presenza” benevola nel momento di massimo pericolo, qualcuno che le ha salvate con una forza sovrannaturale.
 
La prima interpretazione si presta a un’ulteriore specifica. Molti pensano che i nostri nonni, che ci sono stati vicini come angeli custodi in vita, continuino a proteggerci dopo la morte. Vediamo meglio questo concetto nel paragrafo successivo.
 

Nonni come angeli custodi




 
Nonni come angeli custodi” è una delle stringhe di ricerca più digitate, nell’ambito degli angeli. 
L’idea che gli antenati ci proteggano è antichissima. I romani veneravano i “Mani, gli spiriti dei defunti della famiglia, che assistevano tutti i membri del nucleo familiare. 

Ancora oggi, i cari che non ci sono più (soprattutto i nonni) sono considerati come numi tutelari del nucleo familiare. Secondo questa interpretazione, il modo principale che hanno per darci consigli è apparire all’interno dei nostri sogni.
 

Dove sono gli angeli custodi?



 
Forse la risposta ti sorprenderà, ma gli angeli custodi sono… sulla Luna!

Se consideriamo le gerarchie angeliche cristiane, infatti, gli angeli custodi si trovano nella terza e ultima gerarchia, insieme a principati e arcangeli Ogni ordine di angeli si colloca in un preciso punto dell’etere. Quello degli angeli custodi è, appunto, la Luna. Sono le creature divine che si trovano nel punto più distante da Dio e più vicino agli uomini.

La collocazione degli angeli custodi nella sfera lunare deriva dal libro “De coelesti hierarchia, il primo che ha definito le gerarchie angeliche nell’ambito del Cristianesimo. Ma, come abbiamo visto, ci sono anche altre interpretazioni. C’è chi crede che siano collocati in una generica dimensione parallela alla nostra, chi pensa si trovino nell’aldilà, chi dice che si manifestano in amici e conoscenti pronti a darci il loro aiuto in caso di necessità
 

Come contattare gli angeli custodi?

Qui bisogna fare molta attenzione.

Il web (e non solo) pullula di sedicenti “specialisti” che promettono di metterci in contatto con i nostri angeli custodi, tramite presunti poteri speciali. Il tutto, ovviamente, dietro adeguato compenso economico.
Bisogna essere accorti, perché dietro a queste persone si nascondono spesso delle truffe.
In realtà la comunicazione col proprio angelo custode dovrebbe essere un atto intimo e personale. Per esempio, è possibile farlo con la preghiera o la meditazione.

Se non hai mai meditato, ecco una semplice pratica per te.
 

La meditazione dell’angelo custode

 


 
Per iniziare questa pratica, devi essere tranquillo, in un posto comodo, lontano da rumori e interferenze. Per esempio, puoi farla a letto prima di addormentarti.

Sdraiati a pancia in su, con le braccia distese lungo il corpo e i palmi rivolti verso il soffitto. 
Comincia a rilassare le dita dei piedi, a una a una, poi i piedi nella loro interezza. Lascia che le loro punte cadano naturalmente verso l’esterno. Prosegui rilassando i polpacci, le ginocchia, le cosce, il bacino. Rilassa l’addome, il petto, i muscoli del collo e delle spalle, spesso contratti dallo stress. Rilassa le braccia, iniziando dagli avambracci per arrivare ai polsi e alle mani. Lascia che le dita si incurvino naturalmente. Poi risali con dolcezza lungo le braccia e giungi al viso. Stacca leggermente le due arcate dentali tra loro, in modo che anche la lingua trovi un suo spazio all’interno della bocca. Rilassa le palpebre, l’area tra le sopracciglia, i muscoli della fronte. Il tuo corpo è abbandonato sul materasso, come se potesse sprofondarci dentro. Percepisci tutti i punti di contatto con la superficie in cui sei sdraiata.

Ora, fai dei respiri profondi con il diaframma. Se non sai come fare, basta mettere una mano sulla pancia (all’altezza dell’ombelico). Quando inspiri ed espiri col il diaframma, senti la pancia gonfiarsi e sgonfiarsi.
Ogni volta che inspiri, immagina una luce bianca irradiarsi dentro di te. Ti purifica e ti trasmette benessere.
Ora, immagina che quella luce bianca sia l’essenza del tuo angelo custode. Se vuoi, puoi anche visualizzare dei particolari per concentrarti meglio sulla sua figura: volto, ali, capelli. L’importante è sapere che si tratta di un’immagine fittizia, mirata a focalizzarti meglio sul tema della meditazione.
Quando ti sentirai connesso con l’angelo, mettiti in ascolto. Concentrati sulla sensazione di protezione che ti infonde. Prova a sentire se ha dei consigli da darti.

Allontana tutti gli altri pensieri e concentrati solo sulla luce del tuo angelo. Non importa per quanto tempo: anche solo una manciata di secondi. Per iniziare va benissimo.

