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lunedì 25 aprile 2022

Come organizzarsi per scrivere un libro dall’inizio alla fine


Per scrivere un libro da cima a fondo ci vogliono costanza e organizzazione, altrimenti si corre il rischio di lasciarlo a metà o addirittura fermarsi dopo le prime battute. In questo articolo vediamo come raggiungere l’obiettivo di realizzare un’opera completa senza impazzire!

 

Ecco come scrivere un intero libro, anche se hai poco tempo e sei un esordiente

 

Definisci un obiettivo quotidiano.

 

Tutti noi abbiamo una vita da gestire, per questo è importante avere un obiettivo chiaro e da perseguire giornalmente.

 

Soprattutto se sei un esordiente e non sai bene da dove cominciare, ti sarà di aiuto iniziare con 2 strategie basilari.

 

1.    Decidere quanto tempo dedicare alla scrittura

2.    Quantificare il progresso in base a un compito preciso

 

Entrambe le strategie sono molto valide e possono essere usate anche in modo congiunto o alternato, a seconda del progetto in corso. Cruciale è tenere traccia di tutto in modo organico, puoi optare per una soluzione elettronica o cartacea, basta che ti segni tutto da qualche parte!


Scopri l'anteprima degli interni di questo quaderno sulla pagina Amazon!


 

Nel primo caso, occorre trovare un lasso di tempo fisso e non negoziabile da dedicare esclusivamente al tuo lavoro di autore. Indicativamente, una tempistica che permette un avanzamento tangibile è di circa 30 minuti (possibilmente ogni giorno).

 

Programmare il tempo in cui lavorerai renderà le tue giornate più efficienti e ti aiuterà a prendere sul serio questo compito. Il fatto che scrivere sia un'attività creativa induce spesso in errore e molti pensano che sia necessario scrivere solo quando colpiti dal sacro fuoco dell'ispirazione: sebbene sia possibile, ciò non rappresenta un metodo efficace, continuativo e affidabile.

 

Se vuoi scrivere un libro in tempi umani e magari anche vederlo in mano ai lettori... pensa alla scrittura come a un'attività che richiede grande attenzione e dedizione, indipendentemente da voglia, ispirazione e colpi di genio.

 

Cerca di evitare la mentalità del "recupero nei fine settimana" perché uno dei segreti per scrivere un libro dall'inizio alla fine è la costanza e lasciare passare 5 giorni fra una sessione e l'altra non favorisce la creazione di un ritmo di lavoro efficace.

 

Fai della scrittura un momento piacevole e non una costrizione. Anche se a volte è faticoso, fai in modo che il tempo che dedichi alle tue storie sia un sollievo e non una tortura. In questo modo, non solo sarai più motivato a proseguire, ma affronterai questo lungo percorso con serenità.

 

Non rinunciare dopo il secondo giorno perché non sei riuscito a produrre nulla di soddisfacente. Scrivere un libro implica pazienza ed è come qualsiasi altro compito: se ti eserciti ogni giorno, i risultati saranno evidenti.

 

Nel secondo caso, la strategia è focalizzata sul completare un incarico specifico, indipendentemente da quanto tempo ci vuole. Per esempio, puoi decidere di scrivere 500 parole ogni giorno, oppure puoi regolarti con le scene che vuoi raccontare. Se invece sei in una fase preliminare, puoi scegliere di ricercare un argomento al giorno o di scalettare un capitolo. Le possibilità sono molteplici!

 

Ovviamente è possibile anche combinare le due strategie, scegliendo per esempio di suddividere i 30 minuti quotidiani in due sessioni: la prima per pensare a cosa scrivere e la seconda per lavorare in modo concreto.


Se capire come mettere in pratica queste strategie ti sembra una sfida, non ti arrendere! Ho preparato per te il diario guidato "Raggiungi i tuoi obiettivi - diario di scrittura, pianificazione e produttività", che contiene spiegazioni dettagliate e numerose schede preimpostate da compilare per aiutarti a trovare l'organizzazione in mezzo al caos!






 

Come si impara a scrivere un libro?

Diciamo che innanzitutto è necessario essere lettori appassionati: solo leggendo possiamo sviluppare la dimestichezza necessaria per scrivere bene. Sembra ovvio, eppure ci sono ancora molti scrittori che non leggono a sufficienza o che usano la scusa (secondo me tremenda) del non leggere per non farsi influenzare.

