Prima del Dryas recente, circa 12.800 anni fa, Atlantide era il
faro della civiltà nel mondo. Collocata nell'Oceano Atlantico
tra le colonne d'Ercole e le Americhe, come scrive Platone, godeva di una
civiltà tecnologica avanzata associata a una spiritualità sociale diffusa. La spiritualità
proveniva dalla conoscenza della derivazione dell'uomo dal divino e della sua componente duale:
“ ...Se
prima non avrai disprezzato il tuo corpo, o figlio, non potrai amare te stesso.
Amando te stesso acquisirai l'intelletto e, possedendo l'intelletto,
parteciperai della scienza... È impossibile, o figlio, ottenere ambedue le
cose, quelle mortali e quelle divine. Infatti
essendovi due specie di esseri, quelli corporei e quelli incorporei, mortali
gli uni, immortali gli altri, è lecito scegliere tra questi; infatti non è possibile
essere contemporaneamente ambedue, e in queste cose, in cui è permessa la
scelta, l'inferiorità di una via dimostra la forza dell'altra.”
Thot
l'Atlantideo aveva
iniziato la sua istruzione come qualsiasi altro abitante di Atlantide: tutti
avevano accesso all'istruzione spirituale di base. Anni di studio, possiamo
dire primario, in cui si rivelavano i concetti di vita che li avrebbero
accompagnati per sempre. Le vere conoscenze, dal punto di vista degli Atlantidei, riguardavano il senso della vita che si
traduceva nel concetto dell'avvicinamento a dio, l'unico inizio divino.
La società atlantidea
La società, di conseguenza, era organizzata in
funzione di questo insegnamento di base, da come era stato
costruito il mondo e qual era il posto dell'uomo in questa costruzione divina.
L'uomo come emanazione di Dio era l'unico a
possedere l'intelletto e, come tale, ad essere
consapevole della propria essenza divina. Una parte immortale dimorava nella
carne corrotta, ma con l'anelito di tornare alla luce del creatore, liberandosi
della carne e tornando ai cieli superiori.
Gli studi e la prova
Dopo anni di studi di base spirituali e pratici Thot venne scelto, viste le sue
qualità, per proseguire gli studi a un livello superiore. Ma
prima di poter accedere a questo livello di studi, che lo avrebbe portato a
essere maestro, doveva superare un periodo di prova dal tempo indeterminato.
In quel periodo di tempo,
anche anni, i maestri avrebbero valutato la disposizione spirituale
dell'allievo ad abbandonare totalmente, e in piena consapevolezza, la
corruzione della carne ai piaceri terreni, sia fisici che spirituali.
Il potere della conoscenza non doveva essere
usato per fini strettamente personali, l'io doveva essere indirizzato verso il
raggiungimento del divino, il ritorno a dio, non per l'esaltazione di se stessi
nell'ammirare la propria grandezza. O nel dirigere i destini delle anime meno
elette, che si affidavano a loro per seguire la retta via. Superato il periodo
di prova Thot, divenne a pieno titolo un Iniziato. Col
tempo divenne uno dei cinque sacerdoti che dirigevano la vita di Atlantide.
Il potere di Thot
Il potere, esercitato nel tempo, corrompe anche
i migliori. Infatti, quando si autoconvincono in virtù della loro superiore
conoscenza di essere in grado di determinare i destini dei popoli, la società
si corrompe. L'io collettivo verso il ritorno al divino si trasformò così in
tanti io inferiori che lottavano per gli interessi personali, come il clero ai
vertici lottava per il proprio.
La fuga da Atlantide
Thot
faceva parte di una ristretta schiera di sacerdoti che diffondevano l'antico
verbo e fuggì da Atlantide poco prima che l'ira di dio la travolgesse. Il dio
supremo, resosi conto della degenerazione delle genti che aveva istruito, aveva
deciso di eliminarli attraverso un cataclisma. La catastrofe fu riportata in
tutti i grandi poemi e scritture dei tempi antichi, nessuna esclusa. Dai nativi
americani agli Inuit,
dai Veda ai racconti degli eroi del Ramayana, da
Gilgamesh fino ad arrivare alla Bibbia.
A questo proposito è consigliata la lettura
dell’articolo “Atlantide:
verità e testimonianze”.
