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lunedì 30 gennaio 2023

La telecinesi esiste? Tutto quello che c’è da sapere




Quella volta che i monaci tibetani hanno stupito i ricercatori di Harvard e altre meraviglie sulla telecinesi 

 

Molti di noi pensano alla telecinesi come a un potere ESP ad alto tasso di spettacolarità: chi lo possiede può deformare, piegare o spostare un oggetto con un solo sguardo.

Eppure, ci sono molti tipi di telecinesi, più o meno visibili a occhio nudo... alcuni dei quali sono stati provati dalla scienza! In questo articolo scopriremo parecchie curiosità e informazioni sull’argomento.

 

Perché si chiama telecinesi? 

 

La parola “telecinesi” deriva dal greco antico τῆλε- (lontano) e κίνησις (movimento), per cui il significato semantico è "muovere da lontano".

Il termine è stato introdotto dal Premio Nobel per la medicina Charles Robert Richet (1850 – 1935) per designare la capacità di alcuni individui – detti medium – di muovere oggetti o persone a distanza, oppure di alterare la materia.

 

I diversi tipi di telecinesi 

 

Nell’ambito della telecinesi sono compresi vari fenomeni paranormali, che non si limitano al mero spostamento di oggetti con la forza del pensiero. Ecco una rassegna delle varie capacità che si possono raggruppare sotto questa categoria.

 

1. Facoltà di muovere o alterare la materia con il pensiero:

·      Deformazione di oggetti: è la classica immagine, che abbiamo tutti in mente, del cucchiaino che viene piegato da un sensitivo con uno sguardo. Di solito avviene con manufatti di metallo.

·      Levitazione: la capacità di sollevarsi in aria o di sollevare da terra oggetti pesanti; di solito avviene in stato di trance.

·      Idrocinesi: facoltà controllare l’acqua con la sola forza della mente; chi la possiede viene chiamato “idrocineta”. La manipolazione della materia può avvenire a livello solido, liquido o gassoso. Coloro che riescono a dominare il ghiaccio prendono il nome di “criocineti”.

·      Geocinesi: è il dono di provocare scosse sismiche, far crescere velocemente piante e fiori, controllare il legno e le altre parti delle piante. Insomma, il potere di Flora delle Winx!

·      Aerocinesi: capacità di governare il movimento dell’aria con la forza della mente.

·      Pirocinesi: potere di generare e controllare il fuoco;

·      Elettrocinesi: facoltà di creare energia elettrica e modificarla a piacimento... qui invece viene subito in mente Lamù!

·      Termocinesi: abilità di controllare la temperatura di un corpo o di un ambiente, innalzandola o abbassandola.

·      Controllo del magnetismo: capacità di governare i campi magnetici.

·      Fotocinesi (detta anche lumocinesi): creazione e controllo della luce.

2. Atmocinesi: alterazione delle condizioni climatiche con la forza del pensiero.

4. Trasformazione della materia (alchimia).

5. Alterazione delle probabilità.

6. Guarigione tramite vibrazioni o forza del pensiero.

7. Teletrasporto di persone o oggetti.

8. Cronocinesi: facoltà di viaggiare nel tempo, sia nel passato che nel futuro.

9. Metacreatività (detta anche Proiezione Mentale): proiezione nella realtà fisica di un’immagine tridimensionale, elaborata dalla mente di una persona.

 

La telecinesi esiste? 

 

Ora che conosciamo meglio le varie tipologie di telecinesi, possiamo analizzare la posizione della scienza a riguardo.

Per quanto riguarda i poteri più “plateali”, come ad esempio la levitazione, la geocinesi, la cronocinesi, eccetera, non ci sono prove scientifiche che dimostrano la facoltà di produrre questi effetti con la forza del pensiero.

Ma c’è una capacità che è stata confermata dalle ricerche sul campo: quella della termocinesi.

 

La termocinesi provata dai ricercatori di Harvard  



Nel 1967 Herbert Benson, cardiologo e professore di medicina dell’Università di Harvard, fece entrare nel suo laboratorio 36 monaci tibetani, per capire se veramente possedessero i mirabolanti poteri di cui si cominciava a parlare tanto in quegli anni in Occidente.

Quello che scoprì, e che fu poi confermato da studi successivi, è che questi monaci padroneggiavano la termocinesi: potevano alzare la temperatura delle dita di mani e piedi addirittura di 10°C circa!

Alcuni monaci e monache hanno un tale controllo su questa facoltà, da riuscire ad asciugare degli stracci bagnati avvolti sui loro corpi nel pieno del gelido inverno Himalayano (con temperature anche al di sotto dei -25°C!).

