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sabato 26 ottobre 2024

Scrivere un libro: guida completa per aspiranti autori!

Anche tu puoi scrivere un libro?

Scrivere un libro è più che un semplice desiderio; è un percorso di scoperta, disciplina e crescita personale. 

Chiunque può imparare, purché unisca ispirazione e tecnica. La passione senza metodo è disorganizzata, mentre la tecnica senza emozione è vuota. Serve equilibrio e l’autoanalisi è la chiave: un diario di scrittura permette di riflettere sulle scelte che si hanno davanti e di migliorarsi costantemente.

Un metodo efficace come il color coding aiuta a strutturare idee e ritmi narrativi. 

Variando tra manuali, romanzi e tutorial, l’apprendimento diventa dinamico. Non basta essere ispirati: la pratica quotidiana e la revisione sono essenziali per far crescere la propria voce.

Scrivere è un viaggio continuo di evoluzione, quindi sii curioso, perseverante e aperto al cambiamento.

Scopri nel dettaglio consigli e strategie nei miei video su YouTube!




lunedì 15 aprile 2024

Pirunkirkko - la chiesa del diavolo

 


 

 

Nel parco nazionale di Koli, che prende nome dall'omonima catena montuosa nella Carelia settentrionale in Finlandia, si trova la grotta di Pirunkirkko, che significa chiesa del diavolo. Questa grotta è una delle più grandi e famose della Finlandia, in gran parte inesplorata, ma famosa o famigerata perché da sempre ritrovo di saggi e sciamani.

 

Pratiche sciamaniche

 

Una nuova ricerca ha scoperto che l'acustica di questa antica grotta potrebbe essere la causa delle credenze e, di conseguenza, delle pratiche sciamaniche e divinatorie che si svolgevano e che si praticano ancora oggi in quel sito. L'analisi acustica indica che il fondo della grotta crea un effetto di risonanza. Un'eco persistente a frequenze tra i 219 Hz e i 232 Hz, che allunga e amplifica il suono iniziale per oltre un secondo.

 

Gli antichi sciamani, o saggi delle comunità agricole della Carelia, usavano questa grotta particolare per la sua acustica per operare i loro riti mistici. Riti di tipo propiziatorio per i raccolti, riti di guarigione e rituali per entrare in contatto con il mondo degli spiriti.

 

I saggi, conosciuti in finlandese come tietäjä, velho o noita, erano specialisti spirituali in grado di connettersi con gli spiriti della natura. Entravano in contatto con il mondo invisibile che ci circonda, nascosto ai nostri sensi, per risolvere gli squilibri tra il nostro mondo e quello degli spiriti della natura. Operavano attingendo alle forze energetiche che ci attraversano e che ci comprendono, risolvendo i conflitti che causavano squilibri.

 

Nei loro riti all'interno della grotta saltavano, danzavano, gridavano, si infuriavano come se stessero combattendo con qualcosa di visibile solo a loro. Naturalmente, la particolare acustica della grotta rifletteva, amplificandola con una grande eco, la ritualità vocale degli sciamani. L'effetto sulle persone radunate all'esterno doveva essere incredibilmente efficace, visto il velo di mistero e la grande rinomanza che la grotta di Pirunkirkko porta con sé da centinaia di anni.


 

Lo studio acustico

 

Lo studio acustico rivela che la particolare risonanza delle pareti della grotta si manifesta solo a determinate frequenze, per questo motivo solo gli sciamani o saggi esperti erano in grado di avere una risposta dagli spiriti con cui parlavano.

 

I loro rituali a base di grida, canti, danze e tamburi, si svolgevano con toni adeguati per avere la risposta sonora dell'ambiente sotterraneo. La grotta quindi, se stimolata con le giuste frequenze, rispondeva con un tono di sottofondo prolungato e musicale che non cambiava sonorità. Immaginiamo uno sciamano o un gruppo di adepti guidati da lui che danzano e cantano, in modo ritmico, seguendo le frequenze dei toni della voce o del tamburo del loro maestro. Alle sollecitazioni sonore la grotta va in risonanza e pare che risponda. Ai rumori di una frequenza ritmica specifica la grotta reagiva con una sonorità di sottofondo, che continuava per alcuni istanti anche oltre la durata del rito.

