In questo articolo non troverai le solite informazioni stereotipate che girano sul web a proposito dei vampiri. Faremo un viaggio immersivo nel loro mondo, partendo dall’etimologia del termine “vampiro” fino a rispondere alla domanda: “i vampiri sono tra noi?”.
Pronto per scoprire le caratteristiche più succose e i misteri più affascinanti dei vampiri?
Ecco l’indice degli argomenti che troverai nell’articolo:
Vampiri: caratteristiche generali
- Cosa vuol dire “vampiri”?
- Chi sono i vampiri?
Vampiri: caratteristiche comportamentali
- Come si diventa vampiri?
- Cosa temono i vampiri?
- I vampiri sono morti?
- Cosa mangiano i vampiri?
- Perché i vampiri non possono vedersi allo specchio?
Vampiri: caratteristiche fisiche
- Come riconoscerli?
Vampiri: i misteri più affascinanti
- I vampiri sono mai esistiti veramente?
- I vampiri sono tra noi?
- Dove si trovano?
- Cosa significa quando sogni vampiri?
Bonus!
- Quale vampiro sei?
- Maira, sensuale vampira sanguinaria
E ora… partiamo!
Vampiri: caratteristiche generali
Cosa vuol dire “vampiri”?
L’etimologia del termine vampiro, con molta probabilità, deriva dal serbo вампир/vampir.
Cosa significava questo vocabolo? Non è molto chiaro, ma un’interpretazione possibile è che fosse collegato al turco ubyr, che vuol dire "strega".
“Vampiro” è un termine piuttosto recente: debutta nell’Oxford English Dictionary nel 1734. Questo non vuol dire che prima del 1734 nessuno parlasse di vampiri, anzi! Venivano però designati con termini diversi, a seconda dell’area di appartenenza:
- In Grecia si chiamavano vrykolakas
- In Romania strigoi
- In Bulgaria vǎrkolak
- In Polonia wąpierz
- In Turchia ubyr
- In Russia upyr
- In Serbia vukodlak
Chi sono i vampiri?
Il mito del vampiro è universale. Nelle culture mesopotamiche, greco-romane ed ebraiche troviamo molte leggende di creature che si nutrono di esseri umani.
Qualche esempio?
- Nella mitologia greca esistevano le Lamie, bellissime fanciulle che adescavano gli uomini per poi nutrirsi del loro sangue.
- Nella mitologia babilonese Lilith (che poi diverrà la prima moglie di Adamo nella Cabala ebraica) è un demone notturno succhia-sangue.
Tuttavia, il vampiro come lo intendiamo noi — un non-morto che di giorno riposa in una tomba e di notte esce per nutrirsi di sangue — deriva dai racconti orali dell’Europa dell’Est, diffusi a partire dal Medioevo.
La definitiva consacrazione sulla scena mondiale dei vampiri avvenne con il racconto “Il vampiro” di John Polidori, del 1819, che mise per iscritto i misteri e le paure legati alle creature della notte.
Vampiri: caratteristiche comportamentali
Come si diventa vampiri?
Per capirlo risaliremo alla radice del mito: i racconti del folklore balcanico.
Il vampiro non poteva scegliere il suo destino, ma diveniva tale perché riceveva delle maledizioni, che lo condannavano a condurre una vita eterna in forma di mostro assetato di sangue.
I vampiri sono morti?
Sì, infatti le maledizioni sopra citate aveva effetto dopo la morte. Si trattava soprattutto di individui che avevano condotto una vita dissipata, oppure erano morti in modo violento, o da suicidi.
Si trasformavano quindi in cadaveri ambulanti, freddi corpi senz’anima, il cui unico pensiero era nutrirsi di sangue umano. Di giorno dormivano nelle tombe, di notte si svegliavano per andare a caccia.
Cosa temono i vampiri?
Come tutti sappiamo, uno dei rimedi più utilizzati per allontanare i vampiri era indossare o appendere in casa collane di aglio. Ma non solo: si usavano anche biancospino e verbena.
Potevano essere tenuti a bada anche da crocifissi, rosari e acqua santa.
Tutti questi metodi li allontanavano, ma non li sconfiggevano in modo definitivo. L’unica via per ucciderli era piantare loro un palo di frassino o quercia sul cuore, nello stomaco o in bocca (a seconda dei luoghi). Infatti, in molte tombe dell’Europa dell’est, sono stati ritrovati cadaveri con paletti o pietre conficcati in questi organi. L’isteria collettiva, derivata dalla paura che un morto potesse tramutarsi in vampiro, in alcune aree si protrasse fino al secolo scorso.
Cosa mangiano i vampiri?
La risposta è una sola: sangue umano.
La letteratura recente ci ha presentato vampiri più innocui, che si accontentano del sangue degli animali, ma la leggenda originale li vuole assetati solo e soltanto di sangue umano.
Perché i vampiri non possono vedersi allo specchio?
Perché, come spiegato in precedenza, i vampiri sono corpi senza anima. Perciò non si riflettono allo specchio e non proiettano nemmeno l’ombra.
Vampiri: caratteristiche fisiche
Come riconoscere i vampiri?
L’immaginario collettivo dei vampiri è stato influenzato dalla letteratura.
Tutti abbiamo in mente Dracula, descritto in modo mirabile da Bram Stoker come un uomo alto e aristocratico, pallidissimo, con occhi iniettati di sangue e labbra rosse.
Abbiamo la meravigliosa e sensuale “Carmilla” di Le Fanu, per poi arrivare ai più recenti vampiri fascinosi di Anne Rice e agli adolescenti di “Twilight”.
