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lunedì 5 febbraio 2024

Genesi della magia

 

 

 

Tratto dal libro di Enoch (6):

«Ed accadde, da che aumentarono i figli degli uomini, (che) in quei tempi nacquero, ad essi, ragazze di bell'aspetto. E gli angeli, figli del cielo, le videro, se ne innamorarono, e dissero fra loro: venite scegliamoci delle donne fra i figli degli uomini e generiamoci dei figli...

(7) E si presero, per loro, le mogli e ognuno ne scelse una e cominciarono a recarsi da loro. E si unirono con loro e insegnarono ad esse incantesimi e magie e mostraron loro il taglio di piante e radici. Ed esse rimasero incinte e generarono giganti la cui statura, per ognuno, era di tremila cubiti.»

 

Il libro prosegue citando il nome di tutti gli angeli che scelsero di scendere sulla Terra, e di quelli che insegnarono agli uomini l'astrologia, l'astronomia, come sciogliere gli incantesimi, i poteri delle erbe, la costruzione e l'uso delle armi, dei monili, dell'effimera bellezza, della vita sconsiderata consacrata al piacere. Fino a quando, ascoltando le suppliche degli uomini resi schiavi, il signore supremo mandò il diluvio, per poter ricominciare un nuovo ciclo di vita.

Una testimonianza da cui il libro di Enoch può aver preso l'inizio della storia dell'uomo è L'Enuma Elish, il poema mesopotamico in cui si descrive la genesi dell'umanità. La terra nasce dall'uccisione della sconfitta dea Tiamat, mentre gli uomini, dal sangue del capo degli dei ribelli Qingu. L'umanità fu creata per sollevare gli dei dal lavoro, e per il loro divertimento, mentre i guardiani del cielo, una sorta di angeli o dei minori, li controllavano.

Quindi, possiamo facilmente comprendere che sia la magia in senso stretto, che la scienza intesa come conoscenza dei fenomeni, hanno origine con la genesi del mondo. Un mondo nato con la violenza e lo spargimento di sangue tra gli dei, e proseguito fino ad oggi con lo stesso copione, con l'umanità alla mercé della tecnica al servizio del potere di pochi.

 

Un illustre testimone dei nostri tempi è il poeta e drammaturgo irlandese William Butler Yates descrive così il suo pensiero:

«Io credo nella pratica e nella filosofia di ciò che abbiamo convenuto di chiamare magia, in ciò che devo chiamare l’evocazione degli spiriti, per quanto ignaro di che cosa siano, nella facoltà di creare illusioni magiche, nelle visioni di verità presenti negli abissi della mente quando stiamo a occhi chiusi; e credo in tre precetti che trasmessi, come io ritengo, dai primordi sono alla base di quasi tutte le pratiche magiche. Questi precetti sono:

1. I confini della nostra mente si spostano di continuo e molte menti possono confluire l’una nell’altra, per così dire, e creare o rivelare un’unica mente, un’unica energia.

2. I confini della nostra memoria si spostano anch’essi e la nostra memoria fa parte di una sola grande memoria, la memoria della Natura stessa.

3. Questa grande mente e questa grande memoria si possono evocare mediante simboli.

Penso spesso che, ad averne il modo, respingerei questa credenza nella magia, perché ho finito per vedere o immaginare negli uomini e nelle donne, nelle case, nei prodotti dell’artigianato, in quasi ogni immagine e suono, un che d’iniquo, un che di brutto, dovuto al lento estinguersi nei secoli di una qualità della mente che aveva divulgato questa credenza e le sue testimonianze in tutto il mondo».

Sintetizzando e ampliando il concetto espresso da Yeats, possiamo ipotizzare una memoria unica che lega tutti gli esseri viventi. Un'energia vitale che scorre attorno e dentro, “una forza” a cui attingere per modificare l'ambiente che ci circonda, o cambiare noi stessi.