 

Grazie alla lettura, non solo puoi scoprire e godere di nuovi tipi di letteratura ma potrai anche scoprire il tuo stile preferito e adattarlo al tipo di libro che vuoi produrre. Importante è adottare una "lettura ragionata", cioè atta a identificare tecniche e strutture utilizzate da altri autori.

 

Ci sono molte scuole di pensiero diverse quando si tratta di scrivere un libro. Alcune persone dicono che sia necessario seguire un corso di scrittura creativa per imparare le basi del mestiere, perché altrimenti mancano gli strumenti per lavorare. Seguire un corso valido di scrittura creativa può essere utile se ti senti insicuro e se sei consapevole di avere delle mancanze dal punto di vista formativo. Non c'è nulla di cui vergognarsi, imparare è una cosa positiva, non una causa di imbarazzo.

 

Altri dicono che non serve fare un corso, perché l'unico modo per imparare a scrivere è iniziare in ogni caso; la capacità di creare un buon romanzo è un talento innato. Dicono di cercare la propria passione, di seguire il flusso dell'ispirazione e di abbandonarsi completamente.

 

Muori dalla voglia di scrivere un romanzo ma sei intimidito da tutti i passi necessari? Sei spaventato dai pregiudizi e dalla mole di tecniche indispensabili? Se è così, non preoccuparti, l'unica cosa davvero vitale è la voglia di imparare.

 

A mio parere, sia che tu scelga di frequentare un corso, sia che tu scelga di imparare da autodidatta, una cosa non cambia: per scrivere un libro è cruciale e inevitabile conoscere bene l'ambito tecnico e strutturale e non affidarsi esclusivamente all'estro.

 

Iscriversi a un corso, magari ti infonde più sicurezza e motivazione, si tratta di preferenze personali. Ciò che accomuna sia i fan dei corsi che i fan dell'approccio diretto è la necessità di acquisire le informazioni indispensabili per lavorare con cognizione di causa e proporre ai lettori un libro di qualità.

 

A chi sceglie la via del corso, consiglio di verificare molto bene le credenziali di chi lo propone senza lasciarsi abbagliare da titoli e premi vinti. Controlla che questa persona abbia davvero esperienza e conoscenze da trasmettere. Leggi le sue pubblicazioni, guarda i suoi post sui social media e verifica che ti piaccia il suo modo di comunicare.

 

A chi sceglie la via dell'approccio diretto, con l'intenzione di imparare strada facendo, consiglio di analizzare i libri che legge, in modo da trarne delle lezioni pratiche e immediate. In aggiunta, consiglio un ripasso delle tecniche narrative, le risorse online sono sterminate.

 

Infine, come accompagnamento generale, consiglio due libri che mi sono piaciuti molto. Uno perché racconta l'esperienza personale di un grande autore e l'altro perché analizza in modo molto sintetico e realistico i meccanismi della suspense:

 

·      "On writing" - Stephen King

 

·      "Mastering Suspense, Structure, and Plot: How to Write Gripping Stories That Keep Readers on the Edge of Their Seats" - Jane K. Cleland (in inglese)

 

In generale, consiglio di cercare sempre risorse anche in altre lingue (o almeno in inglese), perché la disponibilità di materiale in italiano è molto limitata e spesso di stampo obsoleto e prettamente scolastico, mentre l'approccio in inglese è più concreto e orientato all'uso pratico e immediato.

 

L’importante, comunque, è iniziare! Solo mettendosi alla prova si può capire se è la strada che fa per noi. Per fare ciò, il primo passo è strutturare il libro.




 

Come scrivere la struttura di un romanzo?

Ogni romanzo ha una struttura particolare che serve per dare concretezza alla storia.

 

Non c'è un modo univoco per costruire le colonne portanti di un romanzo, ci sono però degli elementi indispensabili, come scegli di crearli e usarli è una tua scelta.

 

Puoi iniziare da dove vuoi. Io tendo a cominciare dai protagonisti e a costruire la storia in base alla loro personalità, desideri e problemi, perché prediligo le storie "character driven", cioè maggiormente focalizzate sui personaggi. Se tu preferisci le storie "plot driven", quindi incentrate sulla trama e con personaggi (non sempre ma spesso) meno coinvolgenti, magari ti sarà più semplice partire dalla creazione di fabula e intreccio.