Thot fu
però salvato dal Creatore per far rinascere la civiltà. Thot
andò in Africa e visse con delle tribù locali, spostandosi da una all'altra e,
come spesso è accaduto, la conoscenza e la tecnologia vennero
scambiate per magia e miracoli.
Il lavoro di Thot
Le leggende, i miti e le incisioni rupestri dei popoli
Dogon fanno supporre che Thot avesse cominciato
il suo insegnamento proprio da lì. Ma come ci
raccontano anche le tavole smeraldine, Thot l’Atlantideo si spostava spesso da altre popolazioni, come ad
esempio i nativi americani.
Come si spostava? In alcuni racconti con mezzi volanti,
in altri spiritualmente. Quello che comunque insegnava era lo stile di vita
spiritualmente corretto, per poter ascendere al divino
dopo disincarnazione o, se non era sufficiente, per
avere una reincarnazione positiva in modo da ritentare la via.
Di personaggi come Thot,
che lasciarono Atlantide e visitarono varie parti del mondo, abbiamo molte
notizie. Questo ci porta a vedere le costruzioni e le leggende che troviamo
simili su tutta la Terra in un'ottica diversa. Diventa evidente che hanno tutte
un'origine comune, Thot, o altri come lui sparsi per il globo intenti a ricostruire, per quanto possibile, la
civiltà perduta.
Ma diviene altresì evidente (visti i
ritrovamenti, documenti nascosti per secoli, nuovi studi sulle piramidi e via
dicendo) che siamo passati attraverso innumerevoli epoche di conoscenza
inframezzate da catastrofi e nuovi inizi.
La vita in Egitto
Quando Thot si trasferì
in Egitto divenne il dio della scrittura e della geometria sacra. Si suppone
sia stato re della città di Khem (Letopolis) per svariati
millenni.
Anche qui appare evidente la dottrina atlantidea della
salvezza attraverso il divino nella procedura egizia della pesatura dell'anima,
che deve essere leggera come una piuma per passare alla luce di dio.
Oggi appare oramai certo che le tre grandi piramidi,
nella piana di Giza, furono costruite prima del Dryas
recente, se non altro perché le successive si sono sbriciolate, invece di
essere costruite in modo migliore. E piramidi precedenti praticamente
non esistono.
Sarebbe come se oggi viaggiassimo in dirigibile
invece di andare su Marte, un regresso tecnologico senza spiegazione apparente.
Ciò che veramente conta è sempre negare la realtà, tenere
tutto nascosto perché la gente non capirebbe, o meglio, capirebbe la tecnica
del controllo delle masse.
L’eredità di Thot
La conoscenza e la dottrina di Thot sono contenute nei 42 libri
che ci ha lasciato. Si racconta che Ramses il grande Faraone d'Egitto, ebbe un figlio di
nome Setna che divenne un sapiente mago del tempo. Durante i
suoi studi, Setna si imbatté
nella storia di un altro mago che aveva studiato i libri di Thot,
dove si insegnava come apprendere le lingue degli animali e di come l'uomo può
incantare il cielo e la terra. Qui scoprì che era stato sepolto insieme a Nefrekeptah, figlio di Amon-Hotep, il primo
Faraone di Amon a Memphis.
La storia racconta che Setna, giunto alla tomba, parlò con lo spirito di Nefrekeptah, che gli sconsigliò di prendere il libro perché protetto
da una potente magia, ma alla fine se lo giocarono a dama. Setna
pur perdendo, con uno stratagemma riuscì a portarsi via il libro. La
maledizione cadde su di lui, infatti Thot dal suo seggio divino lo subissò
di sciagure, come predetto da Nefrekeptah,
inducendolo alla fine a restituire il libro trafugato con l'inganno.
Il luogo della sepoltura di Nefrekeptah e della sua famiglia fu ricoperto di terra e
l'entrata protetta da un potente incantesimo. Il libro di Thot
rimane in attesa di essere riscoperto.
Quello che ci rimane è la
spiritualità ermetica trasmessaci da Ermete Trismegisto, che è essenzialmente
la stessa del libro di Thot. Non per niente “Il tre Volte Grande” sembra sia
una della tante reincarnazioni di Thot.
Dai semi fiori,
dagli alberi frutti:
ombra e luce.
Desideri dei cuori
splendore dell'anima.
Contenuto preparato in collaborazione con
BRAN
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