 

Magia e tecnologia

Nel corso dei millenni abbiamo più volte confuso la magia con la tecnologia, pensiamo solamente ai farmaci che conosciamo oggi, ma che sotto forma di pozioni venivano utilizzati dalle guaritrici. Grandi conoscitrici della natura. Allo stesso modo la conoscenza e l'uso dell'energia che ci pervade e ci circonda, la via dello sciamanesimo, nasce con l'uomo. E più è stretto il suo rapporto con la natura, più si identifica con i suoi fenomeni, maggiormente ne diviene parte attiva. Oggi, tutto ciò che non è identificato come tecnologia e scienza non è progresso. Parola che ha perso sempre più il suo significato reale:

«Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell'evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in un ambito limitato sia in un senso più ampio e totale». Questo è il significato del progredire tratto dal vocabolario Treccani.

Oggi, progresso significa sostanzialmente passare da una situazione all'altra, senza che ci sia un reale miglioramento delle condizioni delle persone, ma semplicemente una maggiore possibilità di guadagno economico. Tutto attorno a noi è identificato come risorsa da sfruttare, noi compresi.

Visti i presupposti non è difficile pensare che la magia sia una sorta di ribellione all'ordine sociale imposto, una pratica che nasce con l'umanità e morirà con lei.

Nonostante le numerose predizioni che la davano per morente, la magia resta tutt’oggi diffusa e ha saputo sopravvivere anche ai tentativi di sradicarla. Quando le persone si trovano davanti ai grandi problemi della vita e della morte, quando desiderano conoscere il futuro o capire il perché del proprio passato, quando cercano di proteggersi dal male, di curare le malattie o di promuovere il proprio benessere, spesso finiscono per rivolgersi alla magia. La magia può assumere connotati filosofici e accademici, portando a riflettere su domande profonde riguardo alla natura e al senso della realtà. È una disciplina sperimentale, mutevole e creativa.

Genesi e trasformazione

Schematicamente possiamo riassumere la genesi e la trasformazione della magia nei millenni:

 

50.000-10.000 a.C. Origini dei rituali ancestrali in Cina. Arte rupestre in Africa e in Australia; possibili origini del Sogno in Australia. Arte rupestre, sepolture complesse, scultura; varietà di pratiche magiche in Europa. Prima colonizzazione delle Americhe con sistemi magici portati dalla Siberia?

 

10.000-6000 a.C. Grandi strutture rituali in Medio Oriente: Göbekli Tepe ecc. Rituali di Çatalhöyük e case storiche. Sviluppo di visioni animistiche nelle Americhe, in Africa e in Australia; prosecuzione dell’arte rupestre. Pratiche magiche mesolitiche: Lepenski Vir. Inizio della pratica della deposizione deliberata di oggetti in Europa.

 

6000-1000 a.C. Unificazione della valle del Nilo, prime bacchette magiche, animali compositi in Egitto e storia di Horus. Nell’Africa subsahariana, possibili origini della magia connessa alla lavorazione dei metalli e primi templi ancestrali.

Probabile sviluppo di forme di divinazione
In Nordamerica, grandi centri come Poverty Point e intensa vita rituale.

In Sudamerica, emergere di monumenti e grandi insediamenti. Intensa attività rituale e magica attorno a piramidi e campi per il gioco della palla.

In Australia, primi tumuli che attestano pratiche rituali, magiche e storiche. Famiglie di divinatori in Medio Oriente. Prime tavolette di argilla scritte in caratteri cuneiformi; alchimia e astrologia. Possibili origini della divinazione in Cina. Culto degli antenati e divinazione nella Cina dell’Età del bronzo. Arte di Okunev, e origine dei khirigsuur in Mongolia e nella steppa eurasiatica. Relazioni animistiche nella steppa. In Israele, Mosè e altre figure carismatiche compiono miracoli; probabili credenze in demoni, angeli, astrologia e magia protettiva. In Europa, pratiche magiche connesse alla casa, al corpo umano e alle piante. Costruzione di grandi sepolture e di monumenti noti come henge.


Primo millennio a.C. Stesura dell’Enuma Anu Enlil, che presenta l’astrologia babilonese. Trasmissione del pensiero e della magia babilonesi, soprattutto l’astrologia, al mondo greco. Scrittura di molti classici cinesi, origini di confucianesimo, taoismo ecc. Teoria dei Cinque Elementi e inizio dell’I Ching.

