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lunedì 19 aprile 2021

Avvistamenti lupi mannari: 3 casi italiani



Sai che in Italia ci sono stati molti avvistamenti di lupi mannari, nel corso dei secoli? E che un licantropo è stato addirittura arrestato a Roma nel 1949?

Proprio così: non occorre andare in luoghi esotici e lontani per avvistare creature leggendarie. Il nostro Paese offre molte opportunità per i detective del mistero affamati di conoscenza!

In questo articolo scopriremo 3 casi davvero interessanti!

 

1. Avvistamenti lupi mannari in Valdichiana (Toscana/Umbria) 

 

La Valdichiana (o Val di Chiana) è una suggestiva valle che si estende tra la Toscana (nelle province di Siena e Arezzo) e l’Umbria (fra Perugia e Terni).

Oltre che per i bellissimi borghetti, il verde incontaminato e i reperti romani ed etruschi, questa zona è celebre per gli avvistamenti di lupi mannari.

Quali caratteristiche hanno i licantropi avvistati in Valdichiana?

Innanzitutto, il loro nome nel dialetto locale è “manari” o “marani”.

In secondo luogo, sono protagonisti di molte vicende raccontate dagli anziani contadini della valle. Parecchie testimonianze sono state raccolte da Alessandro Angiolini all’interno del libro “Lupi mannari e cavalieri coraggiosi. Storie crudeli e leggende popolari ai confini”.

Qualche esempio?

Un tale Zi’ Quinto fu contagiato da un “brutto male”, che lo costringeva a camminare a quattro zampe, correre senza meta e rotolarsi per terra. La sua pazzia fu così grande da spingerlo a buttarsi in un pozzo.

Poi c’è il caso di un farmacista di Torrita, che era solito ululare alla luna stando accovacciato come un lupo.

Gli abitanti della Valdichiana ritenevano che queste persone fossero affette da licantropia.

Ma come si diventava lupi mannari?

Secondo il folklore locale, potevano esserci diversi modi:

·      nascere nella mezzanotte del 25 dicembre o del 6 gennaio;

·      ricevere l’anatema di una strega;

·      dormire all’aperto in una notte di luna piena:

·      raccogliere fiori neri.

 




2. Il licantropo di Villa Borghese 

 

Questa è la storia (vera) di quella volta che la polizia romana catturò un licantropo, lo interrogò e registrò una testimonianza sorprendente: l’uomo ammise di essere un lupo mannaro. Un episodio che scioccò l’opinione pubblica dell’epoca.

Ma procediamo con ordine.

Siamo nel 1946. Durante una notte estiva di plenilunio, nei giardini di Villa Borghese fu avvistato un uomo dal comportamento a dir poco strano: ululava alla luna, raspava nel terreno, si nascondeva nei cespugli per poi balzare fuori all’improvviso e attaccare i poveri passanti.

Tra il 1946 e il 1949 la misteriosa apparizione tornò a terrorizzare i romani a più riprese, ma spariva ogni volta che la polizia accorreva per fare luce sul caso.

I suoi comportamenti erano sempre animaleschi: ringhiava, si abbeverava alle fontane, si scagliava contro chi volesse avvicinarlo. I maggiori quotidiani dell’epoca (come per esempio l’Unità) dedicarono molti articoli all’argomento.

 

Colpo di scena: il licantropo viene arrestato 

 

Nel 1949 ci fu la svolta. Alcuni turisti riuscirono ad avvertire per tempo le forze dell’ordine, che finalmente furono in grado di arrestare il misterioso individuo.

Si trattava di tale Pasquale Rossi, che si autodenunciò come lupo mannaro. Ogni volta che c’era la luna piena, infatti, veniva pervaso da un misterioso calore in tutto il corpo, acquisiva una forza sovrumana e i peli/capelli cominciavano a drizzarsi sulla cute.

Pasquale finì prima in carcere, poi in manicomio, dove rimase internato per alcuni mesi. Quando uscì, fece richiesta della pensione d’invalidità per “licantropia”, ma gli fu negata (strano, eh?).

Poco prima di morire rilasciò un’intervista allo storico Cesare Bermani, il quale dedicò alla vicenda un capitolo del libro “Volare al Sabba, una ricerca sulla stregoneria popolare”.

 

 

3. Avvistamenti lupi mannari in Sicilia 

 

In Sicilia, i lupi mannari sono chiamati “lupunari”.

Ci sono moltissimi racconti popolari incentrati su queste creature, ma uno dei casi più incredibili riguarda la vicenda del licantropo di Catania.

Siamo nel 1973. Il quotidiano “La Sicilia” riporta inquietanti segnalazioni da parte degli abitanti del quartiere Consolazione: riferivano di sentire strazianti ululati durante la notte, che impedivano loro di chiudere occhio. La vicenda proseguì per alcuni giorni, seminando il terrore e costringendo i cittadini a barricarsi in casa.

Da chi provenivano le grida? Secondo la diceria popolare, da un autentico lupunaro!

 

Voi credete agli avvistamenti di lupi mannari? 

 

Le leggende toscane, umbre e siciliane sui lupi mannari sono molto affascinanti, per non parlare del caso di Pasquale Rossi… un autentico enigma!

Ovviamente non abbiamo nessuna prova concreta dell’effettiva esistenza dei licantropi… però volare con la fantasia è sempre bello, non trovate?

Cosa ne pensate, i lupi mannari esistono veramente? Scrivetelo nei commenti!

In attesa che tali avvistamenti si rivelino realtà (magari!) io sfogo la mia sete d’avventura scrivendo storie ricche di mistero ed elementi fantastici!
In “Playing with daggers”, per esempio, si possono incontrare nobili abitanti del popolo di Faerie, streghe, 
sciamane, vampiri e chupacabra.

Non sapete chi sono i chupacabra? Allora potrete approfondire l’argomento leggendo l’articolo ChupacabraScooby-Doo e altre storie del terrore: cosa c’è di vero?” 

Se invece volete leggere “Playing with daggers" e scoprire quali spaventose creature si celano nel nostro mondo... ecco la cover del romanzo!


Romanzo urban fantasy: "Playing with daggers"


Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.



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