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lunedì 18 gennaio 2021

5 leggende metropolitane italiane per chi ama il fantasy

 

Ami i romanzi fantasy? Sei un cacciatore di leggende metropolitane italiane? Ti piacerebbe conoscere le storie più misteriose del nostro Bel Paese? Allora questo articolo fa per te!

Fate pugliesi, fantasmi liguri, draghi alto-atesini, borghi infestati lucani, dame ottocentesche milanesi… sei pronto/a? Comincia il nostro viaggio!

 

5 leggende metropolitane italiane per chi ama il fantasy

 

1.    Le fate di Porto Selvaggio – Lecce

Un bosco incontaminato, che si affaccia sullo splendido mare del Salento. Uno scenario da fiaba, che ha dato vita a numerose leggende metropolitane. Tra gli alberi di Porto Selvaggio, infatti, diversi turisti hanno avvistato sfere di luce e udito risate fanciullesche. Segnali inequivocabili della presenza di fate!

Ma Porto Selvaggio non ospita solo innocue creaturine del Piccolo Popolo. Alcuni pescatori hanno riferito di aver visto un’apparizione molto più terribile: una donna ammantata di una candida veste, col corpo semitrasparente e il volto senza connotati, come un foglio di carta completamente bianco! Da quel viso privo di bocca i pescatori hanno sentito provenire un urlo straziante. A quel punto, sono fuggiti via.

Chi sarà la misteriosa donna senza volto? Un fantasma? E avrà qualche collegamento con le fate? Questi non sono che alcuni dei misteri da scoprire, indagando sulle numerose leggende metropolitane italiane! Andiamo avanti nel nostro viaggio.

 

2.    La casa del violinista suicida – La Spezia

Dopo il bosco infestato, è il turno della casa infestata.

A Scogna Sottana, piccola località dell’entroterra ligure (in provincia di La Spezia), c’è una misteriosa abitazione conosciuta dagli abitanti del luogo come La Casa del Violino. Come mai si chiama così? Perché era abitata da un musicista, che si esercitava col suo strumento tutti i giorni.

Poi l’uomo morì, dopo una lunga ed estenuante malattia. Il violino fu riposto in una teca all’interno della casa, ma… sorpresa! Le persone che vivono nelle vicinanze affermano di continuare a sentirlo suonare, soprattutto nelle ore notturne. Si tratterà del fantasma del violinista?

 


 

3.    Il drago delle Alpi – Bolzano

Fate, donne senza volto, fantasmi… quali altre sorprese ci riservano le leggende metropolitane italiane più fantasy? Be’, nella nostra rassegna non possiamo dimenticare i draghi!

E dove poteva avvenire l’avvistamento di un così importante animale mitologico? Naturalmente in Trentino-Alto Adige, terra che ospita meravigliose vallate e magiche montagne rosate.

Ma di quale drago stiamo parlando? Del Tatzelwurm, dal tedesco “Verme con le zampe”. Ha l’aspetto di un lucertolone con la coda tozza, le cui dimensioni variano dai trenta centimetri ai due metri. Ma non si tratta di un semplice e innocuo rettile extra-large, poiché possiede diabolici poteri: può uccidere una persona con un solo sguardo, ha un alito velenoso ed è in grado di emettere versi insopportabili per l’udito umano.

La cosa interessante è che abbiamo diverse testimonianze scritte del Tatzelwurm.

·  La rivista altoatesina Der Schlern pubblicò tre articoli tra il 1931 e il 1934, riportando ben ottantacinque casi di avvistamento.

·  Nel 1971, il quotidiano “La notte” riportò la testimonianza della studiosa Alice Hoose. La donna riferì di aver scoperto una colonia di Tatzelwurm sull’Altopiano del Renon e di essere perfino riuscita a fotografarla, ma tutta la documentazione e l’attrezzatura le furono poi rubate da tre uomini del posto.