 

In ogni caso, tre elementi da decidere il prima possibile sono: trama (incluso il tema principale), personaggi e ambientazione. Un altro passo cruciale è determinare il punto di vista della storia e il narratore. Una volta che hai tutte queste informazioni, puoi iniziare a lavorare al tuo romanzo.

 

Puoi scrivere di getto oppure puoi scalettare tutto ciò che succede usando un semplice quaderno o vari programmi, dal comune Word + Excel (per ordinare scene e capitoli) ai più complessi Scrivener (il mio mezzo preferito) e Notion.

 

A mio avviso, per sfruttare al massimo tempo, energia e tutte le tue risorse al meglio, la via più efficace è scalettare il romanzo in modo preciso e minuzioso. Di conseguenza, possiamo dire che oltre alla struttura base che compone ogni romanzo (trama, personaggi, ambientazione), c'è un’altra grande opera architettonica che richiede la tua attenzione: l'ossatura vera e propria del romanzo, le varie tessere del mosaico.

 

Dico che la scalettatura è secondo me la modalità più efficiente perché ti permette di poter misurare, quantificare e suddividere in modo programmabile ogni fase creativa legata alla scrittura. In questo modo, poco importa che tu abbia tanto o poco tempo a disposizione, perché in ogni caso potrai organizzare tutto in modo da tenere sotto controllo i tuoi progressi.

 

 

Come organizzarsi per scrivere un libro nonostante il poco tempo a disposizione?

Il segreto è procedere poco alla volta e con costanza. Dato che scrivere un libro di qualità è un lavoro che richiede molta concentrazione, è poco utile tentare di fare tutto in pochissimo tempo. Se sei molto rapido e motivato, puoi anche riuscire a scrivere una prima bozza in un mese, ma non pensare che il libro sia pronto per la pubblicazione!

 

Per questo motivo, è più realistico organizzarsi per produrre con un ritmo di lavoro sostenibile e persistente a lungo termine. Una buona opzione è scrivere almeno 500 parole al giorno, perché si possono spezzare in più sessioni durante la giornata appena si ha del tempo disponibile.

 

Se vuoi scrivere un libro, ma in questo momento non hai nemmeno un minuto libero, puoi comunque lavorare al tuo sogno!

 

La prima cosa è fare una lista di tutte le idee che ti vengono in mente. Puoi annotare le idee anche con delle registrazioni vocali o su dei post-it. Il mio consiglio è di segnare tutto nello stesso posto, in modo da ritrovare sempre ciò che hai scritto.

 

Puoi magari creare una cartella dedicata nelle note del tuo telefono (o usare Google Keep) e impiegare un diario di scrittura nel quale raccogliere anche eventuali post-it e fogli volanti. Cerca di evitare la frammentazione e di scrivere appunti ovunque e dove capita senza mai riordinarli, perché il pericolo di perdere tutto è molto alto. Se scegli un'app, usa sempre la stessa. Se compri un quaderno, scrivi sempre lì, non cominciare dieci agende e venti quaderni per lo stesso progetto. A questo proposito, ti consiglio la lettura dell'articolo gratis "Cosa significa BuJo e come crearne uno tutto tuo".

 

Resta motivato con la musica e con altri media. Crea delle playlist e delle raccolte di immagini che ti aiutino a restare connesso alla tua storia. In questo modo avrai sempre presenti le sensazioni e i luoghi che vuoi descrivere.

 

Infine, non aspettarti la perfezione in ogni momento. Puoi lavorare al tuo progetto per 10 minuti o per 2 ore ogni giorno ma se non lo fai con entusiasmo, anche la qualità ne risente.

 

Quindi, anche se hai pochissimo tempo per scrivere, fai in modo che ogni minuto conti. Scrivi delle scene singole, dei dialoghi, delle descrizioni, qualsiasi cosa possa farti avanzare. Prima o poi, anche dedicando alla scrittura solo dei momenti rubati, non solo ti renderai conto di aver tanto materiale a disposizione, ma anche di aver creato una sorta di routine e di impegno continuativo. Magari questo risultato ti darà la motivazione per organizzarti diversamente e trovare più tempo per il tuo sogno di scrittore.