 

Questo dialogo, tra l'officiante e coloro che si aspettavano una guarigione, ricorda quella che oggi denominiamo terapia del suono. Nel momento in cui i saggi e i pazienti cominciano a cantare, o salmodiare allo stesso tono, si viene a creare un’armonia, un equilibrio, una condivisione di sensazioni positive che porta ad alleviare le disfunzioni organiche con un trattamento, in questo caso, olistico.

 

La sonorità dell'ambiente associato alla presenza mistica dello sciamano che la provoca crea un’assonanza del paziente con l'ambiente che lo circonda. Possiamo dire che l'abbraccia e lo circonfonde, immergendolo in un senso di pace e di interazione con gli spiriti evocati dallo sciamano. Se pensiamo che le malattie o le disgrazie venivano, nei tempi antichi, attribuite a disturbi o particolari squilibri nei confronti del mondo degli spiriti, possiamo capire come immagini evocate di questo tipo potessero essere di grande impatto psicologico e di conseguenza avere un'influenza positiva sulla guarigione.

 

La particolare risonanza fornisce un tramite potente per la connessione dell'officiante e, di conseguenza, del paziente con qualsiasi entità non umana che comunica attraverso il sottofondo musicale evocato. O almeno questa è l'impressione che suscita.

Un pagano moderno, intervistato dagli studiosi che indagavano sulla sonorità della grotta, parlava dello spirito che viveva nella caverna, dell'energia universale che si sprigionava all'interno, senza mai menzionare il tono della risonanza.


 

Possiamo affermare come i quadri culturali di riferimento guidino la nostra capacità critica. La scienza ci spiega come avviene questa particolare situazione acustica, ma lo sciamano in modo assolutamente empirico ci mostrava come sfruttarla per il bene comune. Ora sappiamo come avviene il fenomeno dal punto di vista strettamente tecnico. Ma questo saperlo inficia la possibilità che ci metta in contatto con un'altra dimensione?

 

Materia e spirito in noi sono intimamente connesse: Mens sana in corpore sano, non è solo un motto fine a se stesso, ma l'essenza della nostra vita. Un punto di arrivo primario che ci consentirà di aprirci alle dimensioni altre che ci circondano.

E solo lì inizierà il vero viaggio dentro e fuori di noi!

 

 

Balli e canti,

musica dell'anima:

voci nel tempo.

 

 Arcobaleno brilla,

due mondi si fondono.

 

Contenuto preparato in collaborazione con

BRAN

lunedì 8 aprile 2024

Che cos'è l'aurora polare?

 


 

 

Galileo Galilei, nel 1600, colpito da questo eccezionale evento alle nostre latitudini ne coniò il nome con cui ancora oggi lo conosciamo: “Aurora Borealis. Denominazione che comunque condivide con il suo contemporaneo Pierre Gassendi, anch'egli astronomo e matematico dell'epoca.

 

Aurora nell’antichità

 

Questo fenomeno naturale che si verifica ai poli magnetici della Terra, veniva interpretato in maniera opposta a seconda della latitudine in cui veniva visto. Più le popolazioni condividevano l'estrema spettacolarità del fenomeno e maggiormente lo facevano proprio, inserendolo nella narrazione mitologica che li rappresentava. Per i popoli lontani, invece, dove raramente l'aurora si manifestava, l'apparire di queste luci misteriose nel cielo era sinonimo di sventura imminente.

 

Già Aristotele, nel suo trattato “Meteorologia”, descriveva il fenomeno come vapori che da terra salivano verso il cielo. Sembra strano che anche così a sud fosse visibile questo fenomeno ma, dato che si verifica sempre a cavallo dei poli magnetici, sappiamo che questi si sono spostati più volte. Infatti, da quando il polo magnetico artico fu scoperto da John Ross a ora, si è spostato a nord di oltre 500 chilometri. Quindi non stupirebbe che a distanza oltre due millenni i poli magnetici si trovassero in posizioni molto diverse da oggi.




 

L’aurora e i Vichinghi

 

I popoli del Nord, certamente più coinvolti, hanno assimilato in maniera diversa l'aurora, in questo caso boreale, nella loro cosmogonica mitologia. Tra i Vichinghi della Norvegia, i colori dell'aurora erano il riflesso del sole sugli scudi delle Valchirie (coloro che scelgono gli eletti), mandate da Odino a scegliere i guerrieri da portare nel Valhalla. Morire in battaglia con la spada in mano era l'unica morte onorevole per un guerriero, per cui quei bagliori nel cielo rappresentavano la meta, il paradiso dei combattenti; in quel momento, in qualche luogo, un compagno in armi entrava nelle sale del Valhalla. Per altri l'aurora è il riflesso del ponte Bifrost (la via tremula), chiamato anche ponte arcobaleno, che collega Asgardr, la dimora degli dei, a Midgard, la terra di mezzo, abitata dagli uomini e dai troll.

