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lunedì 28 novembre 2022

10 Animali mitologici norreni da scoprire



 

Cervi che vivono sull’albero cosmico, serpi alate e scintillanti, cani infernali: un affascinante viaggio nella mitologia nordica 

 

Gli animali rivestono un ruolo di rilievo in tutte le mitologie, ma in quella norrena la loro presenza è particolarmente importante. I culti nordici, infatti, avevano una fortissima correlazione con la natura, la fertilità, le stagioni e il contatto tra uomo e animali, sia domestici che selvatici.

Ecco quindi 10 animali mitologici norreni che ti sorprenderanno!

 

1. La mucca che nutrì il gigante primordiale 

 

Ymir e Auðhumla in un dipinto di Nikolaj Abraham Abildgaard

 

La nostra lista non può che cominciare con Auðhumla, nota per essere stata una delle prime due creature viventi al mondo, insieme al gigante Ymir. Prima di loro, infatti, esistevano solo due terre contrapposte che si contendevano l’universo: a nord il Niflheimr, patria delle nebbie e del gelo, e a sud il Muspellsheimr, patria delle fiamme e del calore.

Quando questi due poli vennero in contatto, generarono Ymir e Auðhumla.

Fu proprio grazie al latte della mucca primordiale che Ymir riuscì a nutrirsi e crescere sano e forte. Ma non è tutto: Auðhumla, leccando i ghiacciai salati che la circondavano, liberò Buri, il progenitore di tutte le divinità nordiche.

Per saperne di più sulla cosmogonia del nord Europa, ti consiglio l’articolo “Il mito della creazione norreno”.

 

2. I cervi che vivono sull’albero cosmico 

 


 

Yggdrasill è l’albero cosmico, una pianta sacra (per alcuni un frassino, per altri un tasso o una quercia) che sorregge i nove mondi nati dal corpo di Ymir, a seguito della sua uccisione.

Tra le fronde di Yggdrasill vivono quattro cervi, che si nutrono delle sue foglie: i loro nomi sono Dáinn, Dvalinn, Duneyrr, Duraþrór.

Non si tratta degli unici animali mitologici norreni che abitano l’albero cosmico. Tra le radici dimorano serpenti, sulla sommità un gallo, un’aquila e un falco, mentre uno scoiattolo corre incessantemente lungo il tronco facendo da messaggero tra gli uccelli e i serpenti.

 

3. Il serpente alato 



 

È giunta l’ora di una creatura molto più spaventosa di quelle che abbiamo visto finora: Níðhǫggr, il cui nome significa “Colui che colpisce con odio”.

Si tratta di uno dei serpenti che si annidano tra le radici di Yggdrasill e lo rodono dall’interno, mettendo in pericolo l’intero equilibrio cosmico. Non a caso, Níðhǫggr avrà un ruolo di spicco nella battaglia finale del Ragnarǫk, che segnerà la distruzione del mondo così come lo conosciamo. Nell’ultimo canto della “Vǫluspá” (“La profezia della veggente”, il più famoso dell’”Edda poetica”) è citato come una serpe scintillante e alata, che porta tra le sue ali i cadaveri del Ragnarǫk.

 

4. Il lupo gigante 


 

Fenrir è un lupo gigante nato dall’unione tra Loki e la gigantessa Angrboða (il cui nome, molto rassicurante, significa “Presagio di male”).

Loki è la divinità dell’inganno e del caos, una figura ambigua e affascinante, tanto seducente quanto subdola. Oltre a Fenrir, diede vita ad altri due esseri spaventosi: la Dea della morte Hel, con metà corpo cadaverico e metà vivo, e il serpente gigante Miðgarðsormr.

Fenrir, con la sua forza, le sue grandi dimensioni e il retaggio della sua discendenza, cominciò ben presto a impensierire tutti gli Dei. Decisero quindi di incatenarlo con una corda magica fabbricata dai nani fino al momento del Ragnarǫk, in cui riuscirà a liberarsi.