Tutto ciò è reso possibile dallo straordinario potere della meditazione, in particolare della respirazione G-Tummo. Si tratta di visualizzare una striscia di fuoco che attraversa la colonna vertebrale, accompagnando la pratica con specifiche tecniche di pranayama.

A questi fenomeni Benson dedicò il libro “The Relaxation Response”, che propone un approccio terapeutico basato sulla meditazione per il trattamento di pazienti che soffrono di problemi cardiaci, ipertensione, dolore cronico, insonnia e molti altri disturbi fisici.

 

Levitazione e metacreatività 

 

La termocinesi non è la sola capacità attribuita ai monaci tibetani. Nel libro “Cosa è il buddhismo”, ad esempio, Sua Santità il XIV Dalai Lama dà per assodata la facoltà di alcuni monaci e monache di levitare da terra.

Ci sono poi i tulpa tibetani, ovvero delle entità corporee create tramite speciali pratiche di meditazione. Siamo quindi nell’ambito della metacreatività che, come abbiamo visto, fa parte della grande famiglia della telecinesi. In passato, uno dei maestri più famosi per la padronanza di questa tecnica è stato Morya, che apparve più volte, sottoforma di proiezione mentale, alla celebre teosofa Helena Blavatsky. Se vuoi saperne di più, puoi leggere l’articolo “5 occultisti famosi da scoprire”.

 

Altri casi di telecinesi 

 

Per quanto riguarda l’atmocinesi (facoltà di governare le condizioni climatiche), l’esempio più famoso è quello della danza della pioggia, una serie di balli rituali effettuati per propiziare le precipitazioni. Molti popoli si sono cimentati in questa cerimonia, dagli antichi egizi ad alcune tribù dei Nativi americani (come i Cherokee), fino ad arrivare a tradizioni europee come i balli rituali Paparuda tipici del folklore rumeno.

Passando alla cronocinesi, ci sono diverse testimonianze che sembrerebbero provare il potere di alcune persone di viaggiare nel tempo. Tra i casi più famosi possiamo citare la breve visita alla corte di Versailles di Charlotte Anne Moberly ed Eleanor Jourdain, avvenuta il 10 agosto 1901, e il viaggio nel futuro riportato nei diari di Paul Amadeus Dienach. Per saperne di più, ti consiglio l’articolo “Viaggi nel tempo: testimonianze e prove”.

 

La telecinesi di Gustavo Adolfo Rol 

 

Passiamo ora alla forma più classica di telecinesi, che consiste nella capacità di spostare oggetti con la forza del pensiero.

Uno dei più importanti sensitivi che abbiamo avuto in Italia è stato Gustavo Adolfo Rol, un Maestro Spirituale originario di Torino, città molto importante per i suoi simboli esoterici. Rol aveva una vasta cerchia di ammiratori, che lo seguivano in virtù delle sue doti extrasensoriali: si dice che padroneggiasse la telepatia, la chiaroveggenza, la facoltà di materializzare e smaterializzare oggetti, la levitazione e la cronocinesi.

Il suo operato attirò l’attenzione di giornalisti, scrittori (ad esempio Dino Buzzati) e divulgatori come Piero Angela. Ebbe sia estimatori, convinti delle sue capacità, che detrattori, secondo i quali era “solo” un abilissimo mentalista e non il mistico che sosteneva di essere.

 

Rol e le vibrazioni 

 

Per quanto mi riguarda, una delle teorie più affascinanti di Rol trovo sia legata alle vibrazioni dei colori. Elaborò infatti quella che chiamò “la Tremenda Legge”, che collega il verde, la quinta musicale e il calore.

Un pomeriggio, durante una camminata nei dintorni di Marsiglia, fu colpito dalla vista di un bellissimo arcobaleno. Una volta distolto lo sguardo si accorse di ricordarne solo un colore: il verde, ovvero la tinta che si trovava al centro dell’iride. Da questa osservazione capì che nel colore verde si celava un portentoso significato segreto. Ebbero quindi inizio i suoi studi nei campi della fisica, dell’ottica e dell’acustica.

Sviluppò, inoltre, la capacità distinguere, tramite il palmo delle mani, le vibrazioni dei colori.

Questo argomento mi interessa particolarmente perché è al centro di molte riflessioni contenute nella saga fantascientifica Stargarden Universe, che ho creato insieme alla mia collega Keri Blake. Per saperne di più, ti consiglio di dare un’occhiata all’articolo “Vibrazioni energetiche tra persone: esistono davvero?”.

 

Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/

 

 


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