L’“unicorno siberiano” si è estinto 29.000 anni fa ed è entrato in contatto con l’uomo: ecco le prove e i possibili avvistamenti!
Gli unicorni, creature
leggendarie magiche e affascinanti, sono da sempre protagonisti di ogni tipo di
storia fantasy. Oltre che per l’aspetto incantevole, sono noti per il loro
straordinario potere, le capacità di guarigione e l’abbondanza di proprietà
magiche, che li rendono ancora più desiderabili e ricercati. Da dove pensi
sia nata l’idea di questa meravigliosa creatura? Ebbene, si è scoperto che proviene
da un animale reale!
Secondo la scienza, il mito dell’unicorno è nato migliaia di anni or sono grazie a una creatura ormai estinta: l’elasmoterio, detto anche “unicorno siberiano”. Fino a qualche tempo fa si pensava che non fosse mai venuto a contatto con l’uomo, mentre adesso ci sono diversi indizi che provano esattamente il contrario! Scopriamo tutti i segreti di questa affascinante creatura del passato.
Come sono gli unicorni veri?
Qual è, o meglio qual era, l’aspetto degli unicorni siberiani?
Innanzitutto, erano dotati di un lunghissimo
corno sulla fronte: questo è proprio il particolare anatomico che ha creato
la loro leggenda! Per il resto, avevano un corpo a metà strada tra quello di un
cavallo e quello di un rinoceronte. Ecco la ricostruzione scheletrica:
La
ricostruzione del loro muso, invece, è stata pubblicata per la prima volta nel 1878:
Erano animali
davvero imponenti: alti quasi due metri, potevano raggiungere i quattro metri di lunghezza.
Prove dell’esistenza degli unicorni
Le prove
della loro esistenza sono i fossili ritrovati in varie aree del mondo,
soprattutto nell’Asia centrale. Ci sono pervenuti sia scheletri completi
sia singole parti, come ad esempio la mandibola o il famosissimo corno.
Quando esistevano gli unicorni?
Fino a poco
tempo fa si riteneva che questi animali si fossero estinti 350 mila anni fa...
fino a quando non è stato scoperto un cranio molto ben conservato nella regione
di Pavlodar, in Kazakistan. La datazione risale circa a 29.000 anni fa,
pertanto l’unicorno siberiano è coesistito
con l’uomo.
In effetti,
nella grotta francese di Rouffignac sembra essere raffigurato
proprio un unicorno siberiano!
Riassumendo, il reperto più recente di questo animale risale a
29.000 anni fa. Ma è possibile che alcuni esemplari
siano sopravvissuti più a lungo? Sì, a giudicare dalle testimonianze di
avvistamenti che ci sono pervenute.
Testimonianze e avvistamenti di unicorni
Una
testimonianza della sopravvivenza degli unicorni nordici, ben oltre i tempi
preistorici, è contenuta nell’enciclopedia norvegese “Nordisk familjebok” (“Libro di famiglia nordico”), pubblicata
tra il 1876 e il 1899.
Il logo della prima edizione del “Nordisk familjebok” |
Secondo l’enciclopedia,
l’elasmoterio sarebbe sopravvissuto così a lungo da
diventare uno dei protagonisti delle leggende degli Evenchi (altrimenti detti Tungusi), un popolo nomade della
Siberia. Nella loro mitologia, infatti, compare un enorme toro nero munito
di un lungo corno sulla fronte. Questa teoria è stata poi avallata da Willy
Ley, scienziato e giornalista tedesco vissuto tra il 1906 e il 1969.
Venendo agli
avvistamenti veri e propri, l’unica testimonianza concreta è quella di Ahmad
ibn Fadlan, scrittore e
viaggiatore arabo ritenuto una fonte attendibile dagli storici. Nel suo
manoscritto datato 922 (dedicato al viaggio compiuto in missione diplomatica
per il califfo di Baghdad), descrive un animale assimilabile in tutto e per
tutto all’unicorno siberiano, corno compreso: “Nel mezzo della testa vi è un
corno, spesso e arrotondato, e più il corno diventa alto più si stringe,
fino ad assomigliare a una punta di lancia”.
Team dinosauri o team unicorni?
Se hai la passione per gli animali preistorici (come me!) allora sarai felice di sapere che il mito dell’unicorno deriva dall’elasmoterio, creatura realmente esistita in antichità. Il connubio tra scienza e fantasia è davvero intrigante, non trovi? In questo caso, ti consiglio il libro fantascientifico “Dark Ghost”, dove città psichedeliche e ipertecnologiche convivono con riserve naturali popolate da dinosauri!
Se invece sei
un amante del fantasy più “puro”, niente e nessuno potrà
spodestare dalla tua mente l’immagine dell’unicorno in veste di creatura
aggraziata e scintillante, proveniente dal mondo delle fate. In questo caso, un
libro che potrebbe fare per te è “L’ombra del sole”: vede come protagonista
la giovane Dora, che scoprirà una dimensione parallela alla nostra popolata da personaggi
fantastici, tanto sorprendenti quanto pericolosi.
Buona lettura
e, qualunque sia il tuo team... viva gli unicorni!
Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti:
http://colorarelavita.blogspot.com/
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