 

Quanto costa farsi scrivere un libro?

 

Un ghostwriter serio (non un amico improvvisato) va dai 5.000 ai 20.000 euro. Sono cifre molto alte proprio perché per scrivere un libro ci vuole tanta perseveranza, organizzazione e tempo. Però con il giusto metodo ce la possiamo fare da soli.

 

Prima di tutto è importante fare il punto sulle competenze che già abbiamo. Hai già testato le tue capacità? Hai delle basi solide a livello teorico? Sai organizzare le idee? Come te la cavi con le scadenze? Sei esperto in qualche campo particolare?

 

Rispondere a queste domande preliminari è molto importante, perché così avrai anche un quadro completo delle azioni da intraprendere prima di lanciarti in questa avventura. A meno che tu non voglia delegare il piacere di creare il tuo libro a un professionista... non ti resta che impegnarti in modo da ottenere tu stesso esperienze formative che facciano di te un autore professionale e professionista.

 

Non hai bisogno di un ghostwriter, ciò che ti serve davvero è la voglia di imparare e di migliorare!

 

 

La guida per scoprire come organizzarsi per scrivere un libro

 

Sia che tu scelga di pianificare tutto in dettaglio prima di iniziare a scrivere, sia che tu preferisca lasciarti sorprendere dalla tua immaginazione ogni volta che ti metti all'opera, un problema resta pressante: come trovare il tempo per scrivere?

 




Se sei affascinato dall'idea romantica dell'artista dannato che scrive le sue opere migliori in condizioni poco ortodosse, ma trovi che sia uno stile di vita poco compatibile con la tua quotidianità... non temere! Ci sono trucchi e strategie che ti possono aiutare a realizzare il tuo sogno.


Corri a scaricare la tua copia personale della guida "Come trovare il tempo per scrivere" (eBook + cartaceo), che tratta in modo dettagliato il processo della scrittura e come affrontarlo per diventare inarrestabile!



Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/



 

lunedì 18 aprile 2022

Pubblicare un libro senza editore: ecco come fare




Come pubblicare, stampare e vendere un libro in self publishing? Tutto ciò che c’è da sapere, passo dopo passo

 

Nella nostra epoca moderna, pubblicare un libro senza editore è una realtà sempre più affermata e diffusa.

Un tempo si diceva che gli autori self ricorressero all’autopubblicazione solo perché non trovavano case editrici disposte a investire sul loro lavoro, ma ormai questo pregiudizio è stato superato. Ci sono molte ragioni per non ricorrere a un editore: le royalty basse, le proposte a pagamento, il non poter scegliere i professionisti che lavoreranno sul nostro testo, la cessione dei diritti, i contratti poco chiari, la promozione inesistente e via discorrendo.

Al contrario, pubblicare un libro senza editore consente di percepire royalty alte (come vedremo meglio più avanti), gestire una squadra di professionisti editoriali personalmente selezionati, curare la lavorazione del testo e investire negli ambiti che lo richiedono.

Bisogna, quindi, trasformarsi in microimprenditori a capo di uno staff. Non è semplice, né immediato, ma può portare moltissime soddisfazioni... se si sa come farlo! In questo articolo analizzeremo tutto ciò che c’è da sapere.

 

Come pubblicare un libro senza editore?

 

Semplificando al massimo, i passaggi per pubblicare un libro senza editore sono i seguenti:

·      Per prima cosa, ovviamente... scrivere il libro! Non basta avere l’idea, bisogna anche disporre del tempo, della costanza e della forza di volontà per portare a compimento l’intera storia. Se vuoi un vademecum che ti motivi e ti mostri step by step come fare, corri a leggere la guida gratuita “Come si scrive un libro... senza perdere tempo!”;

·      il secondo step è quello di chiedere a lettori fidati (i cosiddetti beta reader) di darci un parere spassionato su ciò che abbiamo scritto;

·      una volta che il testo è stato letto, riletto, corretto e migliorato, arriva il momento di trasformarlo in un libro vero e proprio tramite le lavorazioni editoriali. Dobbiamo quindi selezionare e coordinare i professionisti freelance che si occuperanno della nostra opera: editor, correttori di bozze, impaginatori e grafici;

·      quando il libro è pronto, dobbiamo scegliere la piattaforma di pubblicazione alla quale affidarci. Al momento la più funzionale è Amazon Kindle Direct Publishing, che permette non solo di caricare le proprie opere nello store online più famoso al mondo, ma anche di renderle disponibili alla stampa del tutto gratuitamente.

