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venerdì 29 settembre 2023

Differenze tra tarocchi e sibille: cosa cambia nel concreto?

 


Carte enigmatiche vs carte pettegole: conosciamole meglio!

 

Se la divinazione ti affascina, probabilmente avrai già sentito parlare di tarocchi e sibille. Entrambi i metodi utilizzano le carte come strumento per la lettura del futuro, per comprendere meglio gli snodi del passato o per l'interpretazione di situazioni complicate del presente.

Ma quali sono le differenze tra i due approcci? E quale metodo dovresti scegliere per le tue letture? In questo articolo esploreremo le origini di queste due pratiche divinatorie, la struttura delle loro carte e le differenze nell'interpretazione. Se vuoi scoprire di più sui tarocchi e sulle sibille, continua a leggere!

 

Le origini di tarocchi e sibille 

 

Lo studio della loro storia può darci una prima chiave interpretativa. Mentre i tarocchi affondano le loro radici nell’antichità (e nessuno sa con certezza da dove arrivino), le sibille sono più recenti e la loro creazione è opera di una famosa sensitiva. Approfondiamo meglio le vicende dei due sistemi divinatori.

 

Storia dei tarocchi 

 

Le origini dei tarocchi sono avvolte nel mistero. La teoria più ampiamente accettata suggerisce che siano stati creati nel XV secolo in Italia come una versione modificata delle comuni carte da gioco, ma quasi sicuramente risalgono a molto tempo prima. Parecchi studiosi, infatti, hanno rivelato importanti punti di contatto tra le immagini dei geroglifici egizi e le figure dei tarocchi.

In ogni modo, il primo mazzo di cui siamo a conoscenza è quello dei “Tarocchi Visconti di Modrone, realizzato in Lombardia per la famiglia Visconti e attribuito al pittore di corte Bonifacio Bembo. Composto da 66 carte, è dipinto a mano e rivestito da una lamina d'oro finemente lavorata a bulino. Le carte presentano numerosi emblemi che fanno riferimento alla famiglia Visconti, come la corona con i rami di alloro e palma, i motti "A bon droyt" (che significa "a buon diritto") e "Phote mante" (cioè "bisogna mantenere").

 

Storia delle sibille 

 

L'origine delle sibille, così come le conosciamo oggi, risale agli appunti di Mlle Lenormand, celebre cartomante che utilizzava il mazzo francese per le sue divinazioni, assegnando a ciascuna carta significati simbolici precisi. Le sue annotazioni portarono alla diffusione di numerose carte illustrate, note come “Jeu de Mademoiselle Lenormand”, “Grand Lenormand”, “Le Petit Lenormand” e altri nomi ancora, pubblicate dopo la sua morte e nel corso dei secoli successivi.

Molti personaggi influenti della storia si rivolsero a Mlle Lenormand, tra cui Marat, Robespierre e Saint-Just, ai quali fu profetizzata una morte violenta. Queste previsioni la portarono all'arresto nel 1794; nonostante ciò, la sua fama continuò a crescere. Dopo la scarcerazione, fu consultata da numerosi personaggi di spicco, tra cui Napoleone (e di nuovo fu arrestata!).

La cartomante morì a Parigi il 25 giugno del 1843 all'età di settantacinque anni, lasciandoci in eredità le sibille che prendono il suo nome, ancora oggi famose in tutto il mondo.

 


 

La struttura di tarocchi e sibille 

 

Addentrandoci nella composizione dei mazzi, possiamo accorgerci che i tarocchi hanno un sistema più complesso delle sibille. Vediamo tutti i dettagli!

 

Descrizione delle carte dei tarocchi 

 

Solitamente, un mazzo di tarocchi è composto da una raccolta di carte tradizionali a cui si aggiungono 21 carte dette Trionfi e una carta singola detta Il Matto; in tutto, parliamo quindi di 78 carte.

I Trionfi e il Matto sono conosciuti con il nome di arcani maggiori, mentre le altre carte sono dette arcani minori.

Questo schema non è universale, perché esistono diverse varianti. Nel tarocchino bolognese o nel tarocco siciliano, per esempio, il numero di carte è ridotto (rispettivamente a 62 e 63 carte); nei germini fiorentini, invece, sale addirittura a 97 unità.

Quando si prende in mano un mazzo di tarocchi, in qualunque variante si presenti, non si può fare a meno di venire catturati dal fascino enigmatico degli archetipi raffigurati. Per questo motivo, secondo me sono un ottimo punto di partenza per costruire storie e superare i blocchi creativi. Ho parlato approfonditamente di questa tecnica nella mia guida “Come trovare il tempo per scrivere”, disponibile su Amazon.



 

Descrizione delle carte delle sibille 

 

Ogni mazzo di sibille è composto da 36 unità, ognuna delle quali corrisponde a una carta francese. I semi, perciò, sono i quattro classici (cuori, fiori, quadri e picche), ma a ciascuna carta è anche associata un’immagine peculiare, derivante dalle visioni di Mlle Lenormand.

Se vuoi conoscerle tutte, ti invito a leggere l’articolo “Cosa sono le sibille di Lenormand? Una storia appassionante”.

 

I diversi utilizzi di tarocchi e sibille 

 

Siamo arrivati al punto cruciale: qual è la variante principale tra questi due sistemi, a livello di interpretazione delle carte?

 

In cosa si differenziano le letture di tarocchi e sibille? 

 

Le letture di tarocchi e sibille si avvalgono di due diversi livelli di introspezione:

·      i tarocchi, divisi in arcani maggiori e minori, rappresentano le varie sfere della vita umana. Sono profondi ed enigmatici, parlano per immagini e metafore e richiedono una maggiore conoscenza esoterica;

·      le sibille sono più immediate e pratiche, parlano attraverso simboli semplici e diretti e descrivono la vita reale e fatti concreti. Per questo motivo, a volte sono conosciute con il simpatico soprannome di “carte pettegole” dagli addetti al settore.

 

Tirando le somme, le letture di tarocchi richiedono più intuizione e interpretazione, mentre le letture di sibille sono più immediate e concrete.

Entrambi i sistemi possono essere utili per ricevere delle risposte e dei consigli, ma dipende dal tipo di domanda che si vuole fare e dal grado di approfondimento che si cerca. Se si è alle prime armi, si può partire dalle sibille e poi, quando si ha acquisito una certa pratica, passare ai tarocchi. Se desideri leggere un approfondimento su queste carte così affascinanti e misteriose, ti consiglio l’articolo “5 curiosità sulla storia dei tarocchi”.

 

 

Articolo scritto in collaborazione con

Ivana Vele Poletti

https://www.ivanapoletti.com/

 

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