Si tratta quindi di personaggi che, pur presentando tratti peculiari come canini affilati e pallore mortale, potrebbero comunque essere confusi con esseri umani normali.
Risalendo all’origine del mito, le cose erano diverse. Forse potrà sorprenderti, ma i vampiri medievali dell’est Europa non avevano i canini appuntiti. Erano, però, molto riconoscibili: nessuno avrebbe mai potuto scambiarli per creature viventi. La loro carnagione era scura, bluastra oppure rossa, e le membra erano gonfie di sangue.
Vampiri: i misteri più affascinanti
I vampiri sono mai esistiti veramente?
Sì: lo dice la scienza.
Forse questa affermazione potrà sorprenderti, ma esiste davvero un disturbo del comportamento denominato “vampirismo”.
Chi è affetto da vampirismo si eccita sessualmente alla vista del sangue e sente il continuo bisogno di guardarlo, annusarlo e ingerirlo.
La prima presentazione del vampirismo clinico nella letteratura psichiatrica risale al 1964. Tuttavia, nel corso della storia ci sono sempre stati personaggi mossi da un’insana passione per il sangue umano. Qualche esempio?
- Vlad il Sanguinario, che con la sua crudeltà ispirò il Dracula di Bram Stoker.
- La contessa Elisabetta Bathory, soprannominata “Contessa Dracula”. Era una nobile ungherese, che crebbe però in Transilvania. Si convinse che bere sangue di fanciulle di bell’aspetto la facesse ringiovanire: questo la rese una delle più terrificanti assassine della storia. Si stima abbia ucciso dalle cento alle trecento vittime.
I vampiri sono tra noi?
A parte le persone affette da vampirismo clinico, che sono realmente pericolose, esiste un’altra categoria di “vampiri”.
Sto parlando dei “real vampires”, persone con caratteristiche fisiche particolari (temperatura corporea bassa, fotosensibilità alla luce solare, gruppo sanguigno Rh, ecc) che sono convinte di essere vampiri.
A quanto risulta dalle loro interviste, però, non sono pericolosi, dato che si nutrono di sangue ricevuto da donatori volontari tramite una semplice trasfusione.
Vampiri: dove si trovano?
Ebbene sì: i real vampires si trovano in Italia! Hanno fondato un’associazione riconosciuta dallo Stato, con un suo statuto e delle regole ben precise.
Se vuoi saperne di più, ti rimando all’articolo specifico sull’argomento: Le 15 caratteristiche dei vampiri VERI in Italia.
Cosa significa quando sogni vampiri?
Fermo restando che ognuno di noi è un individuo unico al mondo, e quindi bisogna conoscere bene il vissuto di ciascuno per dare un’interpretazione completa, possiamo individuare qualche spiegazione ai sogni che vedono come protagonisti i vampiri.
- Il vampiro può essere l’emblema di una persona che ci succhia le energie, che pretende la nostra attenzione in modo ossessivo, senza darci nulla in cambio
- Può significare voglia di trasgressione, per esempio in campo sessuale
- Può simboleggiare il desiderio di essere forte e potente come un vampiro.
Bonus!
Quale vampiro sei?
E ora una sorpresa che ho preparato per te: con quest’immagine potrai scoprire il tuo nome da vampiro!
Qual è il tuo nome vampiresco? Fammelo sapere nei commenti! E se vuoi conoscere altri giochi, curiosità, misteri e sondaggi legati alle creature leggendarie, iscriviti al gruppo Facebook Eva Fairwald – Magical Magazine.
Maira, sensuale vampira sanguinaria
Le caratteristiche e i misteri dei vampiri, se studiati in modo approfondito, ci restituiscono un’immagine terrificante di queste creature: esseri sanguinari, senza morale, senza anima.
Queste creature mi hanno sempre provocato un misto di fascinazione e inquietudine. E hanno dato vita alla vampira Maira, che compare nella Trilogia “Le ombre di Dora”.
Capelli lunghi e neri con le punte tinte di fuxia, occhi viola bordati di nero, pelle di porcellana e parole che feriscono tanto quanto i suoi canini. Indossa corsetti, stivali, fiocchi e rossetti scuri per completare un look d’ispirazione gotica.
In tutti e tre i romanzi della serie c’è una costante: se Maira entra in scena, ne diventa la protagonista. Nessuno degli altri personaggi può ignorarla, soprattutto gli uomini hanno difficoltà evidenti. Evitare lo sguardo di Maira è difficile persino per Connor…
Sexy, determinata e senza scrupoli, Maira è fedele alla causa dell’Unione Segreta, ma non rinuncia ai lussi della sua esistenza eterna. Annoiata dalla banalità degli umani, ha bisogno di qualcosa di diverso… e lo trova. Ma sarà la scelta giusta?
Inizialmente pensato come personaggio marginale, Maira ha acquisito sempre più importanza all’interno della storia. Si aggira per la Biblioteca Storica, per il cimitero di Airlinden e viaggia indisturbata da una dimensione all’altra con un chiodo fisso: il sangue.
Il destino di Maira è fortemente legato a quello dell’angelo caduto Daemon perché sviluppa una dipendenza dal suo sangue, un disturbo che avrà conseguenze drastiche nel romanzo conclusivo “L’ombra dell’anima”. Nessuno può bere sangue angelico e restare immune, che effetti avrà su un vampiro?
Nel romanzo “L’ombra del sole”, Maira gioca le proprie carte in modo molto pericoloso. Sarà pronta ad aiutare Dora a sconfiggere l’Impero del Sole?
CHE COSA SEI DISPOSTO A FARE PER PROTEGGERE CHI AMI?
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Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.
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