 

Primo millennio d.C. In Africa, crescita dei templi ancestrali, influenza dell’Islam, sviluppo della divinazione e della magia connesse ai mestieri artigianali. In Australia, intensificazione della produzione di cibo in alcune aree e alti livelli di popolazione. Continuazione dell’arte rupestre e dei tumuli, oltre che dei sentieri del Sogno.

In Nordamerica, grandi siti cerimoniali e di insediamento: Cahokia. Interesse per l’astrologia e l’astronomia. In Sudamerica, insediamenti complessi, monumenti e cultura materiale in diverse aree. Probabile enfasi sull’animismo, ma anche sul sacrificio umano e sul dolore. Importanza di auguri e divinazione. Probabile fine della tradizione ašipu nel I secolo d.C. in Mesopotamia. Statue e siti rituali uiguri in Mongolia e nella steppa. La magia ebraica diventa più chiara; figure carismatiche, tra cui Gesù. Diffusione di amuleti e coppe magiche babilonesi. Magia protettiva. Collegamenti con la medicina.

La diaspora diffonde le pratiche magiche nel mondo ebraico allargato. Reintroduzione del Cristianesimo nell’Europa settentrionale. Ulteriore sviluppo della magia connessa alla Chiesa.

 

Secondo millennio d.C. In Africa, incursioni europee e sviluppo di magie di resistenza. Nelle Americhe, espropri e morte su larga scala degli abitanti indigeni. Varietà di pratiche magiche che spesso fondono forme indigene e africane. Diffuso animismo. In Australia, morte di massa dovuta alle incursioni europee, ulteriore sviluppo della vita rituale e delle connessioni con il territorio. Possibili origini dello sciamanesimo moderno nella steppa, che attinge a radici più antiche. Magia ebraica medievale e moderna: Sefer Raziel ha-Malakh, Sefer ha-Razim. Sviluppo della cabala pratica e mistica, soprattutto tra i sefarditi. Qualche elemento di astrologia. I nomi di Dio e altri testi indicano l’importanza di manipolazioni e metodi. Usi magici dei salmi. Importanza degli amuleti. Figura del golem tra gli aschenaziti.

In Europa, periodo del pieno Medioevo: ulteriore sviluppo di astrologia e alchimia, che attingono a tradizioni antiche. Si trovano sia maledizioni sia magie protettive. Teoria degli umori. Rinascimento, con una miscela di magia, religione e scienza. Sviluppo di astrologia e alchimia con l’influenza di testi greci da poco tradotti. Magie protettive nelle chiese. Diffusa persecuzione delle streghe. Sviluppo della scienza moderna: Newton combina idee scientifiche e magiche. Molta enfasi sulla protezione della casa. Predominanza dell’universo meccanicistico, ma sopravvivenza di tutte le forme di magia: astrologia, alchimia, stregoneria e magia vernacolare.

 

Oggi: ulteriore sviluppo di forme di magia di resistenza coloniale e postcoloniale in molte parti del mondo, tra cui le Americhe, l’Africa, il Sudest asiatico e l’Australia. Qui le credenze nell’animismo sono diffuse, così come l’attaccamento spirituale alla terra. In Europa e in Nordamerica, sviluppo di società magiche recenti; diffusione di paganesimo e Wicca negli ultimi cinquant’anni. In Occidente, la maggior parte delle persone possiede qualche forma di credenza magica. Forte rinascita delle credenze astrologiche. In Oriente e in Asia meridionale, sviluppo dell’astrologia, uso di app ecc.; ma anche Feng Shui, I Ching e teoria dei Cinque Elementi, insieme a teorie del corpo dalla connotazione generalmente alchemica. Possibile convergenza di alcuni elementi di magia e scienza.

 

Schematizzazione tratta da: storia della magia di Chris Gosden.

 

Luci e ombre,

sole luna aurora:

magia nel cosmo.

 

Caccia selvaggia vola,

fuori e dentro cuori.

 

Contenuto preparato in collaborazione con

BRAN

 

 

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