 

Come stampare un libro autoprodotto

 



 

Per capire questo passaggio dobbiamo prima familiarizzare con un paio di termini tecnici: print on sale e print on demand.

1.    Il print on sale consente alla piattaforma prescelta di stampare una copia del libro ogni volta che un lettore ne fa richiesta, anche se si tratta di un solo volume.

2.    Il print on demand richiede la stampa preventiva di un certo numero di copie, che verranno recapitate all’autore perché possa poi distribuirle tramite i canali che riterrà idonei.

 

La soluzione più economica e immediata, quindi, è il print on sale. L’autore non deve occuparsi di nulla: ci pensa la piattaforma (ad esempio Amazon) a stampare il libro e a recapitarlo al domicilio del lettore. Il costo di questo servizio non viene corrisposto prima, ma viene decurtato dalla percentuale di guadagno sulla singola copia dell’opera.

Il print on demand, invece, richiede un investimento iniziale e un impegno dell’autore in prima persona nel vendere i propri volumi.

 

Quanto si guadagna con la pubblicazione di un libro?

 

Le royalty corrisposte da un editore per un libro cartaceo vanno, generalmente, dal 4% al 10%. Le quote sono più alte per il formato e-book: se si è fortunati, si può arrivare anche al 25%.

Passiamo ora ai margini di guadagno con Amazon. Su ogni copia cartacea la royalty è pari al 60%, mentre sugli e-book saliamo al 70% per ogni opera che abbia un prezzo compreso tra € 2,69 e € 9,99 (in caso contrario, si scende al 35%).

Come potete vedere, i profitti garantiti da Amazon Kindle Direct Publishing sono nettamente superiori a quelli offerti dagli editori. Attenzione, però: l’autore auto pubblicato ha degli oneri in più, perché deve retribuire i professionisti editoriali che lavorano sul testo, pagare le iniziative di marketing per promuovere il libro e comprare l’eventuale codice ISBN.

 

Vendere un libro autoprodotto

 



 

Per vendere il proprio libro bisogna disporre di un codice ISBN: solo così l’opera potrà essere catalogata e distribuita in qualsiasi negozio.

Di cosa si tratta? L’ISBN è una sequenza numerica stabilita dall’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (nota come ISO) e serve a identificare in modo univoco ciascun libro.

Qualsiasi autore può richiederne uno (o più) all’ agenzia ISBN, al costo di 60 euro + IVA. A questa cifra va poi sommata la quota di adesione al servizio (45 euro + IVA). Inoltre, bisogna tenere presente che a ogni edizione corrisponde un nuovo numero: se si intende pubblicare sia il cartaceo sia l’e-book i codici saranno due.

La buona notizia è che, al posto dell’ISBN, si può utilizzare un codice fornito da Amazon (denominato ASIN) in modo del tutto gratuito. La cattiva notizia è che l’ASIN consente di vendere il libro solo all’interno dell’e-commerce, cosa che preclude la commercializzazione in altri mercati, eventi, librerie fisiche o digitali, fiere di settore eccetera.

Per vendere un libro, inoltre, bisogna saperlo promuovere. Possiamo aver scritto l’opera più bella del mondo, ma se nessuno lo sa si perderà nella marea delle pubblicazioni che escono tutti i giorni online e offline.

Quindi occorre studiare una strategia per il lancio: articoli sul proprio blog personale, annunci sponsorizzati, newsletter, eventi... anche in questo caso, affidarsi a professionisti del settore può essere una scelta vincente.

 

Conviene pubblicare un libro senza editore?

 

Come abbiamo visto, le royalty derivate dall’autopubblicazione sono molto più elevate rispetto a quelle offerte dalle case editrici.

Per contro, uno scrittore self deve sostenere una serie di spese che non avrebbe con un editore (serio): professionisti editoriali, promozione, eventuali stampe on demand e codici ISBN.