Quando senti di aver ricevuto la giusta carica di energia, puoi risvegliarti dalla meditazione. Molto lentamente, inizia a muovere le dita delle mani e dei piedi, per poi aprire gli occhi. Se vuoi, puoi scrivere su un quaderno le sensazioni provate, per non dimenticarle.

Magari può interessarti proprio il quaderno degli ANGELI
dove ritrovi anche questa meditazione e lo spazio apposito per i tuoi pensieri.

Ecco alcune piccole curiosità contenute fra queste pagine:
  • Gli angeli custodi esistono?
  • Gli angeli custodi possono innamorarsi?
  • Meditazione dell’angelo custode
  • E MOLTO ALTRO!
  • Formato 6x9 (come un romanzo)
  • 120 pagine
  • Pagine puntinate, pagine di curiosità sugli angeli e pagine dedicate al tuo angelo custode
  • Copertina flessibile (anche per le borse più piene!)

Goditi lo spazio e la libertà delle pagine puntinate per conservare i tuoi pensieri e le tue preghiere!

Questo formato sottile e molto versatile ti permetterà di portare questo quaderno ovunque, in modo che nessuna delle tue riflessioni venga mai più persa!


 

I numeri angelici

 
Abbiamo parlato di come mettersi in contatto col nostro angelo custode, ma non bisogna sottovalutare il fatto che anche lui è interessato a parlare con noi, per proteggerci e mostrarci come operare al meglio.
Ma come fa un angelo custode a interagire con l’essere umano? Non può certo picchiettarci sulla spalla e dire: «Ehi, tu, guarda che dovresti fare così e non cosà».

Secondo una credenza molto diffusa, i nostri custodi si servirebbero dei numeri angelici per mandarci dei messaggi.

Cosa sono i numeri angelici? Dei numeri ricorrenti, che l’angelo custode mostra più volte al giorno al suo protetto.

Ti è mai capitato di vedere più volte, nel corso di una giornata, un numero doppio o triplo? O magari di sognarlo? Oppure di leggere nel quadrante dell’orologio ore doppie o simmetriche?

Se sì, magari il tuo angelo vuole comunicare con te!
Ma come interpretare questi messaggi? Ho preparato tre specchietti per riassumere i principali significati dei numeri angelici.
 
 




Quando si festeggiano gli angeli custodi?

 
La festa degli angeli custodi è il 2 ottobre.

Sì, proprio ottobre, il mese che ho deciso di dedicare agli angeli nel mio Magical Magazine! Il bello è che, prima di avere l’idea del MESE DEGLI ANGELI, non sapevo nemmeno che esistesse questa ricorrenza. Un segno del destino?

In ogni modo, la festa degli angeli custodi  nacque a Valencia, nel lontano 1411. Da qui, si diffuse in Portogallo, in Austria e nelle regioni italiane dominate dagli Asburgo. Ma solo nel 1670 ricevette l’ufficialità, grazie a Papa Clemente X.
 

Angeli custodi per mese di nascita: scopri il tuo nome angelico!

 
Siamo quasi alla fine del nostro viaggio in compagnia degli angeli custodi. Per salutarti, ho preparato un giochino: qual è il tuo nome da angelo? Scoprilo nell’immagine sottostante!




Il mio è Fanuelle La Guerriera. 
Se vuoi farmi sapere il tuo, scrivilo nei commenti!
 

Gli angeli custodi possono innamorarsi?

 
L’angelo custode accompagna il proprio protetto dalla nascita alla morte.

Lo guida, lo assiste, gioisce dei suoi traguardi e partecipa alle sue sofferenze.

Nel corso degli anni, di sicuro si stabilisce un legame fortissimo con la persona da custodire. 
Ma questo legame può trasformarsi in amore? Secondo il mio romanzo “L’ombra dell’angelo” sì, ma le conseguenze sono imprevedibili. Alexei ha ormai capito che i suoi sentimenti per Nina, la sua assistita, vanno oltre l’affetto professionale. Non sa se mostrarsi a lei o no… ma la vita lo spinge a prendere una decisione estrema.
Alexei si trova in una situazione impossibile: proteggere Nina o lasciare che le forze del male se la portino via per obbedire alle regole. 

Le regole che Alexei non riesce ad accettare sono state create per garantire l’equilibrio fra il bene e il male e ammettono una quota di “anime sacrificabili” che possono finire legalmente nelle mani dei demoni. 

Ma quando è proprio la sua Nina a finire fra le vittime designate, potrà restare fermo a guardare l’incubo divenire realtà davanti ai suoi occhi?

L'ombra dell'angelo
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Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.


2 commenti:

  1. Grazie di questa esaustiva... panoramica angelica! Buona giornata.

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    Risposte
    1. Ciao! Sono contenta che ti sia stata utile! Buona domenica :)

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