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lunedì 10 ottobre 2022

Manoscritto Voynich decifrato? Ecco a che punto siamo (davvero)

 


 

Manoscritto Voynich: ipotesi per la sua decifrazione. La chiave di lettura sarà l’ebraico? 

 

Il Manoscritto Voynich è uno dei libri più misteriosi del mondo.

Questo codice splendidamente illustrato è scritto in una lingua sconosciuta e decorato con immagini criptiche. È stato scoperto nel collegio gesuita di Villa Mondragone nel 1912 ed è stato datato al carbonio tra il 1404 e il 1438. Il commerciante di libri che lo pubblicò lo acquistò e gli diede il suo nome.

Le 240 pagine di pergamena del manoscritto presentano piante, teste fluttuanti, segni zodiacali, strane creature (tra cui draghi), castelli, donne che fanno il bagno e simboli astronomici. Queste illustrazioni sono state utilizzate dagli studiosi per classificare i contenuti del manoscritto in sei sezioni principali: botanica, astronomia/astrologia, biologia, cosmologia, farmaceutica e ricette.

 



 

In quale lingua sarà mai scritto?

 

Non si sa in quale lingua sia stato redatto il testo e gli studiosi ritengono che le lettere siano cifrate, oltre al fatto che il testo utilizza un alfabeto unico al mondo. Tutti questi fattori hanno contribuito al mito del manoscritto nel corso degli anni, dando luogo a ulteriori congetture e interpretazioni.

Lo studio più recente che lo riguarda è stato proposto da Rainer Hannig, un egittologo molto serio e apprezzato dalla comunità scientifica. Avrà davvero trovato la chiave di lettura definitiva? Scopriamolo in questo articolo, che risponderà a molte domande sul Manoscritto Voynich.

 

Chi ha scritto il manoscritto Voynich

 

Nessuno sa con certezza chi abbia scritto il manoscritto Voynich. Come abbiamo visto, la datazione al carbonio lo fa risalire al XV secolo, ma molti ritengono ancora che possa trattarsi di un testo più antico.

 



 

Traduzione manoscritto Voynich 

 

L’eminente egittologo Rainer Hannig ha proposto la lingua ebraica come base per tradurre il manoscritto.

La scelta della lingua è avvenuta per esclusione. Basandosi sull’ordine delle parole, ha stabilito per prima cosa che fosse scritto in un idioma indoeuropeo. Procedendo con le analisi, ha optato per una lingua semitica, in un ventaglio di possibilità tra l’arabo, l’aramaico e l’ebraico, tutte parlate dagli studiosi europei dell’epoca. Infine, ha intuito una stretta connessione tra alcuni caratteri dell’opera e l’alfabeto ebraico. Giunto a questo punto, è riuscito a tradurre le prime frasi complete.

Dopo i primi incoraggianti tentativi, Rainer Hannig ha dichiarato che avrebbe impiegato circa un paio d’anni a tradurre l’intero Manoscritto Voynich. Purtroppo, e qui subentra l’aspetto drammatico di questa affascinante storia, le sue ricerche si sono fermate a causa di una grave malattia che l’ha portato alla morte a gennaio 2022.

 

Manoscritto Voynich decifrato: anche l’AI conferma l’ebraico!

 

Questa intrigante vicenda presenta ancora dei colpi di scena non da poco: nel 2016, ovvero poco tempo prima che Hanning proponesse l’ebraico come lingua d’elezione, un’intelligenza artificiale era arrivata alla stessa conclusione.

Procediamo con ordine. I ricercatori canadesi Greg Kondrak e Bradley Hauer hanno ipotizzato che il testo sia stato elaborato tramite degli alfagrammi. Di cosa si tratta?

Un alfagramma è una parola in cui le lettere appaiono in ordine alfabetico. In poche parole, è un anagramma ordinato alfabeticamente Esempio pratico: “magia” diventa “aagim”.

Seguendo la pista degli alfagrammi, Kondrak e Hauer hanno “istruito” un’intelligenza artificiale specializzata in decifrazione algoritmica (“algorithmic decipherment”) ad abbinare gli anagrammi a parole esistenti nelle lingue odierne, usando come testo di prova la “Dichiarazione universale dei diritti umani” scritta in 380 lingue differenti. Applicando la stessa logica al manoscritto Voynich, qual è stato il risultato? Ebbene, l’AI ha ottenuto come risultato probabile che la lingua utilizzata sia l’ebraico, visto che l’80% delle parole corrisponderebbe a questa lingua.

 



 

Manoscritto Voynich decifrato: ecco una traduzione pratica!

 

Per fare un esempio concreto, la misteriosa sequenza “VAS92 9FAE AR APAM ZOE ZOR9 QOR92 9 FOR ZOE89” è stata decifrata in ebraico “ועשה לה הכהN איש אליו לביחו ו עלי אנשיו המצות”. La frase, sottoposta a un parlante madrelingua, è risultata un po’ sconnessa.

Tuttavia, dopo aver apportato un paio di correzioni ortografiche, Google Translate è stato in grado di convertirla in un inglese piuttosto comprensibile: “She made recommendations to the priest, man of the house and me and people”.

I più curiosi possono leggere il rapporto completo della decifrazione scaricando il documento ufficiale a questo link: https://transacl.org/ojs/index.php/tacl/article/view/821

 

L’ebraico sarà la strada giusta per la risoluzione dell’enigma? Non si è ancora arrivati a una risposta univoca, ma sembra una pista molto promettente!

 

Qual è lo scopo del manoscritto Voynich?

 

Non è solo l’indecifrabilità della scrittura che ha indotto le persone a nutrire l’attrazione e la curiosità nei confronti del manoscritto Voynich, ma anche le sue numerose illustrazioni, che sono strane e talvolta inquietanti.

Cosa cercano di dirci queste immagini? Qual era il loro scopo? Da un punto di vista puramente estetico, sono effettivamente belle, ma sono anche enigmatiche (molte di esse, inoltre, sono ritenute di natura esplicitamente sessuale).

In effetti, il manoscritto Voynich è diventato un deposito di fantasie, un libro in cui tutto può accadere, un luogo in cui l’immaginazione non ha limiti, e molte persone sono arrivate a vederlo come una sorta di catalogo dei desideri e dei sogni dell’autore.

Secondo te qual è il suo messaggio? Se hai qualche idea in proposito, puoi scrivermi ai miei contatti ufficiali!

Per esempio, fra le tante illustrazioni e teorie, spuntano anche ipotesi esoteriche e persino aliene. Infatti, pare che alcune figure rappresentino elementi teoricamente sconosciuti all’epoca riportata dalla datazione al carbonio. In altri casi, sembra che vengano raffigurate situazioni che richiamano un’epoca molto più antica. Come spesso capita in questi casi, sono stati fatti molti riferimenti anche alle teorie relative agli Antichi Astronauti, già collegati alle piramidi e altri misteri. Come se ciò non bastasse, alcune pagine del manoscritto mancano all’appello e i fogli sono anche stati riordinati… insomma, la faccenda resta poco chiara.

Sul Magical Magazine abbiamo riportato gli aspetti più concreti e scientifici, ma questo manoscritto è una fonte davvero inesauribile di ispirazione… sarà un caso che Rainer Hannig sia scomparso proprio mentre stava per raggiungere di risultati? Non è un po’ la stessa maledizione degli egittologi?

Se ami i manoscritti misteriosi, allora potresti anche apprezzare “Playing with daggers, romanzo urban fantasy in cui la protagonista Kara è alle prese con la decifrazione di enigmatiche iscrizioni runiche. Buona lettura!




Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/


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