A tutto ciò bisogna aggiungere un’osservazione rilevante. Al giorno d’oggi, con la crisi dell’editoria tradizionale, solo pochissime case editrici possono garantire un lavoro ben fatto. La maggior parte risparmia (o non spende proprio) sulle lavorazioni del testo, sul marketing e sulla distribuzione. Il risultato? Royalty basse, libri zeppi di errori e refusi, promozione inesistente e opera irreperibile in quasi tutte le librerie. Perfino i grandi editori concedono il “privilegio” di perfezionare e pubblicizzare i libri solo agli autori di grido.

Alla luce di ciò, ognuno dovrà ponderare bene a quale strada ricorrere. L’importante è decidere con consapevolezza!

Per quanto mi riguarda, non sono una persona paziente, odio delegare decisioni importanti sul mio destino a qualcun altro, sono molto organizzata e precisa e di conseguenza esigo che le cose vengano fatte in un certo modo… preferibilmente sotto le mie direttive: detto questo, il self publishing è stata per me una scelta naturale (anzi… obbligata, con le premesse di cui sopra!)

Nel lontano 2012 (anno del mio esordio), Amazon KDP era una novità assoluta in Italia e ho scoperto la sua esistenza solo dopo aver mandato qualche copia del mio primo romanzo “L’ombra del sole” alle solite case editrici.


Un libro tira l'altro... non potevo fermarmi dopo il primo!



Non essendo in grado di attendere un cenno di vita per almeno 6-9 mesi nell’impotenza assoluta… ho deciso di prendere in mano la situazione e di credere nel mio lavoro. Mi sono quindi informata, mi sono iscritta ad Amazon KDP, ho iniziato la mia carriera di autrice e proseguo per la mia strada!

Se sei curioso di scoprire il mio percorso di studi e le mie pubblicazioni dal 2012 a oggi, corri sulla mia biografia, (con foto) c’è anche l’indirizzo e-mail per contattarmi!


Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/


 

lunedì 11 aprile 2022

Diventare scrittori a 50 anni è possibile: ecco come

 


 

Una guida pratica per tutti coloro che vogliono iniziare a scrivere a qualsiasi età: 50, 60, 70 anni o anche più!

 

Scrivere un libro è un’attività inclusiva, aperta a persone appartenenti a ogni genere, area geografica e fascia d’età. Nel mondo del lavoro tradizionale si ha sempre la sensazione di essere troppo giovani o troppo vecchi per candidarsi alle selezioni, ma nell’ambito della letteratura le cose vanno diversamente: ci sono molti esempi illustri a testimoniarlo.

Se ti stai chiedendo se sia possibile diventare scrittori a 50 anni, sappi che la risposta è assolutamente affermativa.

Non solo è possibile, ma anche ottimale: una persona nel pieno della maturità avrà più strumenti per costruire una storia che funzioni, perché possiede una conoscenza del mondo più ampia rispetto a chi è molto giovane.

Vediamo qualche esempio famoso, seguito da una parte pratica su come diventare scrittori a 50 anni!

 

5 scrittori diventati famosi dopo i 50 anni

 

Per iniziare con la giusta motivazione il nostro percorso per diventare scrittori a 50 anni, ecco alcuni casi celebri di coloro che ce l’hanno fatta!

 

·       Italo Svevo: dopo una vita trascorsa a lavorare come impiegato di banca, raggiunse il successo a 62 anni con “La coscienza di Zeno”. Aveva già pubblicato un paio di libri in precedenza, ma non avevano avuto presa né presso critica né presso il pubblico.

·       Charles Bukowski: fece il postino per la maggior parte della sua vita, fino a che non decise di vivere di scrittura all’alba dei 50 anni. Fu una scelta vincente, visto che il suo primo libro, “Post Office”, lo rese celebre.

·       José Saramago: scrisse per tutta la vita, lavorando come traduttore, giornalista e critico letterario. Tuttavia, raggiunse il riconoscimento internazionale come autore all’età di 67 anni, col romanzo ucronico “Storia dell'assedio di Lisbona”. Una decina di anni dopo, nel 1998, vinse il premio Nobel per la letteratura.

·       Andrea Camilleri: dopo una vita trascorsa a lavorare come regista teatrale, insegnante, attore e sceneggiatore, esordì nella narrativa a 53 anni con “Il corso delle cose”, ma fu solo nel 1995 che raggiunse il successo pubblicando “Il birraio di Preston”, a 70 anni.