 

L’aurora e gli Inuit

 

Nelle popolazioni Inuit ci sono diverse leggende. In una delle più diffuse si racconta che l’aurora è provocata dagli spiriti dei morti che danzano, oppure che giocano a palla con il cranio di un tricheco, indossando cinte luminose sui fianchi e intorno alla testa.

 

L’aurora e gli Aborigeni

 

Anche nella cultura aborigena le aurore, in questo caso australi, sono attribuite agli dei che danzano, aprendo per alcuni momenti la via del sempre agli uomini di passaggio nel mondo.

 

L’aurora in India

 

Nel Ladakh, nell'Himalaya indiano, il 22 e 23 aprile del 2023 a causa di una forte tempesta geomagnetica l'aurora ha illuminato i cieli. Un evento rarissimo a quella latitudine e a quella altitudine, circa 3000 metri.

 

I misteri dell’aurora

 

Quello che ancora c'è di misterioso nel fenomeno è il sottofondo sonoro. Non è sempre presente, ma viene identificato ad altezze attorno ai 70 metri, mentre la ionosfera (strato atmosferico dove hanno origine le aurore) si trova tra i 100 e 500 km di altitudine.

 

Questi suoni, attribuiti a perturbazioni del campo magnetico, risultano simili al battito ritmico delle mani, a piccole grida soffocate, sibili e altre manifestazioni sonore non meglio identificate, ma che possono essere variamente udite e interpretate a seconda della sensibilità e cultura di chi le percepisce.




 

Le ragioni del fenomeno

 

L'aurora boreale è un fenomeno naturale spettacolare, affascinante per i colori che si fondono in una danza nei cieli. Ecco le cause di questo evento:

 

1.   Particelle cariche di elettroni e protoni, il cosiddetto vento solare, si scontrano con il campo magnetico terrestre e vengono deviate.

 

2.    A fare da barriera al vento solare è la magnetosfera, una regione dello spazio che circonda la Terra controllata dal campo magnetico terrestre, qui il flusso solare viene deviato dall'impatto diretto con il pianeta.

        

3.   A causa della geometria del campo magnetico terrestre, la carica di elettroni viene deviata verso i due poli magnetici della Terra, qui il campo magnetico è più debole e molte particelle passano attraverso la magnetosfera raggiungendo la ionosfera.

 

4.   La Terra è circondata da un’atmosfera gassosa, formata da gas quali azoto, elio, ossigeno, anidride carbonica e altri gas rari. Attraversando questo strato gassoso, il vento solare residuo produce delle forti correnti elettriche.

 

5.   Quando l'energia di queste correnti è abbastanza forte, la reazione con l'ossigeno e l'azoto dell'atmosfera che attraversano causa l'emissione di luce visibile. Lo scontro tra gli elettroni accelerati e le molecole di gas, se sufficientemente forti e numerose, crea il fenomeno.

 

6.   I colori, le forme e le dimensioni delle aurore sono dati dalla diversa composizione dei gas che vengono colpiti, dall'altezza a cui si verifica il fenomeno e dall'energia delle particelle residue. In alcuni casi si presenta come un velo sottile che mostra le stelle sullo sfondo.

 

7.   Generalmente il verde è il colore più comune, dato dallo scontro con l'ossigeno di particelle ad alta energia, mentre con particelle meno potenti abbiamo una luce rossastra. L'azoto reagisce emettendo luce blu, mentre la fusione dei due colori porta ai rosa, ai gialli, ai viola.

        

Ora abbiamo la spiegazione scientifica del fenomeno, cosa che i nostri avi non avevano ma, guardando lo splendore che la natura ci mostra, sicuramente il nostro sgomento non varia.

 

 

Occhi nel cielo,

veli screziano l'ombra:

balli e canti.

 

Sussurri nella notte,

sogni dentro il tempo.

 

Contenuto preparato in collaborazione con

BRAN