In Italia esistono vampiri VERI. Ed esiste anche una lega che li tutela.
No, non è la trama di un romanzo urban fantasy. Di cosa stiamo parlando, allora? Della Lega Italiana Real Vampire, a quanto leggiamo nel sito un’associazione pienamente legale e riconosciuta dallo stato italiano.
La sua funzione? Tutelare i diritti civili dei Real Vampires, Real Werewolves, Therians, Otherkins, Witches ed altre minoranze sociali.
In un’intervista, il fondatore Davide Santandrea spiega:
«Non è corretto né parlare di malattia né di patologia: ci definiamo una “specie parallela”, siamo umani ma con tratti fisici e biologici diversi. Tra l’altro abbiamo una forza più sviluppata, un processo di cicatrizzazione e ricostruzione ossea più veloci e siamo più longevi. E dimostriamo un'età fisica inferiore alla realtà».
Ma vediamo nel dettaglio le 15 caratteristiche dei vampiri veri in Italia:
1. Fotosensibilità. No, non vuol dire che si polverizzano al sole, come nella migliore tradizione gotica. Però l’esposizione alla luce del sole causa loro violente bruciature alla pelle, nonché la rottura dei vasi capillari degli occhi.
2. Doti sensoriali più sviluppate. Udito, vista, tatto, olfatto e gusto molto molto più evoluti rispetto ai comuni esseri umani.
3. Bassa temperatura corporea. Non supera mai i 35 gradi.
4. Ritmo circadiano invertito. Sono attivi soprattutto di notte; di giorno, hanno la necessità di dormire solo due-tre ore per ricaricarsi.
5. Ricostruzione ossea veloce. In caso di fratture e ferite, anche gravi, i tessuti e le ossa hanno una velocità di ricostruzione molto più elevata rispetto ai non-vampiri.
6. Forza fisica. Sono capaci di sollevare grandi pesi, come il muso di un’auto (con una sola mano!).
7. Velocità nella corsa. Non una velocità supersonica da cartoon, ma sono comunque più veloci della media.
8. Velocità di pensiero. Hanno grandi capacità di ragionamento e percezione mentale.
9. Elevata empatia. Percepiscono con intensità le emozioni e i sentimenti delle altre persone.
10. Poteri ESP, ovvero poteri extra-sensoriali come telepatia e chiaroveggenza.
11. Occhi ipnotici. Sono in grado di ipnotizzare le persone con un solo sguardo.
12. Gruppo sanguigno RH. Un vampiro vero presenta sempre nel sangue il fattore RH, sia positivo che negativo.
13. Quantità di enzimi nella saliva. Hanno un numero di enzimi nella saliva maggiore rispetto ai comuni esseri umani, che permette al sangue di non coagulare mentre viene succhiato.
14. Capacità di digerire sangue umano. Riescono a nutrirsi di grandi quantità di sangue umano, senza danni per il loro organismo.
15. Sete di energia. Le capacità elencate richiedono un gran dispendio di energia. Perciò hanno bisogno di immagazzinare notevoli quantità di prana.
Dato che hanno tutte queste notevoli caratteristiche, i vampiri veri italiani sono pericolosi?
Stando alle parole del fondatore, (per fortuna) no:
«I “vampiri sanguinari” si servono di persone consenzienti che attraverso dei normalissimi prelievi (o delle piccole punture) fanno le loro donazioni».
Quindi non se ne vanno in giro a succhiare sangue dai colli delle fanciulle, ma chiedono a volontari consenzienti di essere riforniti tramite prelievi.
L’avresti mai detto che il nostro dolce e soleggiato Paese ospitasse dei vampiri veri?
Io sì! L’ho immaginato nella trilogia “Le ombre di Dora”, nella quale ho inserito non uno, ma ben due vampiri con ruoli importanti.
Centrale per questo romanzo è Antonio Dalbrando, capo dell’Unione Segreta e responsabile del ritrovamento e del trasporto di Dora nella dimensione parallela, nella quale è in preparazione un colpo di Stato. Accanto ad Antonio c’è la figlia Maira, che si occupa delle faccende più oscure dell’Unione Segreta; è legata sia al Decaduto Daemon (angelo custode caduto in disgrazia) che al Marchiato Connor (che padroneggia il potere del fuoco).
Non sempre padre e figlia vanno d’accordo, ma su tre cose non hanno problemi d’intesa:
1. Dora (la protagonista del romanzo) è una grande rompiscatole ma è indispensabile per la loro causa.
2. Connor è il loro umano preferito.
3. Non riescono a liberarsi di Daemon.
Entrambi rifuggono la luce del sole e si nutrono di sangue. Nella dimensione parallela, il dittatore che guida l’Impero del Sole ha introdotto delle norme restrittive per le Creature della Notte, quindi Antonio e Maira sono costretti a sfamarsi grazie a dei donatori, pagati per il loro sangue. Nel romanzo “L’ombra del sole” c’è proprio una scena dedicata alla questione donazioni.
I miei vampiri non si nutrono solo di sangue umano, da loro considerato “comune”. Per i palati più raffinati (Antonio) ci sono donatori speciali di altra natura. Per i canini più esigenti (Maira) c’è un sangue molto, molto particolare: quello angelico. Nella trilogia “Le ombre di Dora” l’importanza del legame fra Maira e Daemon passa anche per il sangue dell’angelo caduto.
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Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.
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