Tratto dal libro di Enoch (6):
«Ed accadde, da che
aumentarono i figli degli uomini, (che) in quei tempi nacquero, ad essi,
ragazze di bell'aspetto. E gli angeli, figli del cielo, le videro, se ne
innamorarono, e dissero fra loro: venite scegliamoci delle donne fra i figli
degli uomini e generiamoci dei figli...
(7) E
si presero, per loro, le mogli e ognuno ne scelse una e cominciarono a recarsi
da loro. E si unirono con loro e insegnarono ad
esse incantesimi e magie e mostraron loro il taglio di piante e radici. Ed
esse rimasero incinte e generarono giganti la cui statura, per ognuno, era di
tremila cubiti.»
Il libro prosegue citando il nome di tutti gli
angeli che scelsero di scendere sulla Terra, e di quelli che insegnarono agli
uomini l'astrologia, l'astronomia, come sciogliere gli incantesimi, i poteri
delle erbe, la costruzione e l'uso delle armi, dei monili, dell'effimera
bellezza, della vita sconsiderata consacrata al piacere. Fino a quando,
ascoltando le suppliche degli uomini resi schiavi, il signore supremo mandò il
diluvio, per poter ricominciare un nuovo ciclo di
vita.
Una testimonianza da cui il libro di Enoch può
aver preso l'inizio della storia dell'uomo è L'Enuma
Elish, il poema mesopotamico in cui si descrive la genesi dell'umanità. La
terra nasce dall'uccisione della sconfitta dea Tiamat,
mentre gli uomini, dal sangue del capo degli dei ribelli Qingu. L'umanità fu creata per
sollevare gli dei dal lavoro, e per il loro divertimento, mentre i guardiani
del cielo, una sorta di angeli o dei minori, li controllavano.
Quindi, possiamo facilmente comprendere che sia
la magia in senso stretto, che la scienza intesa come conoscenza dei fenomeni, hanno origine con la genesi del mondo. Un
mondo nato con la violenza e lo spargimento di sangue tra gli dei, e proseguito
fino ad oggi con lo stesso copione, con l'umanità alla mercé della
tecnica al servizio del potere di pochi.
Un illustre testimone dei nostri tempi è il
poeta e drammaturgo irlandese William Butler Yates
descrive così il suo pensiero:
«Io credo nella pratica e nella
filosofia di ciò che abbiamo convenuto di chiamare magia, in ciò che devo
chiamare l’evocazione degli spiriti, per quanto ignaro di che cosa siano, nella
facoltà di creare illusioni magiche, nelle visioni di verità presenti negli
abissi della mente quando stiamo a occhi chiusi; e
credo in tre precetti che trasmessi, come io ritengo, dai primordi sono alla
base di quasi tutte le pratiche magiche. Questi precetti sono:
1. I confini
della nostra mente si spostano di continuo e molte
menti possono confluire l’una nell’altra, per così dire, e creare o rivelare
un’unica mente, un’unica energia.
2. I confini
della nostra memoria si spostano anch’essi e la nostra memoria fa parte di una
sola grande memoria, la memoria della Natura stessa.
3. Questa
grande mente e questa grande memoria si possono
evocare mediante simboli.
Penso spesso
che, ad averne il modo, respingerei questa credenza nella magia, perché ho
finito per vedere o immaginare negli uomini e nelle donne, nelle case, nei
prodotti dell’artigianato, in quasi ogni immagine e suono, un che d’iniquo, un
che di brutto, dovuto al lento estinguersi nei secoli di una qualità della
mente che aveva divulgato questa credenza e le sue testimonianze in tutto il
mondo».
Sintetizzando
e ampliando il concetto espresso da Yeats, possiamo ipotizzare una memoria
unica che lega tutti gli esseri viventi. Un'energia vitale che scorre attorno e
dentro, “una forza” a cui attingere per modificare
l'ambiente che ci circonda, o cambiare noi stessi.