·       Laura Ingalls Wilder: vi dice niente il titolo “La casa nella prateria”? Ebbene, il celebre telefilm degli anni ’70-’80, famoso in tutto il mondo, è stato ispirato dal classico per ragazzi “La piccola casa nella prateria” di Laura Ingalls Wilder. Dopo aver lavorato come insegnante e articolista, pubblicò il suo romanzo nel 1935, all’età di 68 anni.



Laura Ingalls Wilder

Come diventare scrittori a 50 anni? I 3 consigli del Magical Magazine 

 

1. Documentarsi e leggere a più non posso

 

Il segreto per impadronirsi delle tecniche narrative di successo? Leggere, leggere e ancora leggere. Le persone più mature hanno un maggiore numero di letture alle spalle, quindi partono indubbiamente avvantaggiate.

È importante conoscere i capolavori del genere a cui appartiene il nostro romanzo: se si scrive di fantascienza, ad esempio, è impossibile non sapere cosa siano la distopia orwelliana o il ciclo dei robot di Asimov.

Può anche essere una buona idea studiare saggi e manuali sulla costruzione delle storie, come “Il viaggio dell’eroe” di Vogler, “Il mestiere di scrivere” di Carver, “Master di scrittura creativa” di Page, “Storie che incantano” di Fontana.

È inoltre necessario fare ricerche su luoghi/folklore/tradizioni/eventi storici degli scenari in cui ambienteremo il nostro libro, non solo leggendo saggi e romanzi, ma anche guardando film e documentari.

 

2. Fissare un obiettivo di scrittura giornaliero

 

50 anni è un’età in cui si è nel pieno della vita lavorativa e familiare.

Magari abbiamo un lavoro a tempo pieno, figli di un’età difficile (preadolescenti o adolescenti), genitori da accudire e via dicendo. Il tempo da dedicare alla scrittura è molto risicato.

Per questo motivo è importante imparare a ottimizzare la giornata in modo da ritagliarci ogni giorno una finestra temporale per scrivere. È molto utile allestire una piccola postazione sempre disponibile e fissare uno specifico obiettivo di parole quotidiane, che ci permetta di andare avanti con la nostra storia e che, nel contempo, sia fattibile (ad esempio, 500 parole per ciascuna sessione).

 

3. Studiare le modalità di pubblicazione 

 

Lo scenario editoriale è cambiato moltissimo negli ultimi anni. Una volta, la sola chance di veder pubblicata la propria opera era inviare il dattiloscritto a quante più case editrici possibili e sperare nella buona sorte.

Ora, invece, piattaforme quali Amazon Kindle Direct Publishing permettono di diventare editori di sé stessi e percepire royalties molto più elevate rispetto a quelle corrisposte dalle case editrici tradizionali.

Se si sceglie di adottare questa soluzione, però, bisogna tenere presente che si devono gestire in autonomia tutte quelle attività che solitamente (non sempre!) vengono assicurate da un editore: ingaggiare professionisti che si occupino di valutazione manoscritto, editing, correzione bozze, impaginazione e grafica, nonché organizzare il lancio e la promozione del libro.

Occorre pertanto valutare bene tutti questi aspetti, prima di prendere una decisione.

 

Ecco come iniziare la tua carriera da scrittore/scrittrice 

 

Come abbiamo visto, diventare scrittori a 50 anni è assolutamente fattibile.

“Fattibile”, però, non significa “facile”. Bisogna trovare il tempo per scrivere, ma non solo: è anche necessario sapersi orientare tra le mille insidie della pubblicazione tradizionale (editori a pagamento, case editrici che non investono negli autori e corrispondono royalties basse, spariscono senza pagare o si rifiutano di mostrare in rendiconti) o del self publishing.

Per questo motivo, ho deciso di condividere la mia esperienza di autrice nella guida “Come trovare il tempo per scrivere”, dedicata agli aspiranti di scrittori di ogni età che hanno un grande sogno e tanti impegni quotidiani da gestire.




Per fare in modo che questo sia l'anno in cui scriverai il tuo libro... corri a prendere la tua copia personale della guida "Come trovare il tempo per scrivere" (eBook + cartaceo) e del diario guidato di accompagnamento "Raggiungi i tuoi obiettivi - diario di scrittura, pianificazione e produttività".





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Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
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