Nel parco nazionale di Koli, che prende nome dall'omonima catena montuosa
nella Carelia settentrionale in Finlandia, si trova la grotta di Pirunkirkko, che significa chiesa del diavolo. Questa grotta è una delle più grandi e famose della
Finlandia, in gran parte inesplorata, ma famosa o
famigerata perché da sempre ritrovo di saggi e sciamani.
Pratiche sciamaniche
Una nuova ricerca ha scoperto che
l'acustica di questa antica grotta potrebbe essere la
causa delle credenze e, di conseguenza, delle pratiche sciamaniche e
divinatorie che si svolgevano e che si praticano ancora oggi in quel sito. L'analisi
acustica indica che il fondo della grotta crea un effetto di risonanza. Un'eco
persistente a frequenze tra i 219 Hz e i 232 Hz, che allunga e amplifica il
suono iniziale per oltre un secondo.
Gli antichi sciamani, o saggi delle
comunità agricole della Carelia, usavano questa grotta particolare per la sua
acustica per operare i loro riti mistici. Riti di tipo
propiziatorio per i raccolti, riti di guarigione e rituali per entrare in
contatto con il mondo degli spiriti.
I saggi, conosciuti in finlandese
come tietäjä, velho o noita, erano specialisti spirituali in
grado di connettersi con gli spiriti della natura. Entravano in contatto con il
mondo invisibile che ci circonda, nascosto ai nostri sensi, per risolvere gli
squilibri tra il nostro mondo e quello degli spiriti della natura. Operavano
attingendo alle forze energetiche che ci attraversano e che ci comprendono, risolvendo
i conflitti che causavano squilibri.
Nei loro riti all'interno della
grotta saltavano, danzavano, gridavano, si infuriavano
come se stessero combattendo con qualcosa di visibile solo a loro. Naturalmente,
la particolare acustica della grotta rifletteva, amplificandola con una grande
eco, la ritualità vocale degli sciamani. L'effetto sulle persone radunate all'esterno
doveva essere incredibilmente efficace, visto il velo di mistero e la grande
rinomanza che la grotta di Pirunkirkko porta con sé
da centinaia di anni.
Lo studio acustico
Lo studio acustico rivela che la
particolare risonanza delle pareti della grotta si manifesta solo a determinate
frequenze, per questo motivo solo gli sciamani o saggi esperti erano in grado
di avere una risposta dagli spiriti con cui parlavano.
I loro rituali a base di grida,
canti, danze e tamburi, si svolgevano con toni adeguati per avere la risposta
sonora dell'ambiente sotterraneo. La grotta quindi, se stimolata con le giuste
frequenze, rispondeva con un tono di sottofondo prolungato e musicale che non
cambiava sonorità. Immaginiamo uno sciamano o un gruppo di adepti guidati da
lui che danzano e cantano, in modo ritmico, seguendo le frequenze dei toni
della voce o del tamburo del loro maestro. Alle sollecitazioni sonore la grotta
va in risonanza e pare che risponda. Ai rumori di una frequenza ritmica
specifica la grotta reagiva con una sonorità di sottofondo, che continuava per
alcuni istanti anche oltre la durata del rito.
Questo dialogo, tra
l'officiante e coloro che si aspettavano una
guarigione, ricorda quella che oggi denominiamo terapia del suono. Nel momento
in cui i saggi e i pazienti cominciano a cantare, o salmodiare allo stesso
tono, si viene a creare un’armonia, un equilibrio, una condivisione di
sensazioni positive che porta ad alleviare le disfunzioni organiche con un
trattamento, in questo caso, olistico.
La sonorità dell'ambiente associato alla presenza mistica dello sciamano che la provoca crea un’assonanza del paziente con l'ambiente che lo circonda. Possiamo dire che l'abbraccia e lo circonfonde, immergendolo in un senso di pace e di interazione con gli spiriti evocati dallo sciamano. Se pensiamo che le malattie o le disgrazie venivano, nei tempi antichi, attribuite a disturbi o particolari squilibri nei confronti del mondo degli spiriti, possiamo capire come immagini evocate di questo tipo potessero essere di grande impatto psicologico e di conseguenza avere un'influenza positiva sulla guarigione.
La particolare risonanza fornisce un
tramite potente per la connessione dell'officiante e, di conseguenza, del
paziente con qualsiasi entità non umana che comunica attraverso il sottofondo
musicale evocato. O almeno questa è l'impressione che suscita.
Un pagano moderno, intervistato dagli
studiosi che indagavano sulla sonorità della grotta, parlava dello spirito che
viveva nella caverna, dell'energia universale che si sprigionava all'interno,
senza mai menzionare il tono della risonanza.
Possiamo affermare come i quadri
culturali di riferimento guidino la nostra capacità critica. La scienza ci
spiega come avviene questa particolare situazione acustica, ma lo sciamano in
modo assolutamente empirico ci mostrava come sfruttarla per il bene comune. Ora
sappiamo come avviene il fenomeno dal punto di vista strettamente tecnico. Ma questo saperlo inficia la possibilità che ci metta in
contatto con un'altra dimensione?
Materia e spirito in noi sono
intimamente connesse: Mens sana in corpore sano, non è solo un motto fine a se stesso, ma
l'essenza della nostra vita. Un punto di arrivo primario che ci consentirà di
aprirci alle dimensioni altre che ci circondano.
E solo lì inizierà il vero viaggio dentro e fuori di noi!
Balli e canti,
musica dell'anima:
voci nel tempo.
Arcobaleno brilla,
due mondi si fondono.
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BRAN