Magia e tecnologia
Nel corso
dei millenni abbiamo più volte confuso la magia con la tecnologia, pensiamo
solamente ai farmaci che conosciamo oggi, ma che sotto forma di pozioni venivano utilizzati dalle guaritrici. Grandi conoscitrici
della natura. Allo stesso modo la conoscenza e l'uso dell'energia che ci
pervade e ci circonda, la via dello sciamanesimo, nasce
con l'uomo. E più è stretto il suo rapporto con la natura, più si identifica con i suoi fenomeni, maggiormente ne diviene
parte attiva. Oggi, tutto ciò che non è identificato come tecnologia e scienza
non è progresso. Parola che ha perso sempre più il suo significato reale:
«Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi
superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento,
dell'evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in un ambito
limitato sia in un senso più ampio e totale». Questo è il significato del progredire tratto dal vocabolario Treccani.
Oggi, progresso significa
sostanzialmente passare da una situazione all'altra, senza che ci sia un reale
miglioramento delle condizioni delle persone, ma semplicemente una maggiore
possibilità di guadagno economico. Tutto attorno a noi è identificato come
risorsa da sfruttare, noi compresi.
Visti i presupposti non è difficile
pensare che la magia sia una sorta di ribellione all'ordine sociale imposto,
una pratica che nasce con l'umanità e morirà con lei.
Nonostante le numerose predizioni
che la davano per morente, la magia resta tutt’oggi diffusa e ha saputo
sopravvivere anche ai tentativi di sradicarla. Quando le persone si trovano
davanti ai grandi problemi della vita e della morte, quando desiderano
conoscere il futuro o capire il perché del proprio passato, quando cercano di
proteggersi dal male, di curare le malattie o di promuovere il proprio
benessere, spesso finiscono per rivolgersi alla magia. La magia può assumere
connotati filosofici e accademici, portando a riflettere su domande profonde
riguardo alla natura e al senso della realtà. È una disciplina sperimentale,
mutevole e creativa.
Genesi e trasformazione
Schematicamente possiamo riassumere la genesi e
la trasformazione della magia nei millenni:
50.000-10.000 a.C. Origini dei rituali ancestrali in Cina.
Arte rupestre in Africa
e in Australia;
possibili origini del Sogno in Australia.
Arte rupestre, sepolture complesse, scultura; varietà di pratiche magiche in Europa. Prima colonizzazione delle
Americhe con sistemi
magici portati dalla Siberia?
10.000-6000 a.C. Grandi strutture rituali in Medio Oriente: Göbekli Tepe ecc. Rituali
di Çatalhöyük e case storiche. Sviluppo di visioni
animistiche nelle Americhe,
in Africa e in Australia; prosecuzione dell’arte
rupestre. Pratiche magiche mesolitiche: Lepenski Vir. Inizio
della pratica della deposizione deliberata di oggetti in Europa.
6000-1000 a.C. Unificazione
della valle del Nilo, prime bacchette magiche, animali compositi in Egitto e
storia di Horus. Nell’Africa
subsahariana, possibili origini della magia connessa alla
lavorazione dei metalli e primi templi ancestrali.
Probabile sviluppo di forme di divinazione
In Nordamerica,
grandi centri come Poverty
Point e intensa vita rituale.
In Sudamerica,
emergere di monumenti e grandi insediamenti. Intensa attività
rituale e magica attorno a piramidi e campi per il gioco della palla.
In Australia,
primi tumuli che attestano pratiche rituali, magiche e storiche. Famiglie di
divinatori in Medio Oriente.
Prime tavolette di argilla scritte in caratteri cuneiformi;
alchimia e astrologia. Possibili origini della divinazione in Cina. Culto
degli antenati e divinazione nella Cina dell’Età del bronzo. Arte
di Okunev, e origine dei khirigsuur
in Mongolia e
nella steppa eurasiatica.
Relazioni animistiche nella steppa.
In Israele, Mosè e
altre figure carismatiche compiono miracoli; probabili credenze in demoni,
angeli, astrologia e magia protettiva. In Europa, pratiche magiche connesse
alla casa, al corpo umano e alle piante. Costruzione di grandi sepolture
e di monumenti noti come henge.
Primo millennio a.C. Stesura dell’Enuma Anu Enlil, che
presenta l’astrologia babilonese.
Trasmissione del pensiero e della magia babilonesi, soprattutto
l’astrologia, al mondo greco. Scrittura di molti classici
cinesi,
origini di confucianesimo, taoismo ecc. Teoria dei Cinque Elementi e inizio
dell’I Ching.