 

5. Il cane infernale 

Hel con il mostruoso cane Garm, illustrazione di Johannes Gehrts

 

Proprio come nella mitologia greco-romana, anche nel culto norreno troviamo un cane infernale, sebbene non abbia tre teste come Cerbero. Si tratta di Garmr, il mostruoso cane di Hel, che, come abbiamo visto, è la regina degli Inferi.

Come Fenrir, anch’esso è incatenato e anch’esso troverà la libertà quando scoccherà l’ora del Ragnarǫk.

 

6. La capra che produce idromele 

Heiðrún in un’illustrazione di Lorenz Frølich

 

Non potremmo parlare di mitologia norrena senza parlare di idromele! Questa deliziosa bevanda (a base di miele fermentato) nella mitologia norrena è prodotta dalle mammelle della capra Heiðrún, che si nutre delle foglie dell’albero cosmico Yggdrasill.

 

7. I cinghiali di Freyr e Freya 

 

Freyr con Gullinbursti in un’illustrazione di Jacques Reich


Tra gli animali mitologici norreni rivestono un ruolo fondamentale le bestie sacre di Freyr e Freya: i cinghiali.

Freyr e Freya, divinità della stirpe Vani, appartengono a un antichissimo culto contadino, per cui sono strettamente legati alla sfera della fertilità, della natura e dell’ambiente boschivo (come raccontato nell’articolo “Curiosità e nomi delle divinità nordiche”). Per questo motivo, il cinghiale è un animale molto importante nella loro ritualità.

Il cinghiale di Freya, usato dalla Dea come cavalcatura, si chiama Hildisvíni, mentre l’animale sacro di Freyr è Gullinbursti. Quest’ultimo è un cinghiale dalle setole d’oro creato dai nani Eitri e Brokkr.

 

8. I corvi di Odino 

Odino con i suoi animali sacri, illustrazione di Carl Emil Doepler

 

Odino è spesso menzionato come il “Dio-corvo”: si tratta di una “kenning”, ovvero una perifrasi che indica una persona o una cosa. Si tratta di figure retoriche molto amate nella letteratura norrena; spesso sono estremamente criptiche e per decifrarle è necessario conoscere a fondo contesto, mitologia e cultura.

Tale kenning è dovuta ai suoi messaggeri alati: due corvi di nome Huginn e Muninn, rispettivamente Pensiero e Memoria. La saggezza e il potere di Odino derivano anche dall’aiuto di questi due uccelli, che ogni giorno sorvolano la Terra e poi riferiscono al loro padrone tutto ciò che hanno visto.

Famosissime sono queste parole tratte dal “Grímnismál”, (il “Discorso di Grímnir”):

Huginn e Muninn

volano ogni giorno

sopra la vasta Terra.

Paura ho che Huginn

indietro non ritorni,

sebbene ancor più tema per Muninn

 

Fonte:

https://www.bifrost.it/GERMANI/Fonti/Eddapoetica-4.Grimnismal.html - 19

 

9. I corvi/lupo 

Un valravn in un’illustrazione di Tsaag Valren

 

I valravn sono animali mitologici norreni metà lupi e metà corvi, tipici del folklore danese. Sono creature spaventose, dedite a macabre attività quali ghermire i cadaveri sui campi di battaglia o mangiare il cuore dei bambini.

Si dice che qualsiasi corvo possa diventare un valravn, se si ciba del cadavere di un re o di un capo di stato.

 

10. Il gallo che annuncerà il Ragnarǫk 


Abbiamo più volte accennato allo scontro finale, alla battaglia che porrà fine al nostro mondo, che libererà dalle catene tutte le forze oscure dell’universo. Ma quale sarà il segnale che darà l’avvio al Ragnarǫk?

Ebbene, il “fischio d’inizio” sarà il canto di Víðópnir, il gallo d’oro che dimora sulla sommità di Yggdrasill.

 

Continuiamo a sognare con la mitologia norrena! 

 

Non ne hai mai abbastanza di mitologia norrena? Allora sei nel posto giusto: curiosando nel Magical Magazine, troverai molti articoli che fanno al caso tuo.

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Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/

 

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