 

Perché mai i locali dovrebbero ostacolare gli avvistamenti del drago delle Alpi? È un bel mistero per tutti gli amanti del fantasy… ci si potrebbe scrivere un libro!

 



4.    Il borgo infestato di Colobraro – Matera

Questa è una vicenda davvero curiosa. È la storia di un paesino tacciato per anni di essere “jellato”, e di come gli abitanti — con italica creatività — abbiano saputo sfruttare questa particolarità per attirare i turisti.

Ci troviamo a Colobraro, in provincia di Matera. Per molto tempo non è stato nemmeno chiamato per nome: gli abitanti dei borghi confinanti si limitavano a chiamarlo “quel paese”, per paura che la sola menzione potesse attirare la sventura. Le dicerie furono perfino confermate da Ernesto De Martino, che nel 1959 pubblicò il celebre “Sud e magia”, dove parlava anche di sfortunati eventi accaduti a Colobraro.

Ma negli anni ’10 del 2000, gli abitanti del paese si sono rimboccati le maniche e hanno trasformato questa cupa nomea in un’attrazione turistica. Il borgo è diventato il “paese della Magia” e ogni agosto organizza un evento di grande successo di nome “Sogno di una notte a Quel Paese”. Streghe, fantasmi e folletti locali sapranno tenere buona compagnia a tutti i turisti amanti delle leggende metropolitane fantasy!

 

5.    La dama velata – Milano

Ora è la volta di una vera e propria femme fatale: la Dama Velata, sogno e incubo degli abitanti della metropoli lombarda.

·    Sogno, perché si tratta di una fanciulla dal corpo mozzafiato, che chiede solo di essere soddisfatta sessualmente.

·    Incubo, perché il suo volto è coperto da un velo… e, credimi: il segreto che si cela sotto quel velo è a dir poco raccapricciante.

 

Se hai una buona dose di coraggio e curiosità, se vuoi scoprire cosa nasconda l’enigmatica apparizione meneghina, ti rimando all’articolo La Dama Velata: leggenda metropolitana dark e sensuale. Buona lettura!

 

In ogni cittadina italiana ci può essere una strada, un vicolo, un edificio che nasconde qualche leggenda metropolitana fantasy. Tu ne conosci qualcuna? Se sì, scrivila nei commenti!

 

Amando le location fantasy, mi sono ispirata proprio a un castello della mia città natale per l’ambientazione della saga “Le ombre di Dora”. Non solo: nell’ultimo romanzo della trilogia ho utilizzato come personaggi i bambini dagli occhi neri, protagonisti di una celebre leggenda metropolitana famosa in tutto il mondo.

La trilogia YA “Le ombre di Dora” è il mio lavoro d’esordio, che nel 2012 mi ha proiettata nel meraviglioso mondo degli autori indipendenti. In questi anni il contatto continuo con i lettori è stato un supporto fondamentale per continuare a scrivere, a studiare e a proporre romanzi sempre più curati sotto ogni aspetto. Il romanzo conclusivo della serie, “L’ombra dell’anima”, è nato proprio grazie alle continue richieste di certe lettrici curiose di leggere ancora e ancora!

La mia avventura è iniziata con Dora e con il suo salto in una dimensione parallela alla nostra!

BATTICUORE, SFIDE e MAGIA! 

Quando l'amore sboccia durante una corsa contro il tempo, nulla è semplice

L'Impero del Sole va fermato e l'Unione Segreta deve uscire dall'oblio. 

Basterà il coraggio di Connor per vincere? 

Sarà l'amore per Dora abbastanza forte da resistere alle difficoltà della vita?

Talvolta amare è difficile, ma insieme si può lottare fino all'ultimo respiro.


PUÒ LA FORZA DELL’AMORE VINCERE CONTRO L’OSCURITÀ?

Leggi “Le ombre di Dora” in formato cartaceo o sul tuo Kindle! 




Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.


 

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