Primo millennio d.C. In Africa, crescita dei templi ancestrali, influenza dell’Islam, sviluppo della divinazione
e della magia connesse ai mestieri artigianali. In Australia, intensificazione della
produzione di cibo in alcune aree e alti livelli di popolazione. Continuazione dell’arte rupestre e dei tumuli, oltre che dei
sentieri del Sogno.
In Nordamerica,
grandi siti cerimoniali e di insediamento: Cahokia.
Interesse per l’astrologia e l’astronomia. In Sudamerica, insediamenti
complessi, monumenti e cultura materiale in diverse aree. Probabile enfasi sull’animismo, ma anche sul sacrificio umano e sul
dolore. Importanza di auguri e divinazione. Probabile fine della
tradizione ašipu nel I secolo d.C. in Mesopotamia. Statue e siti rituali
uiguri in Mongolia e
nella steppa.
La magia ebraica
diventa più chiara; figure carismatiche, tra cui Gesù. Diffusione
di amuleti e coppe magiche babilonesi.
Magia protettiva. Collegamenti con la medicina.
La diaspora diffonde le pratiche magiche nel
mondo ebraico
allargato. Reintroduzione del Cristianesimo nell’Europa settentrionale. Ulteriore sviluppo della magia connessa alla Chiesa.
Secondo millennio d.C. In Africa, incursioni europee e
sviluppo di magie di resistenza. Nelle Americhe, espropri e morte su
larga scala degli abitanti indigeni. Varietà di pratiche magiche che spesso
fondono forme indigene e africane. Diffuso animismo. In Australia, morte di massa dovuta
alle incursioni europee, ulteriore sviluppo della vita
rituale e delle connessioni con il territorio. Possibili origini dello
sciamanesimo moderno nella steppa,
che attinge a radici più antiche. Magia ebraica
medievale e moderna: Sefer Raziel
ha-Malakh, Sefer
ha-Razim. Sviluppo della cabala pratica e mistica, soprattutto tra
i sefarditi. Qualche elemento di astrologia. I nomi di Dio e altri testi
indicano l’importanza di manipolazioni e metodi. Usi magici dei salmi.
Importanza degli amuleti. Figura del golem tra gli aschenaziti.
In Europa,
periodo del pieno Medioevo: ulteriore sviluppo di
astrologia e alchimia, che attingono a tradizioni antiche. Si trovano sia
maledizioni sia magie protettive. Teoria degli umori. Rinascimento,
con una miscela di magia, religione e scienza. Sviluppo
di astrologia e alchimia con l’influenza di testi greci da poco tradotti.
Magie protettive nelle chiese. Diffusa persecuzione delle streghe. Sviluppo
della scienza moderna: Newton combina idee scientifiche e magiche. Molta enfasi
sulla protezione della casa. Predominanza dell’universo
meccanicistico, ma sopravvivenza di tutte le forme di magia: astrologia,
alchimia, stregoneria e magia vernacolare.
Oggi: ulteriore
sviluppo di forme di magia di resistenza coloniale e postcoloniale in molte
parti del mondo, tra cui le Americhe,
l’Africa, il Sudest asiatico e l’Australia. Qui le credenze
nell’animismo sono diffuse, così come l’attaccamento spirituale alla terra. In Europa
e in Nordamerica,
sviluppo di società magiche recenti; diffusione di paganesimo e Wicca negli
ultimi cinquant’anni. In Occidente, la maggior parte delle persone
possiede qualche forma di credenza magica. Forte rinascita delle credenze
astrologiche. In Oriente
e in Asia meridionale,
sviluppo dell’astrologia, uso di app ecc.; ma anche Feng Shui, I Ching e teoria dei Cinque Elementi,
insieme a teorie del corpo dalla connotazione generalmente alchemica. Possibile convergenza di alcuni elementi di magia e scienza.
Schematizzazione tratta da: storia della magia
di Chris Gosden.
Luci e ombre,
sole luna
aurora:
magia nel cosmo.
Caccia selvaggia vola,
fuori e dentro cuori.
Contenuto preparato in collaborazione con
BRAN
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